NO CASELLI, NO TAV! - GRILLO METTE SOTTO UN TRENO IL PROCURATORE CASELLI: “È IL MIGLIOR SPONSOR DEL MOVIMENTO NO TAV” - “GRAZIE AL SUO LIBRO I CITTADINI CHE NON ERANO ANCORA INFORMATI DELLO SCEMPIO DEL TERRITORIO E DI DENARO PUBBLICO IN VAL DI SUSA ORA LO SONO” - CASELLI: “ALCUNE SCRITTE, PUR ESSENDO SEMPRE TRUCI (TIPO 'TAV-VITIAMO', OPPURE 'TAV-VERTIAMO'), RIVELANO UNO SPRAZZO DI FANTASIA, CREATIVITÀ E DI DIFFERENZIAZIONE RISPETTO AD ALTRE” (“CASELLI MAFIOSO”)”…

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1- CASELLI, UNO DI NOI!
Beppe Grillo per il suo blog, http://beppegrillo.it

Il giudice Caselli è uno di noi. E' il miglior sponsor del movimento No Tav. Le sue azioni vanno giudicate per gli effetti. E nessuno più di lui è a fianco dei valsusini. Sta portando il verbo No Tav di città in città, da Milano a Genova con il pretesto della presentazione del suo libro "Assalto alla giustizia". I No Tav che lo vogliono zittire, come lui ha affermato, sbagliano. Più parla, più la solidarietà per la Val di Susa aumenta in tutta Italia. Caselli che equipara i No Tav ai camorristi è il miglior spot contro lo sperpero di 23 miliardi di euro per fare un tunnel per un traffico merci inesistente. Con l'arresto di 26 persone in tutta Italia e la notifica di 15 obblighi di dimora prima del processo, Caselli ha creato una pandemia No Tav.

A Trento, Macerata, Palermo, Pistoia, Modena, Genova, Bergamo, Milano, i cittadini che non erano ancora informati dello scempio del territorio e di denaro pubblico in Val di Susa ora lo sono. Se la Procura di Torino ha ritenuto di trattenere in carcere per settimane due donne incensurate, di cui una madre di tre figli, per ragioni come "concorso morale", Caselli dovrebbe ricevere la cittadinanza onoraria dai comuni di Chiomonte e di Venaus per aver compattato e indignato decine di migliaia di valsusini e italiani. Onestamente non può fare di più per i No Tav.

Ogni libreria d'Italia dovrebbe ospitarlo. Dovrebbe essere ascoltato in religioso silenzio. E' l'arma letale a disposizione di Alberto Perino. Chi lo contesta non lo ha capito fino in fondo. Deve poter dire la sua, come ogni cittadino italiano, valsusini compresi. E poter sottolineare dal Brennero a Capo Passero che l'impianto accusatorio per gli arresti riferisce di "devastante e incontenibile violenza collettiva, preventivamente e strategicamente pianificata". La criminalità organizzata ai no tav gli fa una sega, belin.


2- NO TAV, CASELLI: SE QUALCOSA VERRA' TOLTO ALLA VALLE, CHE GLI VENGA RESTITUITO ANCHE DI PIU'
Da "Un Giorno da Pecora" - Radio 2 - Gian Carlo Caselli, il procuratore capo di Torino, oggi a Radio2 ha parlato delle contestazioni nei suoi confronti da parte dei No Tav, che lo accusano voler criminalizzare il loro movimento con i recenti arresti per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. "Ci tengo a distinguere il movimento dagli atti di violenza. Nessuno dei magistrati di Torino che si è occupato di queste vicende ha mai voluto criminalizzare il movimento e prendersela coi No Tav. Tutte le manifestazioni vanno tutelate se restano nella legalità", ha detto a Sabelli Fioretti e Lauro, conduttori di 'Un Giorno da Pecora' .

Ma lei è favorevole o no alla Tav? "La risposta, essendo un magistrato, è fuori dalla mia competenza. Mi auguro che possa riprendere, o cominciare, una discussione serena. Se dopo questo confronto, qualcosa dovesse essere tolto alla valle, che alla valle venga restituito l'equivalente se non di più", ha detto Caselli.


3- TAV, CASELLI: SCRITTE CONTRO DI ME? ALCUNE MI HANNO FATTO SORRIDERE PERCHE' PIU' CREATIVE DI ALTRE

Da "Un Giorno da Pecora" - Radio 2 - "La scritta contro di me 'Caselli Mafioso' è stata quella che mi ha indignato di più. Ed è una cosa di cui ancora non riesco a capacitarmi". A parlare è Gian Carlo Caselli, procuratore capo di Torino, che oggi a 'Un Giorno da Pecora' ha parlato delle contestazioni, ad opera di frange del movimento No Tav e di alcuni gruppi anarchici, che sta subendo ad ogni presentazione del suo nuovo libro 'Assalto alla Giustizia'.

"Chi ha scritto Caselli Mafioso, invece che giocare sulla manipolazione della storia, dovrebbe sapere che io nel 1993 ho fatto domanda per andare a lavorare a Palermo, subito dopo le stragi, assumendomi tutti i rischi del caso", ha voluto precisare il magistrato. Le scritte sui muri contro di lei, che si stanno moltiplicando negli ultimi tempi, sono state tutte cose violenti? "Alcune scritte, pur essendo sempre truci, rivelano uno sprazzo di fantasia, creatività e di differenziazione rispetto ad altre". Per esempio, quali? "Per esempio scritte tipo 'Tav-vitiamo', oppure 'Tav-vertiamo'. Ecco, queste scritte, pur inquietandomi come le altre, mi hanno persino fatto anche un po' sorridere", ha spiegato Caselli a Radio2.

 

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