di maio

IL NUOVO CHE E’ AVANZATO – INVECE DI ANDARE A FARE IL PINOCCHIETTO ALLA FESTA DEL “FATTO” IN VERSILIA, LUIGINO DI MAIO SI FIONDA AL FORUM DI CERNOBBIO E PIGOLA SLOGAN E BANALITA' PER RASSICURARE IL MONDO DELL’INDUSTRIA: "LA NOSTRA ITALIA E’ UNA SMART NATION – IL REFERENDUM SULL’EURO? UNO STRUMENTO PER NEGOZIARE CON L'UE..."

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

di maiodi maio

Ilario Lombardo per la Stampa

 

L’Italia che immagina Luigi Di Maio è una «smart nation». Sarà questo il titolo del programma economico che il M5S presenterà per l’imminente campagna elettorale e che il prossimo candidato premier grillino ha abbozzato questa mattina al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Un intervento molto atteso in mezzo a una platea che vive con scetticismo il corteggiamento del Movimento mondo dell’industria e della finanza. Sul palco Di Maio è seduto accanto al leader della Lega Matteo Salvini e al governatore della Liguria Giovanni Toti, sostenitore dell’alleanza tra Forza Italia e il Carroccio.  

 

 

 La fotografia consegna l’impressione di un ideale asse populista spostato decisamente a destra e costringe il deputato grillino a marcare subito la differenza con gli altri ospiti ma anche con la storia recente del M5S: «Non siamo populisti, non siamo estremisti, non siamo anti-europeisti».

 

Per Di Maio questa è la prima occasione importante per presentare quali ricette economiche muoveranno l’azione di un eventuale governo pentastellato. Le parole d’ordine sono web, digitale, e soprattutto: innovazione. Il deputato recupera molti dei temi emersi nel convegno sul lavoro nel 2025 organizzato alla Camera qualche mese fa: «Internet è la più grande fabbrica di posti di lavoro, ne crea di nuovi e di creativi. Ogni euro investito ne produce tredici».  

di maiodi maio

 

Quella è la direzione, in ogni settore, dall’energia ai trasporti, nel segno di Beppe Grillo e dell’anima originaria del M5S, che torna anche quando accenna ad argomenti sul Pil cari ai guru della decrescita: «Non è l’unico strumento per misurare la crescita. Anche felicità e salute sono parametri da tenere in considerazione». Poi però c’è la realtà dei conti. Di Maio non affronta il nodo del debito ma parla di «tagli selettivi e non lineari», di regole europee che vanno ridiscusse.

 

CANCELLIERI E DI MAIO A GELACANCELLIERI E DI MAIO A GELA

Il modello è la Spagna del conservatore Mariano Rajoy: «Fa le cose che dobbiamo fare noi: ha fatto interventi strutturali e ha convinto l’Europa» a sforare il tetto del 3% del rapporto deficit Pil. La politica dell’austerity «ha fallito», e il Fiscal compact «va cambiato». Ma la risposta chiarificatrice che attendono in tanti è anche sull’euro. Il famoso referendum su cui Grillo ha costruito almeno tre campagne elettorali che fine ha fatto? Di Maio lo ridimensiona: «Il referendum ci serve come peso contrattuale per cambiare le regole». Non lo dice, ma lo sta per seppellire definitivamente.  

 

DI BATTISTA CANCELLIERI DI MAIO A MARINA DI RAGUSADI BATTISTA CANCELLIERI DI MAIO A MARINA DI RAGUSA

Tra pochi giorni riprenderanno i lavori parlamentari e Di Maio verrò rcatapultato ad affrontare il dibattito sulla legge elettorale: «Sono molto scettico che si troverà una soluzione, noi ci faremo trovare pronti e presenteremo la squadra di governo e il candidato premier». 

LUIGI DI MAIOLUIGI DI MAIODI BATTISTA CANCELLIERI DI MAIO A RAGUSADI BATTISTA CANCELLIERI DI MAIO A RAGUSA