
DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA…
Da "Panorama"
1 - BARLETTA, DOPO IL CROLLO S'INDAGA SULL'ABUSIVISMO...
Perché è rimasta inevasa l'ordinanza di sgombero, datata 30 settembre, del palazzo crollato il 3 ottobre a Barletta? Perché il provvedimento è rimasto nel computer? A cercare di rispondere è il sostituto Giuseppe Maralfa, della Procura di Trani. Gli indagati sono nove. Nel silenzio, un altro pm di Trani, Antonio Savasta, sta però conducendo un'indagine parallela. Il 5 ottobre la Guardia di finanza ha acquisito dal comune la documentazione su una presunta lottizzazione abusiva, a Montaltino, una zona rurale dove sono state edificate 184 villette.
Per il tar si tratta di costruzioni illegittime, con profili «penalmente rilevanti». I reati ipotizzati sono abuso di ufficio e lottizzazione abusiva. Nel mirino della Finanza sono finiti i fratelli Carpagnano: Sabino, amministratore della società costruttrice, e Antonio, nell'estate del 2009 consigliere comunale favorevole alla lottizzazione. Per il tar si tratta di una coincidenza «singolare» . E Antonio così si è dovuto dimettere da vicesindaco.
Non solo. «A maggio è stata scoperta nell'edilizia una maxievasione fiscale di 43 milioni. A Barletta sappiamo bene dove va a finire parte di quei soldi» denuncia Fabio Lattanzio, presidente della Fraternità per il diritto alla casa «ma ora anche la magistratura sta aprendo il vaso di Pandora nei rapporti tra politica e costruttori». Non mancheranno sorprese. (C.P.)
2 - IL CARDINALE NON RESISTE AL WEB...
La rete è ormai una tentazione irresistibile nella curia. Così vescovi e cardinali fanno a gara per lanciare blog e siti web o per andare su Facebook e Twitter. Dopo il portale vaticano News.va e l'incontro dei blogger a San Pietro, i presidenti dei Pontifici consigli per la cultura e la nuova evangelizzazione, Gianfranco Ravasi e Rino Fisichella, hanno messo online in contemporanea due siti dedicati ai «cercatori della verità »: www. cortiledeigentili.com e www.aleteia.org. Santa concorrenza a caccia delle anime. (I.I.)
3 - PROCESSO GELMINI: FORSE SLITTERÃ ANCORA...
Dopo un rinvio di svariati mesi è arrivato il processo per don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali da alcuni ospiti della Comunità Incontro. L'udienza è fissata per il 25 ottobre, ma gli avvocati difensori potrebbero fare valere di nuovo i problemi di salute dell'ex sacerdote. Così ci vorranno ancora mesi prima che il processo entri nel vivo. Intanto si discute sul futuro della comunità , che potrebbe finire sotto il controllo della diocesi di Terni.
4 - SANTI PATRONI DEI CLAN: ECCO LA MAPPA...
Ci sono casi in cui è quasi impossibile distinguere il santo patrono dal santo padrino. Per questo il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, con una circolare senza precedenti inviata ai comuni del Napoletano, ha chiesto che nei comitati organizzatori delle feste a rischio camorra ci siano solo «persone di specchiata moralità » lontane da «contaminazioni della criminalità organizzata».
Il prefetto vuole che siano «monitorate» tutte «le fasi di preparazione delle feste» patronali. Le forze dell'ordine perciò prepareranno una mappa delle feste e delle processioni inquinate dalla camorra. Panorama è in grado di pubblicarla in anteprima secondo le indicazioni fornite dagli stessi inquirenti. Nel rione Sanità , dove nacque Totò, è tradizione che il clan Misso organizzi la festa del Monacone. Qualche anno fa il questore vietò i festeggiamenti, cui era stato invitato anche Gigi D'Alessio per un concerto. Quando il cantante disse agli organizzatori che non avrebbe violato le disposizioni della polizia, gli scagnozzi del clan minacciarono ritorsioni.
Così, qualche tempo dopo, quando D'Alessio tornò a cantare in piazza, a Napoli, rimase tutto il giorno sotto scorta della squadra mobile. A Melito, la festa di Santo Stefano è finanziata dal clan degli Scissionisti, che affidano a un'agenzia musicale «amica» l'organizzazione dei 10 giorni di appuntamenti canori (tutti neomelodici), come racconta il pentito Antonio Prestieri. Altra occasione per osservare i camorristi che recitano l'Ave Maria è la festa dei Gigli di Barra.
Qui, un paio di anni fa, una paranza, durante una ballata, lanciò in aria banconote da 5 euro per omaggiare il matrimonio fra i rampolli di due cosche un tempo rivali. A Ponticelli, invece, per esprimere gratitudine alla munificenza del don si affiggono manifesti: «Grazie, padrino». Ci sono poi fatti che sono rimasti registrati negli archivi delle forze dell'ordine.
