DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Concita De Gregorio per la Repubblica
GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI
Brevi istruzioni sull'uso di Roma, per chi non avendola mai vista neppure su Google Maps la immaginasse simile a Brasilia. La Caput Mundi, nel centro, è dotata di vicoli sovente a senso unico e talvolta a ferro di cavallo, salite impervie in qualche caso interrotte da gradini, perciò inibite alle auto se non sei James Bond, ad ogni passo anfratti, resti di capitelli e colonne sulle quali siedono di solito viandanti dotati di smartphone.
A Roma è perciò impossibile andare in macchina, poniamo, dal Pantheon al Quirinale senza fare almeno qualche passo a piedi - ne bastano quattro per essere fotografati e condivisi. Questo per dire che se Gianni Letta avesse voluto parlare con Draghi (sì, sì: con Funiciello) lo avrebbe chiamato al telefono come fa ogni giorno, se avesse voluto vederlo lo avrebbe videochiamato o convocato con link su piattaforma protetta. Se invece ha deciso di andare in macchina impiegando nel traffico il tempo equivalente ad arrivare a Viterbo è perché non aveva nessun problema con l'eventualità che la cosa si sapesse, e difatti l'agenzia di stampa è uscita subito.
Il fatto poi che ci sia andato prima di raggiungere i leader di centrodestra a Villa Grande (la dimora di B. sull'Appia antica: un altro posto dove per arrivare devi incolonnarti dietro agli autobus, affiancato da ciclisti e gente che corre) e, salutando gli ospiti, non abbia detto "ehilà, sapete che sono appena stato da Draghi?" non depone affatto a suo sfavore, semmai dice della difficoltà di B. di essere informato in tempo reale da quelli che paga per farlo.
maddalena e gianni letta foto di bacco
Occhio: questa settimana sarà decisivo. Ora c'è da capire se Gianni Letta lavori per sé o per altri. Qui abbiamo come sapete una nostra idea, ma non conta. Una certezza resta. Se hai un piano segreto, il luogo dove rendersi invisibili è una piazza.
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