LA GUERRA FREDDA TRA USA E GB SU AMANDA - LA GIOIA DEGLI AMERICANI, L’IRA BRITANNICA: SUL CASO GIUDIZIARIO IN QUESTI ANNI SI È SFIORATA UNA MINI-CRISI DIPLOMATICA - ORA GLI INGLESI AMMETTONO CHE CON QUELLE PROVE NON SI POTEVA CONDANNARE E SE LA PRENDONO CON L’ITALIA: SOTTO ACCUSA POLIZIA, PROCURA, ANALISI FORENSI E IL PM MIGNINI - PER IL “GUARDIAN” È INCONCEPIBILE CHE UN PM CONDANNATO PER ABUSO DI UFFICIO (PER IL CASO DEL MOSTRO DI FIRENZE) SIA ANCORA IN SERVIZIO…

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Deborah Ameri per "Il Messaggero"


Da una parte l'innocente che ha sofferto in prigione, dall'altra una ragazza assassinata senza un perché. Con le debite differenze sia gli Usa che la Gran Bretagna hanno la loro vittima.

In questi anni di battaglia in tribunale è andato in scena un braccio di ferro silenzioso tra Londra e Washington. Se non una vera e propria crisi diplomatica per lo meno una cordiale ostilità, a tratti gelida. Non è un caso che anche la politica sia intervenuta a rendere questo caso di cronaca nera un fenomeno mediatico su entrambe le sponde dell'Atlantico. «Non ho seguito tutto il processo, ma dico che oggi dovremmo pensare ai genitori di Meredith», ha commentato il premier inglese David Cameron, prima ai microfoni di Itv e poi su Sky News. «Perché prima era stata data loro una spiegazione di quanto è successo alla loro adorata figlia e adesso quella spiegazione non c'è più».

Parole di compassione che stridono con quelle giubilanti del Dipartimento di Stato americano, arrivate dopo la sentenza di assoluzione: «Gli Stati Uniti apprezzano lo scrupoloso riguardo con cui il caso è stato trattato dal sistema giudiziario italiano».

Del resto la Knox è stata blindata dall'ambasciata americana a Roma manco si trattasse di una carica dello Stato a rischio attentato. I diplomatici si sono occupati di tenerla lontana dai media e di imbarcarla sull'aereo verso casa. Gli Stati Uniti, insomma, non hanno avuto timore di schierarsi ufficialmente, anche prima del verdetto. Del caso si era interessato perfino il Segretario di Stato Hillary Clinton, che dopo la sentenza di primo grado aveva dato disponibilità ad ascoltare chiunque in patria avesse dubbi di irregolarità nel processo.

Nel Regno Unito, pur scioccato dall'assoluzione, la reazione più forte è quella di John Kercher, padre di Mez: «E' grottesco. Questo vanifica il processo originale. Avremmo capito una riduzione di pena, ma rilasciarli?», ha commentato al Mirror.

Per il resto solo prese di posizione soft. Richard Ottaway, il deputato conservatore di Croydon Sud, che comprende Coulsdon, dove vivono i Kercher, si è espresso con prudenza: «Una giovane donna è stata uccisa e le cause della sua morte sono ancora un mistero. La famiglia di Meredith non può avere pace».

A casa di Amanda i toni sono più accesi. Il Seattle Times attacca ferocemente i tabloid britannici che hanno dipinto la Knox (almeno fino alla condanna di primo grado) come un'assassina a sangue freddo, bugiarda e manipolatrice.

Ma in Inghilterra di solito chi sbaglia lo ammette e perfino il Daily Mail (il più colpevolista dei giornali) è stato costretto a capitolare. Ieri argomentava che a Londra con quei pochi indizi e quell'inchiesta azzoppata dalle gaffe della scientifica il caso non sarebbe nemmeno arrivato in tribunale. E' fuor di dubbio, però, che il trionfalismo americano per l'assoluzione di Amanda abbia dato molto fastidio ai britannici. Dopotutto c'è una giovane che ha perso la vita e, come titola il Guardian, in questo processo non ci sono vincitori.

Ma a essere sotto accusa è anche l'Italia. Sistema giudiziario, polizia, procura, analisi forensi: la stampa british non risparmia critiche. In particolare nel mirino c'è il pm Giuliano Mignini. «La sua è stata una personale crociata contro Amanda e Raffaele», scrive il Daily Express, sottolineando che il magistrato non ha voluto cambiare la sua teoria sull'omicidio nonostante non fosse suffragata da prove. Il Guardian invece si chiede come un sistema giudiziario moderno possa permettere a un pm condannato per abuso di ufficio (per il caso del Mostro di Firenze) di rimanere ancora in servizio.

Per gli inglesi è inconcepibile. Così come la durata del processo. Molti si domandano se Amanda e Raffaele chiederanno di essere risarciti per questi quattro anni persi dietro le sbarre e gli esperti di diritto internazionale, intervistati da Bbc e Sky News, si dividono. Chi dà già per scontato che i due ex imputati saranno ricompensati con milioni di euro e chi giura che staranno bene alla larga della giustizia italiana dopo quello che è successo.

Nessuno invece ha dubbi sul futuro della Knox. Per lei ci saranno interviste milionarie, libri, film e sceneggiati tv. Con la sua storia di dolore diventerà ricca, pronostica con un po' di malignità la stampa britannica.

 

AMANDA KNOX PARLA AL SUO ARRIVO A SEATTLE MEREDITH KERCHER AMANDATHE HUFFINGTON POST AMANDA KNOX THE GUARDIAN AMANDA KNOX LA TIMES AMANDA KNOX THE NEW YORK TIMES AMANDA KNOX