
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
Andrea Mollica per www.giornalettismo.it
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha smentito che Italia e Francia abbiano ricevuto uno sconto nel loro percorso di riduzione dell’indebitamento. Secondo la guida dell’esecutivo UE Roma e Parigi dovranno attenersi alle indicazioni della Commissione, altrimenti ci saranno conseguenze non piacevoli per chi non rispetta i vincoli europei in materia di disavanzo e debito.
DEFICIT, JUNCKER CONTRO ITALIA E FRANCIA - Jean-Claude Juncker ha scelto il quotidiano tedesco più vicino ad Angela Merkel, Frankfurter Allgemeine Zeitung, per mandare un segnalo chiaro e netto a Italia e Francia. Il presidente della Commissione UE, echeggiando in parte le critiche della cancelliera tedesca alle riforme insufficienti introdotte finora dai governi di Roma e Parigi, ha ribadito come la concessione di una maggiore flessibilità sul rientro dal disavanzo eccessivo così come sulla riduzione del debito non equivalgono affatto a uno sconto.
merkel e hollande al vertice ue di milano
Faz titola l’intervista come «Juncker minaccia Francia e Italia», e benché i toni non appaiono così severi, il messaggio del presidente della Commissione non sarà probabilmente troppo gradito agli esecutivi Renzi e Valls. Jean-Claude Juncker ha infatti contraddetto l’impressione, che Francia e Italia possano contare su un giudizio più benevolo sul loro consolidamento di bilancio da parte della Commissione.
«Non sarà piacevole per entrambi i Paesi se le parole non saranno seguite dai fatti», ha rimarcato il presidente dell’esecutivo UE. Una dichiarazione oltremodo chiara, che assume maggior significato considerando che è stata diffusa a un giornale tedesco a pochi giorni dalle polemiche relative alla presa di posizione critica di Angela Merkel verso Italia e Parigi.
JUNCKER E LA FIDUCIA VERSO ITALIA E FRANCIA - Il presidente della Commissione ha spiegato a Faz, quotidiano che aveva criticato in modo pesante la decisione di non sanzionare i disavanzi eccessivi di Italia e Francia, che saranno valutati a marzo 2015 al fine di valutare l’effetto delle riforme introdotte. Jean-Claude Juncker rimarca di aver voluto creare un clima di fiducia con i governi nazionali, invece che immediatamente imporre diktat da Bruxelles. Il presidente della Commissione ha respinto il timore, che Italia e Francia non perseguiranno il consolidamento fiscale promesso.
Francois Hollande e Matteo Renzi
«Noi dobbiamo dare fiducia agli italiani così come ai francesi, e poi valuteremo a marzo come siano andate le cose». Nel corso dell’intervista Juncker non ha mascherato la sua delusione per il danno d’immagine provocato dal caso Lux Leaks, inerenti agli sconti fiscali concessi dal Lussemburgo alle grandi aziende che trasferivano la loro sede fiscale nel Granducato. Il presidente della Commissione non ha comunque mai pensato alle dimissioni, rimarcando come non si sia mai visto un esponente di un governo di uno stato membro dimessosi in seguito a aiuto di Stati sanzionati dall’UE.
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN…
FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA…
DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE…
DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU…
DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI…