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Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"
Pochi minuti dopo la vittoria del compagno alle primarie socialiste, Valérie Trierweiler chiede pazienza: «Amici giornalisti e fotografi, lasciatemi tempo. Il tempo di capire e imparare. Ma imparerei in fretta!». A fare la première dame, si intende. Se prima del Sofitel i francesi erano certi di uno scontro tra le primedonne Carla Bruni-Sarkozy e Anne Sinclair (moglie di Dominique Strauss-Kahn), il trionfo di François Hollande porta in primo piano la giornalista «ValTrier», come si chiama su Twitter.
Curioso destino, quello di Hollande. Ama donne che sono a un passo dall'entrare all'Eliseo: o da presidenti della Repubblica (Ségolène Royal nella precedente elezione) o da fidanzate del candidato (Valérie Trierweiler adesso). Nata a Angers il 16 febbraio 1965, 12 anni più giovane di Ségolène, Valérie arrivò a Parigi per studiare scienze politiche alla Sorbona, e una volta laureata entrò nella redazione di Profession politique. «Veniva dalla provincia con la volontà di ferro di diventare giornalista, rimasi impressionato dalla sua forza di carattere - dice il suo capo di allora Gérard Carreyrou -. Non era raccomandata, la sua famiglia era modesta. Ma aveva la rabbia di riuscire e si è imposta in fretta come una delle migliori».
La giovane appassionata di politica venne poi assunta a Paris Match, dove conobbe il segretario di redazione Denis Trierweiler. Valérie divorziò dal marito per sposare Denis, da cui ebbe il cognome e tre figli. La direzione le chiese di seguire il Partito socialista, e fu così che Valérie Trierweiler conobbe la coppia Hollande-Royal, diventando amica di entrambi.
La relazione con Hollande cominciò nel 2006, ed è stata ufficializzata nell'autunno dello scorso anno con le convinte parole di François alla stampa: «Valérie è la donna della mia vita». La Trieweiler, come lo era Anne Sinclair, è anche una apprezzata anchor woman: oggi ha però opportunamente lasciato la sua trasmissione tv sulle presidenziali, in onda su Direct 8.
Il non lunghissimo elenco delle première dame della V Repubblica prevede la schiva Yvonne de Gaulle, Claude Pompidou, grande appassionata di arte contemporanea, Anne-Aymone Giscard d'Estaing (prima e unica ad avere partecipato agli auguri presidenziali di fine anno), l'impegnata Danielle Mitterrand, la popolare Bernadette Chirac, l'indomita Cécilia Attias (l'unica ad avere lasciato l'Eliseo per divorzio) e la modella cantante Carla Bruni.
Tra qualche mese, se Hollande riuscirà a battere Sarkozy, potrebbe toccare alla donna della generazione Twitter: finora nell'ombra, Valérie Trierweiler ha seguito il percorso del compagno con mai casuali messaggi da 140 caratteri. Dalla citazione del presidente Georges Pompidou - «Non avrei mai potuto sostenere le responsabilità della mia funzione se non fossi stato felice in coppia» - al vezzoso endorsement il giorno del primo turno delle primarie: «Visto che in molti me lo domandano, sì, ho votato. Oui, pour moi, c'est lui».
CARLA BRUNI CON IL PANCIONE
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NICOLAS SARKOZY
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