formigoni balla ragazze formigoni balla con 3 ragazze   novella 2000

AMBARABÀ-CCI-CI-DACCÒ! - COME PER MAGIA, QUELLO CHE ERA UNO SCONOSCIUTO FACCENDIERE, DIVENTA UN GRANDE AMICO DI FORMIGONI: "SÌ, MI HA PAGATO VACANZE E VIAGGI, MA PER AMICIZIA" - PECCATO CHE PER ANNI ABBIA DETTO DI AVERLE PAGATE LUI, E CHE 'AVREBBE PORTATO LE PROVE'

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Franco Vanni per “la Repubblica

 

Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco

Una nuova versione dei fatti, l’ennesima, resa senza rispondere alle domande dei magistrati. «Pierangelo Daccò mi invitava a bordo delle sue barche e la mia unica colpa è avere accettato l’invito di un amico. Non si tratta di utilità, ma di scambi tra amici», ha detto Roberto Formigoni, nelle dichiarazioni spontanee rese ai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano, dove è imputato per corruzione e associazione per delinquere.

 

FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO'

Nell’ammettere che era il faccendiere della sanità a pagare le sue vacanze, Formigoni ha smentito se stesso. «Non c’è nessun tipo di rapporto con Daccò, svolgeva dei lavori di consulenza per il San Raffaele», sostenne l’allora governatore lombardo il 18 novembre 2011, due giorni dopo l’arresto del manager per il crack dell’ospedale.

 

PIERANGELO DACCO'PIERANGELO DACCO'

«Grazie a Dio ho la possibilità di pagare per le mie vacanze e avrò modo di dimostrarlo», dichiarava nei primi giorni del 2012, quando ormai i viaggi a bordo degli yacht erano cosa nota. «Le ricevute delle spese per le vacanze? Le ho buttate», correggeva il tiro in una lettera a Tempi il 20 aprile dello stesso anno. Ora ammette: Daccò pagava i viaggi, come le cene nei ristoranti stellati. In cambio- secondo i pm Laura Pedio e Antonio Pastore - otteneva da Formigoni la concessione di delibere favorevoli per il trasferimento illegittimo di fondi alla Fondazione Maugeri, per un totale di 200 milioni di euro.

 

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO

Per Formigoni, che compare per la prima volta in aula dall’inizio del processo, l’accusa è di avere goduto di “utilità” per 8 milioni , parte dei 61 milioni che si presume siano stati distratti dai conti della Maugeri fra il 2003 e il 2011. Ma per la procura Formigoni già nel 1997 sarebbe stato al vertice di un’associazione per delinquere di cui faceva parte fra gli altri l’ex assessore alla Sanità lombardo Antonio Simone, anche lui imputato.

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO

 

L’ex governatore, oggi senatore dell’Ncd, in tre ore di monologo ha sostenuto che «la legittimità dei miei atti da presidente della Regione è incontestabile ». Ha sostenuto che durante i viaggi in barca in Sardegna e ai Caraibi con Daccò, ora detenuto a Bollate, «mai abbiamo parlato dei suoi interessi», perché «lui sapeva che un conto sono i rapporti personali, un conto la mia funzione di amministratore ».

 

FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCOFORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO

Quanto alla generosità dell’amico, Formigoni spiega: «Io accettavo i suoi inviti per i viaggi e Daccò si faceva carico delle spese. Non ha mai chiesto nulla, anzi io ho provato a pagare e forse una volta ci sono riuscito e poi cercavo di sdebitarmi con delle cene a casa mia». Formigoni si imputa l’unico errore di essersi «esposto con leggerezza in un rapporto personale che credevo confidenziale».

LESTRATTO CONTO DELLA CARTA DI CREDITO DI DACCO CON lADDEBITO DELLE SPESE PER IL SOGGIORNO NEI CARAIBI jpegLESTRATTO CONTO DELLA CARTA DI CREDITO DI DACCO CON lADDEBITO DELLE SPESE PER IL SOGGIORNO NEI CARAIBI jpeg

 

Parlando di sé in terza persona, l’imputato ha giustificato un pagamento di 73mila euro che fece in contanti sostenendo che il denaro fosse «un lascito dei genitori», e precisando che «non esiste nel mondo un conto riconducibile a Formigoni: la Procura ha fatto rogatorie anche in Papuasia ma non ha trovato un euro, un rublo o un dollaro ».

 

L’imputato ha raccontato la sua esistenza senza portafogli, nei diciotto anni in cui è stato il numero uno della Regione. Pagava per l’affitto «fra i 50mila e i 70mila euro l’anno», per il resto «non riuscivo a pagare neanche il caffè al bar e neppure il barbiere, che mi diceva: basta che lei venga qui così mi fa pubblicità».

VIGNETTA ELLEKAPPA DA LA REPUBBLICA CONDANNA A DACCO E GLI ANNI PER FORMIGONI VIGNETTA ELLEKAPPA DA LA REPUBBLICA CONDANNA A DACCO E GLI ANNI PER FORMIGONI