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Francesco Bonazzi per Dagospia
Premier "con riserva", alla vecchia maniera. Matteo Renzi corona a metà mattina il sogno di una vita e riceve l'incarico di formare il nuovo governo da Giorgio Napolitano. Si prenderà almeno 5 giorni e non solo per colpa di quei dispettosi degli alfanoidi, che gli hanno chiesto un minimo di programma e qualche indicazione su come raggiungere gli obiettivi, ma principalmente perché non ha pronta la propria squadra di fedelissimi da mettere nei ministeri-chiave.
Il filmino della giornata, a uso dei telegiornali e del web, come sempre rasenta la perfezione. Il Rottam'attore che guida personalmente una Giulietta bianca fino al Quirinale. Il Rottam'attore che rispetta senza sbavature il cerimoniale del Quirinale. Il Rottam'attore che se ne torna a Firenze in treno con i fidatissimi Delrio e Guerini. Il Rottam'attore che saluta il consiglio comunale della sua città e si commuove pure.
Anche gli slogan sono pronti: una riforma al mese, cominciando da lavoro, legge elettorale, riforme istituzionali, Pubblica Amministrazione e fisco. Matteuccio si è dimenticato l'Europa, a tre mesi dalle elezioni, ma non è grave. Rimedierà nel discorso della fiducia.
Ma il punto fondamentale è la durata del governo. Renzie ha detto, senza troppa enfasi, che mira a concludere la legislatura. Ma poi c'è tutto un non detto, anzi, un indicibile, che va in tutt'altro senso. Il Rottam'attore in realtà avrebbe in testa di fare sei mesi a razzo e poi di andarsi a prendere l'investitura popolare piena con elezioni anticipate.
E con un nuovo Parlamento ci sarebbe anche l'elezione di un nuovo presidente della Repubblica nella persona di Romano Prodi, in modo da lavare definitivamente l'onta della primavera 2013. L'idea di non chiudere la legislatura sarebbe ovviamente condivisa anche da Silvio Berlusconi, che non a caso guarda benigno alla nascita di questo governo, anche se poi ovviamente spera di vincerle lui le elezioni in autunno. Se c'è un accordo del genere, naturalmente, è necessario che Alfano non lo venga a sapere.
Ci vorranno anche un po' di giorni per trovare i ministri, a cominciare da quello dell'Economia. Tramontata la Reichlin, in bilico Bini Smaghi in quanto poco amato da Mario Draghi, Renzie cerca qualcuno di cui potersi fidare ciecamente e quindi comincia a girare il nome di Graziano Delrio. Ma qui la notizia di giornata è che Barca è caduto in uno scherzo de "La Zanzara" e, credendo di parlare con Nichi Vendola, ha raccontato infastidito che Carlo De Benedetti partecipa attivamente alla ricerca dei ministri. Osservatori increduli.
 MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze
MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze  RENZI ROSSELLA
RENZI ROSSELLA ALFANO RENZI FOTO LAPRESSE
ALFANO RENZI FOTO LAPRESSE Lorenzo Bini Smaghi
Lorenzo Bini Smaghi 
         
						
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