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"DECISIONI INDECENTI ALL’AIA" - MATTEO SALVINI, IN BARBA ALLE PAROLE DI MATTARELLA ("È SBAGLIATO ABBANDONARE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE"), VA ALL'ATTACCO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE: "È UN ORGANISMO LA CUI ESISTENZA E UTILITÀ DOVRANNO ESSERE RIMESSI IN DISCUSSIONE" - IL LEADER DEL CARROCCIO, IN MODALITÀ TRUMPIANA, GIOCA A FARE IL MINISTRO DEGLI ESTERI E SFIDA LA MELONI VOLANDO A GERUSALEMME PER INCONTRARE NETANYAHU, SU CUI PENDE UN MANDATO DI ARRESTO DELLA CPI PER CRIMINI DI GUERRA...
Estratto dell'articolo di Matteo Pucciarelli per "La Repubblica"
MATTEO salvini CON BIBI netanyahu
Un nuovo giro di campo nella sua rincorsa al trumpismo, cercando di rubare rapporti e protagonismo a Giorgia Meloni: ecco spiegata la due giorni di Matteo Salvini a Gerusalemme. Nel mirino, in linea con lo smantellamento americano dei sottili equilibri di politica estera, c’è la Corte penale internazionale, «organismo — secondo Salvini — la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione».
Il vicepresidente del Consiglio ieri ha incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro degli Affari della diaspora e dell’antisemitismo Amichai Chikli e quello degli Esteri Gideon Sa’ar. Oggi vedrà il corrispettivo ai Trasporti Miri Regev e il presidente della Knesset. Su Netanyahu come noto pende il mandato di arresto per crimini di guerra — esattamente come per i vertici di Hamas — della Cpi: nel suo colloquio di mezz’ora con lui Salvini si è detto contrariato per la deliberazione dei giudici dell’Aia, «decisioni indecenti».
Parole che non aiutano a rasserenare i rapporti tra il nostro Paese e l’ente sovranazionale al centro della vicenda Almasri, con l’Italia che si è di fatto rifiutata di arrestare il ricercato libico. Anzi, sono piuttosto funzionali ad alzare il tiro. La Lega, sulla scia degli Usa, vuole l’Italia fuori anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Salvini, che tesse la sua personalissima tela nel mondo della destra, si è anche felicitato per l’ingresso del Likud, da osservatore esterno, nel gruppo europeo dei Patrioti. Il Likud è il partito di Netanyahu ed è la prima formazione non continentale a essere ospitata dai sovranisti della Ue, radunatisi venerdì e sabato a Madrid. «In Israele è ben noto il posizionamento politico di Salvini e la forte sintonia con la nuova amministrazione Usa di Donald Trump», recitava la nota dello staff del leader della Lega. [...]
Formalmente Salvini in questi mesi ha sempre sostenuto il classico principio dei due popoli e due Stati, obiettivo magari da raggiungere sul lungo termine, difendendo a spada tratta le operazioni militari israeliane seguite al 7 ottobre. Facile che adesso il leader del Carroccio finisca per accodarsi al dirigismo trumpiano, che propone di spazzare via il principio di legalità internazionale: questioni alle quali il vicepremier risponderà in conferenza stampa oggi, fissata all’hotel King David di Gerusalemme.[...]
giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse.
SALVINI TRUMP
giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse
matteo salvini benjamin netanyahu
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