DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Sandro De Riccardis per "la Repubblica"
Quattrocentomila euro in diamanti e duecentomila in lingotti d´oro. Non ci sono solo operazioni immobiliari sospette e spericolati investimenti finanziari in Tanzania e a Cipro. Nella aggrovigliata contabilità leghista, i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano hanno trovato anche l´acquisto di diamanti e lingotti d´oro per seicentomila euro.
I militari, su ordine del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, sono partiti dall´analisi dei flussi di denaro pubblico depositati dalla Lega Nord sui conti presso Banca Aletti e Banca Popolare di Novara e sono arrivati ai tre esponenti del partito che avrebbero acquistato e materialmente ricevuto i preziosi. Prima che il ricco bottino sparisse nel nulla.
I documenti bancari fissano l´operazione nel dicembre 2011. Oro e diamanti sarebbero finiti all´ex tesoriere Francesco Belsito, alla vicepresidente del Senato e fondatrice del Sindacato Padano Rosy Mauro, al senatore Piergiorgio Stiffoni, ex componente del comitato amministrativo del Carroccio fino alle dimissioni di Belsito.
Secondo le indagini la fetta più grossa sarebbe toccata proprio all´ex tesoriere, indagato per appropriazione indebita, truffa aggravata e truffa ai danni dello Stato, che avrebbe intascato duecentomila euro in lingotti e altri centomila in diamanti. Rosy Mauro avrebbe ricevuto invece centomila euro in diamanti e Piergiorgio Stiffoni duecentomila. I due esponenti del Carroccio al momento non risultano indagati.
La procura vuole prima accertare se questo tipo di investimento sia previsto dallo statuto della Lega: in caso contrario anche per i due leghisti potrebbe scattare l´accusa di appropriazione indebita. Anche perché nelle perquisizioni nelle sedi del partito e negli istituti bancari, la Finanza non ha trovato traccia né dell´oro né dei preziosi.
Intanto sulla distrazione di fondi pubblici padani indaga anche la Corte dei Conti della Lombardia. Ieri il capo della procura dei giudici contabili, Antonio Caruso, ha incontrato il procuratore aggiunto Alfredo Robledo e i due pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano. Un primo passo formale in vista dell´acquisizione di documenti che confluiranno nel procedimento presso la Corte dei Conti, che dovrà verificare se ci sia stato o meno un danno erariale. Sia Rosy Mauro che Piergiorgio Stiffoni respingono ogni sospetto.
«Smentisco categoricamente il presunto acquisto di diamanti e oro con i soldi della Lega e mi vedo costretta ad adire le vie legali per tutelare la mia rispettabilità , onestà e onorabilità », replica la fondatrice del Sinpa, mentre Stiffoni si dichiara «assolutamente estraneo alla movimentazione di soldi» e «pronto a spiegare la mia estraneità ai giudici».
Ieri intanto la Finanza è tornata nella sede di via Bellerio per acquisire i bilanci degli ultimi quattro anni e altra documentazione. Una visita che è conseguenza dell´incontro in procura di Roberto Maroni e del nuovo tesoriere Stefano Stefani, la settimana scorsa, per dare la «massima disponibilità » ai magistrati. «Non c´è stata nessuna perquisizione - ha spiegato Maroni - . In sede c´era un incontro tra me e Calderoli, e la Guardia di finanza insieme ai consulenti della procura era lì con il nostro avvocato perché è stato concordato che non ci saranno più perquisizioni a sorpresa. Ci hanno consegnato la lista di documenti e sono venuti a ritirarli».
ILLUSTRAZIONE DI MARILENA NARDI - ROSY MAURO TRA I DIAMANTIFRANCESCO BELSITO IL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO ALFREDO ROBLEDO MARONIROSY MAURO calderoli-roberto
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