IL PARTITO DELL’AMORE - CONTINUA LO SCAZZO TRA CICCHITTO E SALLUSTI - IL “GIORNALE” LO ACCUSA DI ESSERE ‘SUBALTERNO ALLA SINISTRA CHE GLI DÀ DEL PIDUISTA’, IL CAPOGRUPPO PDL RISPONDE: “CI VUOLE FANTASIA PER DIRE CHE SONO AMICO DI TRAVAGLIO. IL SUO GIORNALE HA RIPORTATO IN MODO FORZATO E PARZIALE LE MIE TELEFONATE” - SI RIFERISCE A QUELLA CHIAMATA IN CUI PROMETTEVA: “NON MI FARÒ SCIOGLIERE IL PARTITO DA SALLUSTI E DALLA SUA NINFA EGERIA” (LA SANTADECHÉ)…

1- IL FATTO: CICCHITTO A SALLUSTI, CI VUOLE FANTASIA PER DIRE CHE SONO AMICO DI TRAVAGLIO...
(AGENPARL) - "Caro Sallusti, la fantasia e'una dote dei romanzieri,non dei giornalisti, che comunque, anche nella polemica, dovrebbero fare i conti con la realta'. Infatti solo uno sforzo sbrigliato di fantasia puo' portare a dire che vado "a braccetto" con quelli del Fatto e che Travaglio e' un mio "amico".

Il Fatto e Travaglio mi attaccano un giorno si e un giorno no, per cui parlare come Tu fai di una convergenza fra me, Travaglio e il Fatto "che nella migliore delle ipotesi lo considerano un piduista e che alla prima occasione gli faranno ovviamente un servizietto barba e capelli" e' destituito di ogni fondamento perche' gia' da tempo tutto cio' e'in atto nei miei confronti da parte di quel quotidiano che recentemente e'arrivato anche a riportare in modo forzato e parziale brani di una mia telefonata privata. La cosa ovviamente non mi sorprende.

Quello che e' sorprendente e'invece cio' che su questo terreno sostiene il Giornale che, avendo deciso di attaccarmi,casomai potrebbe scegliere altri argomenti: ad esempio che sono da rottamare come tutti i professionisti della vecchia politica, che mi permetto di mantenere una autonomia di giudizio nei confronti di tutti, anche nei confronti dello stesso Giornale; ma affermare che vado d'accordo con quelli del Fatto fa solo ridere i polli. Più' in generale nessuno mi puo' attribuire una subalternita' culturale alla sinistra e a giornali come La Repubblica e Il Corriere". E' quanto si legge in una nota che Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera ha inviato al Direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti.


2- CHICCHITTO FURENS - IL CAPOGRUPPO PDL SI SFOGA AL TELEFONO: DOPO ANNI DI POLITICA NON SI FARÀ SCIOGLIERE IL PARTITO DA SALLUSTI E DALLA SUA NINFA EGERIA (LA SANTADECHÉ)

Dall'articolo di Fabrizio d'Esposito per "il Fatto Quotidiano" del 24 maggio 2012, pubblicato da Dagospia
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/chicchitto-furens-il-capogruppo-pdl-si-sfoga-al-telefono-dopo-anni-di-politica-non-39397.htm

Il Berlusconi che parla con la nomenklatura del Pdl smentisce il Berlusconi che consulta l'antimontiana Daniela Santanchè, pasionaria delle liste civiche e similgrilline a destra. L'apocalisse elettorale che ha sconquassato il fu Pdl consegna un teatrino tragicomico e lunare. Merito del solito Cavaliere Zelig, che dice sì a tutti i suoi interlocutori.

Nei giorni pari fa il grillino, in quelli dispari sogna la confederazione dei moderati e dà udienza a Beppe Pisanu. Un vortice caotico. E così ieri è ritornato ecumenico e un po' democristiano davanti al sinedrio del partito, convocato ovviamente a casa sua, cioè a Palazzo Grazioli. Due ore lunghissime che assomigliano quasi a un processo al Capo, imputato di aver fatto trapelare voci di azzeramento o spacchettamento del fu Pdl.

La sintesi della riunione è in una sequenza di due telefonate che Fabrizio Cicchitto inizia a fare alle cinque e mezza del pomeriggio nel cortile di Montecitorio, seduto su una panchina. Il capogruppo del Pdl alla Camera ha tre giornali piegati sulle ginocchia (Il Fatto, L'Unità e La Repubblica). Al primo interlocutore, al cellulare, confida: "Noi non ci facciamo sciogliere da Sallusti e dalla sua Ninfa Egeria. Al vertice abbiamo parlato con estrema durezza. Glielo abbiamo detto: il Pdl è Alfano, questo partito perderà pure ma almeno c'è. Noi dobbiamo lavorare per una confederazione dei moderati, anche perché Casini non ha preso un cazzo dalle urne. Alfano si sta giocando la pelle".

Cicchitto si agita quando nomina il direttore del Giornale e Daniela Santanché, definita come la Ninfa Egeria che fece innamorare il secondo re di Roma, Numa Pompilio. Magari ne nasce un nuovo soprannome per Sallusti: Pompilio Sallusti. Il capogruppo integra: "Noi non ci facciamo sciogliere dai giornali". Il riferimento è anche a Libero di Maurizio Belpietro che ieri ha titolato così una lettera aperta ai vertici del Pdl: "Dimettetevi tutti". Nel corso del sinedrio del Pdl, il desaparecido Sandro Bondi ha preso malissimo l'invito e ha presentato delle dimissioni polemiche e amare. Toccati nel profondo, sia Berlusconi sia Alfano le hanno respinte. Per Bondi dimettersi non è mai facile: anche quando se ne andò dal ministero della Cultura gli toccò aspettare controvoglia un po' di mesi.

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