DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
DAGOREPORT
barbara d urso matteo renzi selfie
Quanto è durata la scenetta di Renzi dalla D'Urso che proclama ''Con me presidente, l'Italia non manderà 5mila uomini a combattere in Libia''? Neanche 24 ore, il tempo per gli Stati Uniti di dare ordine al loro ignaro ambasciatore John Phillips – non certo un esperto di politica estera– di rimettere in riga il premier cazzaro.
A Washington sono furiosi. Già nel corso della visita americana dello scorso aprile, Renzi chiese a Obama che l'Italia fosse la guida della missione internazionale in Libia. Noi abbiamo l'intelligence, conosciamo il territorio, e dobbiamo difendere le nostre imprese, diceva alla Casa Bianca.
All'incontro tra i due fecero seguito i negoziati tra i ministri: Pinotti da una parte, Ashton Carter, segretario alla Difesa, dall'altra. I due erano arrivati a questo accordo: una volta creato il governo unitario libico, questo avrebbe chiesto l'intervento Onu per una coalizione internazionale con ''boots on the ground'', guidata dall'Italia.
L'alternativa, in mancanza di un vero governo e una richiesta formale, era far partire un'azione militare in caso di un attacco pesante da parte dell'Isis. L'accordo, come rivelato dal ''Wall Street Journal'', includeva l'uso di Sigonella come base privilegiata per i droni americani. Ed è stata la stessa Pinotti, nella sua intervista al ''Messaggero'', a rivelare che si sarebbe proceduti con il piano concordato, che a detta di Phillips avrebbe incluso circa cinquemila soldati italiani. Se volete guidare, dicono gli americani, non potete mica farlo senza mettere uomini in campo.
roberta pinotti e john phillips
E proprio nelle ultime settimane da Washington hanno chiesto all'Italia di confermare il suo impegno, da coordinare con gli altri Paesi che hanno interessi in Libia, ovvero Francia e Regno Unito e che si spartiranno il territorio, non più riunificabile come ai tempi di Gheddafi: noi in Tripolitania, gli inglesi in Cirenaica, i francesi nel Fezzan. Le navi britanniche sono state già dispiegate nel Mediterraneo, davanti al Nordafrica. La Pinotti, d'accordo con Renzi, si è detta pronta a fare la sua parte.
Invece il dietrofront in diretta a ''Domenica Live'', dopo l'uccisione dei due prigionieri italiani, è stato accolto malissimo dalla coalizione che neanche è nata e già ha perso la testa. Il premier ha visto i sondaggi, con l'80% contrario alla guerra, e ha capito che non può permettersi di rischiare la vita dei nostri soldati a ridosso delle amministrative.
libia divisione cirenaica tripolitania fezzanRENZI HOLLANDE
Questi discorsi di stretta rilevanza locale contano poco per gli alleati. Hollande, nel meeting di Venezia, è stato molto freddo con il premier sulla questione libica. Anche perché la Francia ha puntato le terre rare della regione che andrebbe a controllare dopo l'intervento...
Ultimi Dagoreport
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…
DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…