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CONSIDERATE LA VOSTRA INGERENZA – CANALI YOUTUBE, SOLDI E SUPPORTO AI PARTITI ANTISISTEMA, TROLL E BOT: LA RUSSIA COMBATTE UNA GUERRA IBRIDA IN EUROPA CHE PUNTA A FAR IMPLODERE LE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI DALL’INTERNO – L’ITALIA È UNO DEI CAMPI DI BATTAGLIA PREFERITI DELLA PROPAGANDA PALESE E OCCULTA DI PUTIN. E SE LA LIBIA TRASFORMA IN BASE PER MISSILI IL SUO PUNTO DI APPOGGIO A TOBRUK… - IL LIBRO DI MOLINARI…
Estratto dell’articolo di Maurizio Caprara per il “Corriere della Sera”
maurizio caprara foto di bacco
Può accadere con i primi sintomi di una malattia, con i segni premonitori della fine di un amore, con avvisaglie del compromettersi di una stabilità economica: sono diversi i casi nei quali in chiunque rischia di insinuarsi la tentazione di nascondersi realtà sconvenienti.
Rendersi conto dei cambiamenti, spesso, […] richiede di congiungere puntini di linee tratteggiate che si prestano ancora alla comodità effimera di poter risultare non riconoscibili per intero. È ciò che accade a varie società europee, italiana compresa, rispetto alle insidie poste da sistemi totalitari al grado di benessere e alla pace raggiunti nella nostra parte del nostro continente.
Robusta, in particolare, è la tendenza a non riconoscere fino in fondo le minacce provenienti dalla Russia. Alcuni analisti e alcune istituzioni lanciano da tempo allarmi su quanto di dannoso già avviene con la disinformazione del Cremlino o si profila all’orizzonte dopo l’invasione dell’Ucraina.
Un desiderio di rimuovere motivi di inquietudine, tuttavia, contribuisce a coprire i fatti, a mescolarli e confonderli proprio come si prefigge chi, dalla Russia, impiega con perizia messaggi propagandistici palesi e impulsi dissimulati finalizzati a influenzare. Maurizio Molinari, già direttore di «La Stampa» e «la Repubblica», pubblica per Rizzoli un libro nel quale congiunge puntini di rilevanti linee tratteggiate.
Titolo, La nuova guerra contro le democrazie. Così le autocrazie vogliono sconvolgere l’ordine internazionale . Trattini da collegare, per esempio, possono essere considerati l’appoggio del Cremlino alla Brexit, i 400 canali con modalità di propaganda filorussa tali da aver spinto YouTube a oscurarli nel 2023, un appello dell’ex presidente russo Dmitrij Medvedev a favore di «forze antisistema nei Parlamenti nazionali e nel Parlamento europeo».
Da Medvedev, che al Cremlino sostituì Vladimir Putin per un mandato, è venuta un’esortazione ad appoggiare «in ogni modo» [...] questi «politici e partiti» perché «si trasformeranno da oppositori antisistema in una nuova parte dell’establishment politico».
Maurizio Molinari - La nuova guerra contro le democrazie
Una linea ricavata sull’argomento dal libro è riassumibile in una frase di Molinari: «Le ingerenze russe in Europa occidentale fotografano l’estensione di un’offensiva ibrida per indebolire dal di dentro le democrazie europee sostenendo gli attori politico-sociali e movimenti antisistema, capaci di mettere in crisi il funzionamento delle istituzioni e soprattutto di far implodere Nato e Ue».
[...] Autocrazie e dittature, osserva l’autore del volume, si prefiggono con svariati strumenti di «stravolgere l’ordine mondiale uscito dalla guerra fredda». Oltre che russe, le manovre sono innanzitutto di Cina e Iran. Pechino compete con gli Stati Uniti sulle tecnologie, punta a controllare il traffico commerciale nei mari d’Oriente, cerca di sedurre la Francia con vantaggi economici e corteggia la Serbia.
Teheran (che a Mosca fornisce droni) nell’armare Hamas ed Hezbollah in Medio Oriente è utile a Putin per distogliere energie americane dall’Ucraina.
È la guerra a Kiev ad aver segnato un cambio di fase nella proiezione di Putin sull’estero. Molinari ne ravvisa uno dei tratti nei lavori per la base russa a Tobruk, in Libia, mettendo in guardia dal rischio che possa diventare «una seconda Tartus», in Siria, dove Mosca ha dal 2015 missili antiaerei a lungo raggio. Tra i dirimpettai della Libia, nel Mediterraneo, ci viene in mente un Paese?
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