LO “SCIACALLO” SALVINI HA RAGIONE - TUTTI CONTRO IL LEADER LEGHISTA CHE ACCUSA RENZI E ALFANO DI AVERE I MIGRANTI MORTI SULLA COSCIENZA - ANCHE IL CAV LO MOLLA: “È IL MOMENTO DELL’UNITÀ”

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Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

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Tutti contro lo «sciacallo» Salvini, al quale non sembra vero di potersi ergere come unico vero oppositore. Renzi e tutta la maggioranza danno addosso al leader della Lega, che accusa il premier, il ministro dell’Interno Alfano e «i falsi buonisti» come la Boldrini di avere quei morti sulla coscienza.

 

La «coscienza sporca» di chi non vuole mettere in atto un blocco navale davanti alle coste libiche da dove partono i barconi pieni di immigrati. Berlusconi invece si smarca da Salvini e sembra tornare stranamente allo spirito del Nazareno.

 

Di fronte a quest’ultima tragedia, non è il momento delle accuse e delle contrapposizioni. «Occorre costituire un tavolo tra tutti i protagonisti dei governi passati e presenti - sollecita l’ex Cav - dove ciascuno possa mettere a disposizione le proprie esperienze. Questo è il momento dell’unità non delle divisioni». Salvini invece è in una perenne campagna elettorale, a maggior ragione adesso che che siamo a poco più di un mese dalle regionali. E’ proprio questo aspetto «cinico» che mettono in evidenza i suoi avversari, siano essi del Pd che dell’Ncd. 
 

Alfano Vespa e Renzi Alfano Vespa e Renzi

Operazione elettorale

Schifani difende Alfano e considera «inaccettabile» l’operazione di Salvini che trasformerebbe l’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia «in nuova occasione di demagogia e speculazione elettoralistica». Appunto, «uno sciacallo», dice Cicchitto. Esatto, aggiunge il Dem Fiano: «Per la Lega morti e voti sono stessa cosa».

 

Certo, riconoscono nella maggioranza, c’è molto lavoro da fare, la Ue ha lasciato sola l’Italia, in Libia non si riesce a venire a capo di una situazione politica e militare fuori controllo. Ma tutto questo non dipende dal governo italiano. Così, sottolinea il vicesegretario Pd Guerini, «mentre i nostri uomini raccolgono i cadaveri e salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta tv. Nauseante». 
 

Giorgia Meloni Giorgia Meloni

Casini per il blocco navale
Il leader leghista ha gioco facile nel dire che sono parole già sentite tante altre volte: allora, se non si trova una soluzione sul terreno libico, si pensi al blocco navale. E non è il solo a proporlo. Anche il moderato Casini ne parla esplicitamente (blocco con l’autorizzazione dell’Onu), senza che Renzi prenda in considerazione l’ipotesi.

 

Casini non viene sommerso dagli insulti politici mentre Salvini è ben felice di farsi sommergere, sapendo di intercettare una buona fetta di opinione pubblica. Così, lungo tutta la giornata elettorale, ha rincarato contro «l’ipocrisia di Renzi, Alfano e Boldrini crea solo morte. Il governo aiuta gli scafisti e finanzia il terrorismo islamico. Queste persone sono pericolose.

 

Renzi invece di fare il fenomeno e giocherellare con Obama dovrebbe andare sul posto e capire come fare per fermare le partenze». Anche Meloni, leader dei Fratelli d’Italia, chiede il blocco navale.

 

santanchesantanche

Più sfumata Forza Italia sulla scia di Berlusconi collaborativo. Solo Brunetta attacca a testa bassa («il nostro governo ha cincischiato con diplomazia e comunicati tremebondi»). Per Toti non serve il buonismo e le parole, ma non si spinge a chiedere il respingimento dei disperati che cercano di arrivare in Europa. Una proposta la fa invece Santanchè: attrezzare marina e aeronautica militare per affondare i barconi.

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