elly schlein paolo gentiloni

IL “CORRIERE” LANCIA PAOLO GENTILONI COME POSSIBILE “FEDERATORE” DEL CENTROSINISTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE - MA IL FLEBILE EX PREMIER NON HA IL CARISMA NE’ LA VOGLIA DI SFIDARE LA SUA SEGRETARIA, ELLY SCHLEIN, CHE PRETENDE PER SE’ IL RUOLO: VUOLE ESSERE LA CANDIDATA PREMIER DELLA COALIZIONE - LE MANOVRE CENTRISTE CON IL LANCIO DI “COMUNITÀ DEMOCRATICA”, L’INIZIATIVA DI DELRIO CON PRODI E RUFFINI (E RICICCIA BEPPE SALA COME CAPO CANTIERE DEL FU “TERZO POLO”)

PAOLO GENTILONI AL MEETING DI RIMINI

Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il “Corriere della Sera”

 

[…] Elly Schlein non fa mistero di voler essere lei l’anti Meloni delle elezioni politiche prossime venture. Ma […] il centrosinistra […] è un volgo disperso […] E il tema del Federatore di un’area capace di contendere il governo al centrodestra c’è, hai voglia se c’è. […] chi sarà il candidato alla presidenza del Consiglio quando arriverà il momento di menare le mani? Non esistono un piano A e un piano B, galleggiano due ipotesi assolutamente differenti tra loro.

schlein gentiloni

 

Una immagina la nascita di un soggetto politico, ma forse più aritmetico che politico, che metta insieme i mille rivoli dell’universo centrista che guarda a un’alleanza con la sinistra. L’altra, più ambiziosa, è alla ricerca di un leader che possa guidare tutti quanti. Mancano quasi tre anni al voto […] il 18 gennaio, a Milano, con Graziano Delrio nel ruolo di tessitore, torneranno in campo i cattolici democratici del centrosinistra.

 

PAOLO GENTILONI DA GIOVANE

Pare che interverranno padri nobili, come Romano Prodi e Pierluigi Castagnetti, intellettuali d’area come Ernesto Maria Ruffini, che si è dimesso dall’Agenzia delle Entrate ed era stato immaginato come un possibile federatore, amministratori locali, professori e associazioni. C’è pure un nome: Comunità democratica, che, a detta di Delrio, «chiede una maggiore accoglienza e spazio, nel Pd o anche fuori dal Pd». […] è inutile girarci intorno, per chi immagina l’arrivo di un Federatore c’è un nome e un nome solo, quello di Paolo Gentiloni.

elly schlein paolo gentiloni

 

Classe 1954, curriculum poderoso, solide relazioni internazionali, tessera del Pd, il partito di gran lunga di maggioranza relativa all’interno della futura, ipotetica coalizione. L’uomo è quello che si usa definire una riserva della Repubblica […]

 

[…] Elly Schlein […] a domanda risponde: «La priorità è cercare un federatore? Non credo, non è pregnante. Se vai a casa delle persone a dir loro che questo è il tema ti prendono per matto, è l’ultima delle questioni». E Gentiloni a mettersi a far la guerra alla sua segretaria non ci pensa proprio. Ha l’incarico all’Onu, si occupa di questioni internazionali, non mette in moto leve o fili da tirare. Ma è anche un esponente del Pd e, dopo il quasi silenziatore che l’incarico alla Commissione europea gli ha imposto, è più che probabile che torni a prendere la parola […]

schlein delrio

 

Tradotto dal politichese: non sarà mai Gentiloni a intraprendere un duello golpista contro la sua segretaria […] la partita è lunga, tante cose possono succedere, e di qui al voto beato chi c’ha un occhio. Per dirne un paio, c’è la legge elettorale, che potrebbe pure cambiare in zona Cesarini […] E potrebbero spuntare nel centrosinistra le primarie di coalizione, che al momento vedrebbero Elly nel ruolo di favorita.

 

Poi c’è l’ipotesi dell’aggregazione centrista. […] Si tratterebbe allora di un blocco elettorale che affianchi la sinistra, che metta insieme, sotto una nuova veste, Azione di Carlo Calenda, Italia viva di Matteo Renzi, +Europa di Emma Bonino, associazioni e liste civiche. In questa chiave, il nome che i più tengono in considerazione per tenere unite tutte queste realtà, con un pacchetto significativo di voti ma con ancor più significativi protagonismi, è quello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, più che quello di Ruffini. […]

ernesto maria ruffinigentiloni franceschinibeppe sala

 

romano prodi a montagne di idee foto filippo fiorini