I FALCHI PDL VOGLIONO IL COMMISSARIAMENTO DI MARINO - E LA “PEDONALIZZAZIONE” DEI FORI È UNA PRESA PER IL CULO: 2.700 VEICOLI IN 3 ORE (E IN PIÙ SI ALLAGA)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1. "MARINO DEVE ANDARE A CASA" - LA TENTAZIONE DEI FALCHI PDL
Ernesto Menicucci per "Corriere della Sera-Roma"

La telefonata è partita un paio di giorni fa. Da una parte Ignazio Marino, dall'altra Sveva Belviso, sindaco ed ex vicesindaco, «capo» della maggioranza di centrosinistra e «capa» dell'opposizione di centrodestra: «Vorrei incontrarvi, per discutere del bilancio. Ci vediamo lunedì? (cioè oggi, ndr )». La risposta? «Va bene, se ci sono spazi reali di discussione politica, altrimenti che ci vediamo a fare?».

Marino usa i toni gentili, i modi accomodanti: «Ascolteremo le vostre proposte». Un colloquio che, di fatto, apre un fronte. Il sindaco sa perfettamente una cosa: per approvare la manovra, e non venire commissariato dopo appena cinque mesi di mandato, ha bisogno della sua maggioranza ma ha altrettanto bisogno dell'opposizione.

È quello che, la settimana scorsa, gli hanno detto anche gli uomini del centrosinistra: «Non puoi continuare ad andare avanti a testa bassa, solo contro tutti», il concetto espresso da un autorevole esponente del Pd comunale.

Così, con Pd e Sel (soprattutto) e con Lista Marino e Centro democratico è iniziato il «disgelo», sancito con il varo della nuova macrostruttura: i dirigenti «alemanniani» sono stati messi «a disposizione», alcuni nodi critici (come la guida del Dipartimento Politiche Sociali, passata da Gabriella Acerbi, persona di fiducia del segretario generale, a Isabella Cozza, ex direttrice del II Municipio) sono stati risolti a favore della maggioranza, anche scontentando qualche assessore (come Rita Cutini, in quel caso specifico). Mentre con l'opposizione scattano le prove di dialogo.

Marino cerca di trovare sponda con l'anima più «politica» ed istituzionale del centrodestra: «Il problema è che, commissariando il sindaco, si blocca una città: imprese, servizi, opere. Sarebbe una tragedia», ragionano le «colombe». Che, però, si affrettano a specificare: «Certo che, poi, dipende dall'atteggiamento del sindaco: se consente il dialogo, se accetta le nostre proposte, se mette nuove tasse...». Su questa posizione, ci sono la Belviso, l'ex sindaco Gianni Alemanno, i «forzisti» Giordano Tredicine e Roberto Cantiani. «Se dobbiamo cacciare il sindaco, ce lo devono dire Berlusconi e Alfano», spiegano. Ma, nel Pdl, ci sono anche i «falchi».

I coordinatori locali (Gianni Sammarco e Vincenzo Piso) sono per la linea dura: far saltare il sindaco, bloccarlo con l'ostruzionismo di aula, sventolargli sotto il naso la sentenza del Tar su Acea (secondo la quale gli ordini del giorno vanno tutti discussi, uno per uno). E, di questa idea, è anche l'ex presidente dell'Assemblea Marco Pomarici: «La verità? Marino si meriterebbe di andare a casa, perché è un corpo estraneo alla città». Alcuni consiglieri (lo stesso Pomarici, ma anche Giovanni Quarzo) stanno preparando migliaia di odg, che alla fine potrebbero essere più di 50 mila.

Senza contare che anche fuori dal Pdl ci sono le «schegge impazzite». Dario Rossin, dei Fratelli d'Italia, promette battaglia dura. Stessa cosa vale per Alessandro Onorato, della Lista Marchini. E i Cinque Stelle? Quelli che dovevano «aprire il parlamento come una scatola di tonno», in aula Giulio Cesare stanno a guardare. Zero iniziative, zero comunicati, zero critiche a Marino (persino sulle nomine esterne, cavallo di battaglia dei «grillini»). Come dire: un partito «diversamente» all'opposizione.


