UNA “PERA” SMEMORATA - DOPO LA SIMPATICA INTERVISTA DI OGGI AL “CORRIERE DELLA SERA” (“AVEVANO BISOGNO DI FREQUENTARE BISIGNANI?”) RICORDARE A MARCELLO PERA CHE E' STATO TENUTO A BATTESIMO IN POLITICA DA DUE GIGANTI DEL PENSIERO COME PREVITI E VERDINI, CHE E' STATO LUI A ‘’BATTEZZARE’’ ALFONSO PAPA E A SALIRE PIÙ VOLTE A PIAZZA MIGNANELLI DA LUIGI BISIGNANI - ANCHE I FILOSOFI, QUANDO DANNO LEZIONI, HANNO LA MEMORIA CORTA....

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1 - DAGOREPORT
Una "Pera" smemorata. Dopo la simpatica intervista di oggi al "Corriere della Sera" ricordare a Marcello Pera che e' stato tenuto a battesimo in politica da due giganti del pensiero come Cesare Previti e da Dennis Verdini, che e' stato lui a battezzare Alfonso Papa e a salire più volte a piazza Mignanelli da Luigi Bisignani. Anche i filosofi, quando danno lezioni, hanno la memoria corta....

2 - «IL CAVALIERE È UN LEADER FINITO SERVE UN ESTERNO»
Andrea Garibaldi per il "Corriere della Sera"

Palazzo Giustiniani, piano primo. Studio di Marcello Pera. Con Lucio Colletti fu uno dei «professori» al fianco di Berlusconi, all'alba di Forza Italia, 1994.

Ha parlato con Berlusconi, dopo i risultati elettorali?
«Non lo sento da qualche tempo, abbiamo idee diverse ormai».

Non le chiede più consigli?
«Uno gliene darei: attento a quel cerchio che te li offre adesso. Gente poco credibile moralmente. Avevano bisogno di frequentare Bisignani o di farsi regalare case e altro?».

Pera, filosofo, epistemologo, docente di Filosofia. Presidente del Senato dal 2001 al 2006. Pian piano i «professori» divennero meno importanti per Berlusconi...
«Intorno al 2001 volle attorno quarantenni senza troppa autonomia di pensiero. Quei giovani e quelle giovani però non sapevano neanche per cosa era nata Forza Italia».

Per cosa?
«Per fare la rivoluzione liberale. Fallimento storico, come quello del federalismo. Queste due grandi occasioni mancate hanno perduto il centrodestra, altro che "olgettine" e diamanti!».

Come può salvarsi il Pdl?
«Il Pdl era stato incollato da Berlusconi e adesso si scolla: gli ex An vogliono andare al voto subito, gli ex Forza Italia no. Né Alfano né altri sono in grado di tenerlo in piedi».

Potrebbe tornare Berlusconi?
«Come leader Berlusconi è finito. Ma può senz'altro ancora rendersi utile».

Lei ha in mente un nuovo leader per il centrodestra?
«Deve venire qualcuno da fuori. Che riprenda in mano le bandiere della rivoluzione liberale e del federalismo».

Mario Monti?
«Mi pare che la sua politica punti verso quelle idee di fondo. La riforma delle pensioni avremmo dovuto farla noi. Quella del lavoro - che Napolitano ha fermato - pure. Purtroppo, Monti ci mette un po' di socialismo, per fare contenta la Germania...».

Insomma, Monti andrebbe bene?
«Non è tipo da mettersi alla guida di un partito. Se gli chiedessero di tornare al governo dopo le elezioni, allora sì... Ha altri obiettivi: l'Europa, il Colle. Nell'ordine».

Montezemolo?
«Se si vuole cascare dalla padella nella brace... Si attivò contro la rivoluzione liberale che D'Amato voleva fare in Confindustria. Prese il suo posto e ricominciò a stendere la manina verso lo Stato».

Marcegaglia?
«Vedi alla voce Montezemolo».

Casini?
«Quando pensa a lungo termine, pensa al giorno dopo».

La crisi non è solo nel centrodestra...
«C'è una crisi economica, europea. Una crisi della politica. E una crisi istituzionale. Chi è oggi il vero premier, Monti o Napolitano? E il Parlamento? Chiuso, approva solo decreti».

Qual è la sua soluzione?
«L'attuale Costituzione ha lasciato non definita la distribuzione dei poteri. Con le prossime elezioni si voti anche un'Assemblea costituente di 75 membri che in un anno prepari un nuovo testo, da sottoporre a referendum. Gli italiani tornerebbero a interessarsi di politica».

I partiti sono impegnati sulle riforme...
«Preparano piccoli aggiustamenti. Vogliono ridurre i parlamentari solo per paura di essere chiamati "casta". È enorme la non consapevolezza del baratro che hanno di fronte. Il Pd non sta meglio del Pdl: vuole affrontare la crisi con Vendola e Di Pietro?».

Finiremo in braccio a Grillo?
«Se la classe politica non cambia, sì. L'onda è partita».

 

 

MARCELLO PERA LUIGI BISIGNANI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO AI BOX FERRARI PIEFERDINANDO CASINI SI SOTTOPONE AL TEST ANTI DROGA ALFONSO PAPA