I CRUCCHI CI ODIANO (E CI PRENDONO PURE PER IL CULO!) - IN RETE, I COMMENTI SUL RISCHIO CONTAGIO PER L’ITALIA: “UN PAESE SOLIDO? AH, AH, AH” - NO AGLI EUROBOND: “CHE SE LA CAVINO DA SOLI, HANNO ENORMI RISERVE D’ORO!” (DICEVANO LO STESSO DEGLI EBREI) - IL MURO DI BERLINO: “BISOGNA SEPARARE L’ITALIA MERIDIONALE E LA ‘NDRANGHETA DAL RESTO DEL PAESE CON UN MURO” - RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO: ANCHE LA SOLIDITÀ DEI BUND TEDESCHI COMINCIA A SCRICCHIOLARE…

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Barbara Ciolli per "Lettera 43"

Ilarità, biasimo, persino invidia per fantomatici tesoretti nascosti. E qualche attestato di stima. Nonostante il presidente del Consiglio lavori incessantemente per riabilitare l'immagine del Paese e l'incontro formale del 13 giugno con il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, il ventre molle della Germania ribolle di commenti sull'Italia. E per trovarli, come sempre, basta fare un giro nel mare magnum di Internet.

Ha fatto ridere in tanti, in Germania, la reazione fiera del premier Mario Monti alla sortita del ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter sull'Italia. Lei aveva detto che l'Italia sarebbe probabilmente stato il prossimo Paese europeo a dover chiedere aiuti. Lui ha risposto invece che siamo un «Paese solido».

«Solido? Più disciplinato di molti altri Stati europei? Ah, Ah, Ah...», ha scritto un lettore sotto all'articolo della Süddeutsche Zeitung sugli ultimi fatti di Roma. Uno dei tanti commenti-sfottò.

INVIDIOSI DELLE RISERVE D'ORO.
I tedeschi non hanno preso bene la frecciata del Professore per i «tassi di interesse bassissimi del debito pubblico» di Berlino. Rendimenti che decrescono mentre gli italiani annaspano, versano soldi nel Fondo salva-Stati europeo (Efsf-Esm) per Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna. E, contemporaneamente, pagano rendimenti «elevatissimi per colpa delle tensioni sui mercati».

«Dov'è il problema? L'Italia ha la quarta riserva d'oro più grande del mondo!», scrive una lettrice dello Spiegel. Se per gli italiani è un peso rimborsare il 4,5% dei loro, attingano pure alle loro riserve di preziosi. Subito dopo, un altro commentatore incalza: «Gli Eurobond sono meravigliosi. Fino a che non li fanno pagare a noi».
E ancora: «L'Italia è ricca, ha enormi riserve d'oro, può farcela da sola. Ma è più comodo attingere alle tasche dei tedeschi».

L'ITALIA È AL COLLASSO MA GLI ITALIANI SONO RICCHI: «RISOLVANO DA SOLI»
Il paradosso è che, nonostante per il tedesco medio le famiglie italiane siano benestanti, la stampa internazionale dà il Belpaese come vittima imminente del contagio.
Il sasso ormai è stato lanciato e il tam tam è inarrestabile. Per lo Spiegel, per esempio, l'euro è «al collasso», l'Italia spacciata e «senza soluzione». Certo, all'inizio «la nomina di Monti, a capo del governo, ha dato euforia ai mercati. Ma il bilancio è deludente. Ha fatto le riforme sbagliate, gli manca la base politica».

L'ITALIA COME IL GIAPPONE.
Né i lettori sono più teneri: «Bisogna fare saltare in aria l'euro, con tutto quel che si scatena. Sono per un'Europa di Stati sovrani, ognuno con le sue ricchezze e i suoi debiti».
Quanto agli italiani, «per legge, dovrebbero essere obbligati a comprare una quota dei loro titoli di Stato, in base al reddito», è il rimedio proposto da un lettore. «Così il problema sarebbe subito risolto. In Giappone, i cittadini posseggono il 95% del loro debito pubblico esorbitante e l'economia regge».

NO AGLI EUROBOND.
Ognuno pensa per sé e Dio per tutti, insomma. Soprattutto, «in Paesi ricchi come l'Italia», punta il dito un altro tedesco. Che si sappia, «in Italia i patrimoni privati sono più grandi che in Germania. È giusto che gli italiani si paghino il debito», sostiene il lettore. «Il vero problema è che, negli Stati del Sud Europa, le banche vogliono tenere al riparo il gruzzoletto dei loro cittadini. Questo Monti, davvero non lo capisco», conclude il commento, «se l'Italia è più ricca della Germania, perché vuole imporci gli Eurobond»?

LA FORNERO «STUPIDA». «BUNGA BUNGA NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE»
Non va meglio sulle pagine dell'Handelsblatt. Anche per il quotidiano economico tedesco, «l'Italia è pesantemente indebitata e vulnerabile». Nonostante gli sforzi di Monti l'allarme è alto e, a detta degli economisti italiani intervistati, servono «riforme urgenti».
I lettori concordano. «Il 98% delle imprese ha meno di 15 dipendenti. Con la crisi, interi distretti industriali hanno chiuso. E, dopo le riforme strutturali imposte da Bruxelles non potranno mai tornare in piedi», scrive un commentatore.

DI FORNERO, NAPOLI E BUNGA BUNGA.
«La Fornero» (sic, anche in tedesco), poi, non parliamone. «Nella sua riforma delle pensioni ha stupidamente trascurato la mole degli esodati: 400 mila, non 65 mila, come sosteneva. Questo piccolo errore», continua il commento, «costerà ai contribuenti italiani altri 12 miliardi di euro in due anni». Senza calcolare (ma non eravamo il Paese dei grandi patrimoni privati?, ndr), «la bolla immobiliare su cui sono seduti».

Un post razzista suggerisce di «separare l'Italia meridionale e la 'ndrangheta dal resto del Paese», edificando «un muro di Adriano a Nord di Napoli». «Qualcuno ricorda ancora le 1.000 lire o le banconote da 500 mila? Bunga bunga, viva la Repubblica delle Banane», se la ride un altro commentatore.

MERKEL, CANCELLIERA DEGLI SPECULATORI.
Per fortuna, non tutti si fanno trascinare dal qualunquismo. «Sulla crisi, non c'è da stupirsi granché. Merkel protegge da sempre gli speculatori. Se la diagnosi è falsa, non serve aumentare i medicinali», chiosa un lettore, critico verso le ricette di austerity.

La lettrice Ars Vivendi fa la sovversiva, spiazzando tutti: «Italiani disciplinati? Che orrore. E disciplinati per cosa? Per tornare ai tempi dei romani o di Mussolini? Ve la siete cavata per millenni, restate come siete».

 

 

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