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Alessandro Merli per "Il Sole 24 Ore.com"
Gli elettori della Bassa Sassonia hanno suonato domenica un campanello d'allarme per il cancelliere tedesco Angela Merkel e la sua coalizione di governo, in vista del voto del settembre prossimo. La signora Merkel, forte di una popolarità che supera i due terzi nei sondaggi, resta favoritissima, ma il futuro dell'attuale maggioranza è ancora più in dubbio.
Nell'ultimo voto regionale prima delle politiche, nel land che è il quarto del Paese per popolazione, il governo locale è passato, seppure per un solo seggio, all'alleanza fra socialdemocratici della Spd e Verdi, i primi stabili, i secondi in forte ascesa. La Cdu della signora Merkel («una sconfitta dolorosa», ha detto) ha perso oltre il 6% dei consensi, parte dei quali si sono riversati sui partner liberali della Fdp, per scongiurare il rischio che questi venissero esclusi dal parlamento dallo sbarramento del 5 per cento.
Molti elettori democristiani, dietro la sollecitazione, neppure troppo dissimulata, della loro leadership locale, si sono avvalsi della possibilità del voto disgiunto, con il risultato che la Fdp ha addirittura aumentato la sua percentuale dall'8,2 al 9,9 per cento. Alla stessa Fdp non si fanno illusioni sulle ragioni del successo: ieri, il leader Philipp Roesler ha offerto le sue dimissioni, che sono state respinte, ma sarà affiancato dal più navigato capogruppo parlamentare Rainer Bruederle alla guida della campagna elettorale.
La capacità dei liberali di riprendersi in tempo per settembre resta quindi la principale incognita per il dopo-voto. «Il partito non è altro che uno strumento necessario a mantenere la Cdu al potere», ha scritto ieri il quotidiano conservatore "Frankfurter Allgemeine Zeitung". Difficilmente i democristiani ripeteranno a livello nazionale il sostegno alla Fdp. La signora Merkel ha bisogno che la Cdu si riconfermi come primo partito (e al momento ha un margine molto ampio nei confronti della Spd) per ricevere il suo terzo mandato. L'esito della Bassa Sassonia ha schiuso un piccolo spiraglio nella sua armatura considerata finora imbattibile, ma più che sulla riconferma del cancelliere ha aperto nuove ipotesi su chi sarà il partner di governo, se la Fdp dovesse fallire.
L'altro effetto del voto in Bassa Sassonia è stato di ridare un po' di fiato all'opposizione, dopo che l'avvio di campagna elettorale del candidato cancelliere Peer Steinbrück, era stato costellato da gaffe. «Possiamo vincere», ha detto ieri speranzosamente Steinbrück. Il successo in Bassa Sassonia dà anche all'opposizione rosso-verde la maggioranza al Bundesrat, la camera formata dai rappresentanti regionali, che potrebbe essere usata per mettere in difficoltà il Governo durante una campagna che si è fatta improvvisamente più dura per il cancelliere.
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