BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - LA TELEVENDITA NON ERA UNO SCHERZO: RENZIE RESTITUISCE “QUESTI MITICI 80 EURO AGLI ITALIANI”

Francesco Bonazzi per Dagospia

Gli 80 euro in busta paga arriveranno veramente, a fine maggio, e non sono una misura una tantum, ma sono strutturali. Strutturale sarà anche la riduzione del 10% dell'Irap alle imprese e pure i tagli alla spesa pubblica sono "per sempre". Il governo approva la manovra con il taglio fiscale e Matteo Renzie ci tiene a smentire tutte i dubbi e le voci della vigilia. "Sono molto felice perché oggi è scattata l'ora X. Questi mitici 80 euro mensili li restituiamo veramente agli italiani e abbiamo smentito i gufi".

Il Rottam'attore, quando scende in sala stampa per illustrare le nuove misure, è sui massimi e sventola il decreto. O meglio la bozza del decreto che "è in fase di coordinamento testi". Nega con decisione che il calo dell'Irpef sia una mossa elettorale, "perché sarebbe l'unica misura elettorale che arriva dopo le elezioni". Ma gli slogan da campagna ci sono tutti, come il trionfalistico annuncio: "Oggi restituiamo agli italiani i loro denari e lo facciamo stringendo la cinghia come politica". Condisce il tutto con la promessa che ogni ministero avrà solo più cinque auto blu e che le spese di tutti gli enti locali saranno online entro 60 giorni, pena il taglio dei trasferimenti.

Nel decreto non ci saranno tagli alla Sanità, ma interventi sulla spesa dei ministeri, e tagli alla Difesa, compreso un piccolo slittamento del programma di acquisto degli F35 cari a Obama e a Napolitano. Non ci saranno riduzioni per i cosiddetti incapienti, ovvero i cittadini con reddito sotto gli 8 mila euro l'anno, ma Renzie promette che nei prossimi mesi ci sarà per loro un provvedimento ad hoc.

Le coperture, garantisce il premier, ci sono e sono "certe" e "stabili": valgono 6,9 miliardi per il 2014 e 15 per il prossimo anno. Questi interventi del governo, secondo il ministro del Tesoro Padoan, renderanno più solida una ripresa che "oggi è ancora fragile" e porteranno a un aggiustamento positivo dell'economia italiana che sarà strutturale e non passeggero.

Al governo però non c'è solo il mattatore fiorentino, ma anche Angelino Alfano, che da dopo Pasqua sarà più presente al Viminale, visto che ha nominato Gaetano Quagliariello coordinatore dell'Ncd. Ne avrà bisogno perché oggi si è un po' lasciato andare e nell'ansia di difendere i "suoi" poliziotti gli è scappata una battuta assai infelice: "Se questi sono i manifestanti, io l'identificativo lo metterei a loro".
Non sarebbe la prima volta nella storia che si mettono i numeretti identificativi sui vestiti dei cittadini, ma non sono precedenti particolarmente gloriosi. Il ministro degli Interni ha poi minacciato di chiudere il centro storico di Roma perché "è inaccettabile che sia sottoposto a saccheggio ogni due o tre mesi".

In Forza Italia, non si placano le polemiche per le esclusioni eccellenti nelle liste per le europee. Sciaboletta Scajola ha attaccato il Pupino Toti alla Zanzara su Radio 24: "Sentire da Toti in televisione che il mio nome poteva essere un danno è stata coltellata in una ferita, non me l'ha data neppure un avversario politico, nessuno. E' arrivato da uno uscito ora da sotto un cavolo, uno che fa il consigliere politico, un'infamia".

 

MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN SCONTRI A ROMA RAGAZZA SCHIACCIATA DA AGENTE DI POLIZIANcd Angelino Alfano CARTELLONE PARODIA Giovanni Toti