DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Andrea Tarquini per “la Repubblica”
Caccia a “Ottobre rosso” sulla costa di Stoccolma. Da ore, le navi più moderne, elicotteri antisommergibile, jet supersonici e reparti speciali svedesi stanno dando la caccia a un sottomarino ignoto, con ogni probabilità appartenente alla Voenno-Morskoj Flot, la flotta da guerra del Cremlino. E come negli anni Ottanta, quando un U-Boot sovietico in missione di spionaggio s’incagliò a un passo da Karlskrona, la più segreta base navale svedese, la tensione dei tempi più aspri della guerra fredda torna a opporre l’Occidente e il grande vicino dell’Est, sullo sfondo della crisi ucraina.
putin regge il mondo e porta la pace in ucraina
«Con ogni probabilità un’operazione sottomarina di una potenza straniera è in corso nelle nostre acque territoriali», hanno detto fonti della Difesa svedese al quotidiano Svenska Dagbladet . Già da giovedì, i servizi d’ascolto dell’intelligence svedese hanno intercettato diverse chiamate di Sos in russo dirette a Kaliningrad, dove è la sede del comando della flotta del Baltico. Poco dopo i primi segnali, un sottomarino è stato avvistato sempre giovedì nel golfo di Kanholmsfjaerden. L’indomani, gli 007 di Stoccolma hanno captato un altro segnale straniero, ma in cifra, sempre inviato dalla zona di Kanolmsfjaerden e diretto a Kaliningrad.
Corvette e fregate antisommergibili e navi veloci lanciamissili, elicotteri e aerei dotati di sonar per vedere i sottomarini in immersione, supersonici multiruolo Saab 39 Gripen dell’aviazione reale, mezzi anfibi e almeno duecento subacquei incursori delle forze speciali sono da allora in azione giorno e notte.
La Svezia del nuovo governo socialdemocratico è decisa a mostrare una reazione ferma a quella che appare un’azione militare russa. Dall’inizio della crisi tra Mosca e Occidente per l’Ucraina, la tensione non cessa di salire tra il Cremlino da un lato, dall’altro Svezia e Finlandia neutrali e paesi baltici membri della Nato ma privi di vere forze armate. E contemporaneamente, il controspionaggio polacco arrestava un alto ufficiale e due funzionari, accusati di spionaggio per Mosca.
Sulla durata e l’esito delle operazioni, Stoccolma non fornisce dettagli, mentre Mosca si limita a «smentire che qualsiasi nostro sottomarino abbia lanciato segnali di soccorso». Smentite che non convincono: il ricordo dell’incredibile incidente del 1981, quando lo U-137 russo s’incagliò a Karlskrona e l’equipaggio fu costretto alla resa, è ancora vivo. E il mese scorso, più volte aerei da combattimento della V-Vs, l’aviazione russa, hanno violato lo spazio aereo svedese e finlandese. A Stoccolma e a Helsinki, cresce a ogni incidente la voglia di integrarsi nella Nato.
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