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“FINCHÉ L’UCRAINA PROIBISCE I NEGOZIATI, NOI ANDREMO AVANTI” – PUTIN NON HA FRETTA DI CHIUDERE I NEGOZIATI E FA LA VOCE GROSSA CONTRO LA “MILITARIZZAZIONE UE”: “POTREBBE SOLLEVARE LA NECESSITÀ DI ADOTTARE CONTROMISURE APPROPRIATE” – TRUMP CONTINUA A DIRE CHE IL CREMLINO VUOLE PORRE FINE AL CONFLITTO IN UCRAINA MA LA CONGIUNTURA ATTUALE È IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI PER PUTIN. IL PRESIDENTE USA HA ROTTO IL FRONTE OCCIDENTALE E....

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Rosalba Castelletti per repubblica.it - Estratti

 

putin trump

Donald Trump continua a dire che Vladimir Putin vuole porre fine al conflitto in Ucraina, ma da Mosca arrivano segnali tutt’altro che concilianti. Dopo che il presidente russo giovedì ha detto «Non arretreremo», ieri il suo portavoce Dmitrij Peskov è tornato a tuonare contro «la militarizzazione Ue». «Potrebbe sollevare la necessità di adottare contromisure appropriate», ha avvertito. E ha anche detto che «finché l’Ucraina proibisce i negoziati, l’Operazione militare speciale continuerà».

 

 

 

Come dimostrano missili e droni. Neppure l’indiscrezione di Bloomberg che «la Russia sarebbe pronta a discutere una tregua temporanea» fa sperare: la stessa agenzia statunitense precisa che, «perché la Russia accetti una cessazione delle ostilità, ci dovrebbe essere una chiara intesa sui principi quadro dell’accordo di pace finale». Vale a dire, tregua sì, ma soltanto alla vigilia della firma di un trattato. Che al momento appare lontana. Bloomberg conferma che la Russia non è disposta ad accettare su suolo ucraino né truppe Nato né una coalizione dei volenterosi europea, come ribadito giovedì dalla portavoce Esteri Maria Zakharova. Potrebbe però acconsentire, aggiunge, alla presenza di forze cinesi, «neutrali» soltanto a parole.

 

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

Il fatto è che, mentre Trump ha fretta di chiudere il conflitto triennale in Ucraina per intestarsi il ruolo di pacificatore, Mosca ha tutto l’interesse a prolungare i negoziati. Almeno finché, come adesso, è in vantaggio sul terreno, ha riserve di uomini e riesce a sostenere economicamente lo sforzo bellico. La congiuntura attuale è il migliore dei mondi possibili per Putin. Senza che abbia mosso un dito, Trump ha rotto il fronte occidentale e ha sospeso gli aiuti e la condivisione di informazioni d’intelligence con Kiev rendendola più vulnerabile ai raid russi.

 

volodymyr zelensky 1

E dopo la telefonata col leader della Casa Bianca, Putin è anche riuscito a sganciare i negoziati sull’Ucraina dai colloqui sul rilancio delle relazioni russo-statunitensi, come ha dimostrato l’incontro a Riad in Arabia Saudita. Finché il primo binario resta aperto, la sua speranza è di ottenere il massimo dal secondo, come il ripristino dei legami diplomatici, la revoca delle sanzioni e l’avvio di progetti congiunti di sviluppo di risorse in Russia e nell’Artico. «Noi russi siamo preziosi per Trump solo ai fini della risoluzione di un problema: la guerra in Ucraina. Se questa questione cade, allora l’intera agenda cade», ha detto un diplomatico al Moscow Times.

VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK

 

 

Se si arrivasse a un accordo troppo presto, c’è il rischio che Trump perda l’interesse per i dossier bilaterali. C’è anche il rischio opposto: che i negoziati saltino, opzione che la Russia non esclude data l’imprevedibilità del tycoon che giusto ieri minacciava nuove sanzioni e dazi. In questo caso, Putin è fiducioso di riuscire a ottenere quello che chiede sul campo di battaglia.

La situazione attuale resta per lui quella ideale: dirsi pronto alla pace mentre scarica le colpe del prolungamento del conflitto su tutti tranne che su se stesso,

 

TRUMP E PUTIN GATTO E LA VOLPE - MEME BY BOCHICCHIOVOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN

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