“GREXIT” A UN PASSO - PER IL “FINANCIAL TIMES” ATENE È PRONTA A DICHIARARE IL FALLIMENTO SE LE TRATTATIVE CON I CREDITORI DOVESSERO FALLIRE - SE L’UE NON SBLOCCA GLI AIUTI NON C’È ALTERNATIVA

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1. IL FT: ATENE PREPARA IL FALLIMENTO

Da “la Stampa”

 

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Ieri sera il Financial Times online ha rilanciato un’indiscrezione: la Grecia si preparerebbe a dichiarare il default, cioè la bancarotta, se le trattative in corso con i creditori dovessero fallire. E far circolare questa notizia potrebbe essere una forma di pressione da parte di Atene, come dire: attenti a non metterci con le spalle al muro o ci costringete a fare qualcosa che non piacerà neanche a voi.

 

Il Financial Times cita fonti vicino alla vicenda: «Siamo arrivati alla fine della strada. Se l’Ue non sblocca gli aiuti, non c’è alternativa al default», avrebbe detto al quotidiano economico un rappresentante del governo greco. E Atene cosa dice? Tramite l’agenzia Bloomberg una fonte (anonima) del governo smentisce che ci si prepari al default.

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2.SCOPPIA IL CASO GRECIA

Ivo Caizzi per il “Corriere della Sera”

 

Arriva ancora un allarme sul rischio di insolvenza della Grecia con successiva smentita del governo di Atene. Stavolta si tratta di un «uno-due». Il quotidiano inglese Financial Times , tradizionalmente attento agli interessi delle grandi istituzioni finanziarie della City di Londra, ha annunciato nell’edizione online che il Paese del premier Alexis Tsipras e del ministro delle Finanze Yanis Varoufakis starebbe preparando il «drammatico passo di dichiarare l’insolvenza del suo debito, se non raggiungerà un accordo con i suoi creditori internazionali entro la fine di aprile».

 

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A rischio sarebbero circa 2,5 miliardi di rimborsi al Fondo monetario già tra maggio e giugno prossimi. Come fonte dell’indiscrezione il Ft cita un anonimo funzionario governativo. L’articolo fa seguito a una analisi dell’agenzia di stampa Reuters , diffusa domenica scorsa, che sostanzialmente ipotizza la stessa conclusione negativa per la Grecia e per l’Eurozona. 


Immediata è arrivata la smentita del governo ellenico. «La Grecia non sta preparando alcun default del debito e lo stesso vale per i suoi creditori — viene comunicato —. I negoziati procedono rapidamente verso una soluzione di cui beneficeranno tutti». L’esecutivo di Tsipras ha aggiunto che «ciò che sembra faccia irritare è che il governo greco è determinato a mettere fine alle politiche di austerità». 

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Questa drammatizzazione è indicativa del clima della trattativa tra i rappresentanti dei creditori (Commissione Ue, Bce, Fondo monetario internazionale e fondo salva Stati dell’Eurozona) e la Grecia per l’estensione dei prestiti di salvataggio. Segue altre indiscrezioni che avevano ventilato l’esaurimento delle casse di Atene entro febbraio e poi entro marzo. 


Finora Tsipras e Varoufakis hanno sempre fatto smentire l’ipotesi di default e continuato a onorare i debiti in scadenza. La settimana scorsa la Commissione europea, interpellata in relazione ai continui allarmi di esaurimento dei fondi ad Atene, si è trovata in imbarazzo davanti alla contestazione che a Bruxelles sembrano non sapere nulla sulla solvibilità ellenica. 

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Negli ultimi mesi è stato radicalizzato soprattutto lo scontro politico tra la Grecia e la Germania, che ha portato Tsipras e Varoufakis a respingere le misure di austerità sollecitate dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, dopo aver attribuito a questa imposizione di Berlino e Bruxelles il pesante impoverimento dei greci negli anni di crisi.

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In questo modo sono stati accontentati gli elettori di estrema sinistra in Grecia e quelli di centrodestra in Germania. In parallelo si è sviluppato il tam-tam di indiscrezioni finanziarie provenienti da fonti anonime, che ipotizzavano l’impossibilità di Atene di ripagare il maxidebito. 


Potrebbe essere finalizzato a fare pressioni di accelerazione dell’accordo tra il premier Tsipras e i creditori, soprattutto dopo che l’8 aprile scorso il premier greco ha consolidato rapporti politici ed economici con il presidente russo Vladimir Putin.