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Francesco Maesano per “La Stampa”
beppe grillo marcia perugia assisi
Quattro ore e mezza di sudore e parole. Beppe Grillo ha riempito così il tragitto tra i giardini del Frontone di Perugia e la basilica di santa Maria degli Angeli di Assisi, lo scrigno sacro della Porziuncola di San Francesco. Dal M5S parlano di cinquantamila in marcia per chiedere l’introduzione del reddito di cittadinanza. Più verosimilmente la metà, ma comunque tanti, considerando il caldo.
«Se questa legge non passerà non se la dovranno vedere con noi. Ma con milioni di cittadini», parte Grillo tenendosi stretto l’altro diarca del M5S, Gianroberto Casaleggio, a sua volta scortato dal figlio Davide per qualche metro di percorso, prima di tornare all’auto. «Non è beneficenza – spiega Grillo – è un reddito per la dignità e i diritti delle persone. Abbiamo un sistema economico agonizzante, dobbiamo allargare e aiutare chi non ce la fa». Tanta simbologia, a partire da quel «francescanesimo politico» che Grillo rivendica per sé e per il suo Movimento. Tanta politica, compreso un commento sull’uscita di scena dell’alleato Farage che sembra anche mettere un punto alle polemiche sull’Italicum: «La legge elettorale perfetta non esiste guardate che è successo in Inghilterra a Farage con il 13 per cento».
beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi
Marciando Grillo trova anche il tempo di scatenare una polemica parlando dell’ex ministro della Salute Umberto Veronesi. «Va sempre in tv a pubblicizzare la necessità per le donne di fare le mammografie. Dice di farle ogni due anni ma la differenza percentuale di malattia fra chi le fa ogni due anni e chi le fa meno spesso è solo del due per mille – dice – e lui magari prende le sovvenzioni per il suo istituto da chi vende le macchine per le mammografie».
beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi
Dichiarazioni che provocano la reazione del ministro Lorenzin che le definisce «un concentrato di pericolosissima disinformazione. La propaganda politica – prosegue – ha un limite invalicabile, la salute delle persone. Le dichiarazioni di Grillo sarebbero solo sconcertanti, se non toccassero un tema tanto delicato come quello del cancro, che non ammette leggerezze, specie da un leader politico». In serata, però, Grillo precisa: «Penso che la mammografia sia utilissima. Ce l’avevo con la cattiva informazione che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore».
Ma durante la marcia il tema principale è quello del reddito di cittadinanza. «Per ottenerlo - dice Luigi Di Maio - siamo pronti a trattare con la maggioranza». Roberto Speranza replica quasi in tempo reale: «Apriamo subito un tavolo di lavoro. Sulla lotta alla povertà contano i fatti, non servono le bandierine di parte». Una porta sembra aprirsi. Ma Grillo la chiude. «La proposta di Speranza? Non commento il nulla , sarebbe un tavolo di lavoro con cassaintegrati della cultura politica. Sono da 20 anni lì che promettono e non hanno combinato nulla». Poi più nulla. Ma quando il vicepresidente della Camera arriva a Santa Maria degli Angeli è di gran lunga il più acclamato tra i parlamentari del Movimento.
@unodelosBuendia
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