Negli anni scorsi, a Crispano, per esempio, la paranza dei Tigrotti, durante la festa dei Gigli, affisse sulla facciata di un palazzo un maxiposter di Antonio Cennamo, detto «'o Malommo», con la dedica: «Tutto questo è per Te, grazie». Ora la prefettura ha deciso di liberare i santi patroni dall'oppressione dei padrini e ha acceso un faro su queste manifestazioni di religiosità popolare piegate a servizio dei clan. Simone Di Meo
5 - I PARLAMENTARI SI RACCOMANDANO ALLA VEGGENTE DI MEDJUGORJE...
Sempre più devozione in Parlamento per la Madonna di Medjugorje. A ricevere la veggente Vicka Ivankovic in visita al Senato, l'11 ottobre, c'erano Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello. Immancabile Beppe Esposito, pdl, vicepresidente del Copasir. La sera, alla messa nella chiesa di Santa Maria in Via, ecco Mara Carfagna e Michela Vittoria Brambilla. Folta la schiera dei parlamentari guidati dal senatore pdl Salvatore Piscitelli, organizzatore del ritiro a Medjugorje lo scorso 29 settembre. (L.M.)
6 - SPUMANTE ITALIANO PER DRAGHI ALLA BCE...
Brindisi tutto italiano per l'arrivo di Mario Draghi alla Banca centrale europea. Il 19 ottobre, concerto al Teatro dell'Opera di Francoforte, diretto dal maestro Claudio Abbado, a salutare l'insediamento di Draghi. A seguire rinfresco con vini e spumanti rigorosamente italiani, targati Ferrari, offerto ai 300 nomi più importanti della politica e della finanza europee.
7 - UNA SUPERPROCURA PER REATI AMBIENTALI...
Una superprocura unica per i crimini ambientali: a proporla è Raffaele Guariniello, il pm torinese del processo Eternit, in un'intervista nel libro Toghe verdi, di Stefania Divertito (Edizioni Ambiente). Intanto il procuratore ha chiesto il trasferimento a Roma o a Napoli.
8 - LA GIUSTIZIA PENALE RESTA SENZA BENZINA...
A Siena il processo salta per mancanza di benzina. L'imputata non è arrivata dal carcere di Sollicciano. Al suo posto il giudice riceve il fax della direzione del penitenziario: tre giorni prima, il 4 ottobre, la Q8 ha bloccato le carte carburanti per mancati pagamenti, così i mezzi del nucleo traduzioni sono rimasti all'asciutto. E il tribunale deve rinviare l'udienza a data da destinarsi. à solo uno dei processi saltati a Roma, Firenze e Arezzo per «mancanza di carburante ». (A.M.G.)
9 - PADRE FEDELE SI «RITIRA» IN AFRICA...
La condanna per stupro non ferma padre Fedele Bisceglia. L'ex frate calabrese ha fatto i bagagli ed è tornato a vestire i panni del missionario. Il suo giro è iniziato in Madagascar e toccherà altri paesi dell'Africa. Si parla di una ritirata tattica in attesa del processo d'appello, anche se non manca chi pensa a una possibile fuga.
Il giorno prima della partenza il francescano sospeso a divinis è rimasto coinvolto in un incidente stradale: la sua 600 è andata fuori strada, distrutta, ma padre Fedele è uscito incolume dall'abitacolo. E i suoi amici già gridano al miracolo. (F.M.)
10 - CAMERA NASCOSTA...
Di Giancarlo Mazzuca parlamentare del Pdl
DUE TORRI SUL COLLE
La corsa al Quirinale potrebbe risolversi in un derby tutto bolognese tra Romano Prodi, candidato dalla sinistra, e Pier Ferdinando Casini, appoggiato dal centrodestra se saranno superate le attuali spaccature. Da petroniano quasi doc, mi chiedo: i futuri corazzieri del Colle saranno cresciuti a tortellini?
IL «MALPAnCIONISTA»
Sei frondista o malpancista? Rivolgo, per scherzo, la domanda al compagno di banco Giuseppe Marinello, detto «il cardinal Mazarino del Pdl» perché è il braccio destro del segretario Angelino Alfano. Marinello guarda la sua abbondante circonferenza vita (quasi come la mia) e risponde a bruciapelo: «Malpancionista! ».
LA CRAVATTA DI VESPA
Flash sulla terza Camera, ovvero il set di Porta a porta. Sta per partire la sigla e Bruno Vespa si presenta con una cravatta viola. Il leader dell'Api, Francesco Rutelli, lo rimprovera dicendo che Eduardo De Filippo e Luciano Pavarotti non avrebbero mai indossato quel colore. Vespa corre in camerino e riappare con una cravatta blu a pois gialli. Di questi tempi, non si sa mai.
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