2. FORI, PEDONALIZZAZIONE FLOP - TRAFFICO E COMMERCIO IN TILT
Mauro Evangelisti per "Il Messaggero"

LA RICERCA
Inizio di agosto: con funamboli e tagli dei nastri, il sindaco Ignazio Marino lancia la pedonalizzazione e convoca la notte bianca dei Fori. Pedonalizzazione? Tre mesi dopo se ti affacci sulla strada che porta al Colosseo puoi vedere sfrecciare 219 veicoli all'ora, quasi 2.700 tra le 8 e le 20.

Insomma, se l'obiettivo era liberare via dei Fori Imperiali da pullman, auto e inquinamento i numeri non danno segnali incoraggianti. A commissionare una ricerca sul numero di veicoli che continuano a passare in via dei Fori Imperiali è stata la Uil, che ha messo ai raggi x le dodici ore comprese tra le 8 e le 20 nel periodo compreso tra il 7 e il 14 ottobre.

SMOG
Commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri: «Una pedonalizzazione dei Fori Imperiali non risolve né il problema dell'inquinamento ambientale né quello della piena fruibilità dei nostri monumenti. Questo censimento che abbiamo realizzato lo conferma purtroppo». Bombardieri osserva come siano preoccupanti i dati sull'inquinamento (ipotizzati sulla base del numero dei veicoli che ogni giorno passano in via dei Fori Imperiali): «Pensiamo solo ai diecimila taxi in una settimana: questo non è sinonimo di pedonalizzazione.

E i 3.000 Kg/km di Co2 (anidride carbonica) sono esattamente la metà di quanto rilevato in una settimana lo scorso giugno su via Cavour, prima del cambio di viabilità. Un tasso di smog molto elevato che poco si concilia con una zona che dovrebbe essere pedonale». Tra l'altro, lo studio della Uil conferma che via dei Fori Imperiali continua a essere zona proibita per le biciclette, visto che sono state pochissime quelle censite.

LA STATISTICA
Vediamo nel dettaglio l'esito del censimento. In totale, nella settimana presa in considerazione, sono stati contati oltre 21 mila veicoli. Siamo ben oltre i 2.600 al giorno e, tenendo conto che la Uil ha esaminato la fascia oraria dalle 8 alle 20, oltre 219 mezzi all'ora. Insomma, se doveva essere una strada riservata a pedoni o biciclette, il risultato sembra assai distante. La parte del leone è svolta dai taxi: ne sono stati contati quasi diecimila in una settimana.

A questi poi vanno aggiunti gli Ncc (noleggio con conducente): oltre 3.000 alla settimana. Sono state conteggiate anche le automobili: oltre 200 al giorno; ovviamente la Uil non era in grado di fare dei controlli approfonditi, dunque non è possibile capire quante fossero auto con autorizzazione, quante semplicemente avessero violato le regole. Molti anche i bus: i mezzi Atac contati in una settimana sono stati più di 3.400, di questi gli autobus erano 2.932 a cui poi si devono aggiungere oltre 600 bus turistici.

IL PICCO
Quando diventa più intensa la circolazione in via dei Fori Imperiali? Il picco è compreso tra le 16 e le 19, in particolare il record di passaggi di taxi, ncc e autobus è concentrato tra le 17 e le 18. Nei giorni scorsi, in un'intervista al Messaggero, l'assessore ai Trasporti, Guido Improta, aveva ammesso: «Ciò che è stato fatto in via dei Fori Imperiali non può essere definita una pedonalizzazione, ma una limitazione del traffico». I dati della ricerca commissionata dalla Uil sembrano confermarlo: sui via dei Fori Imperiali taxi, auto e bus ci sono, il paradiso dei pedoni promesso da Roma Capitale per ora è solo uno slogan.


DAGO-PS: Ieri sera piazza del Colosseo, all'incrocio con via Labicana, era completamente allagata con pozze d'acqua di venti-trenta centimetri: nei lavori fatti di corsa a luglio-agosto per creare la finta pedonalizzazione (in realtà, una semplice corsia preferenziale), si sono dimenticati di fare il sistema di scarico dell'acqua. E con le prime piogge, il pantano è arrivato.

 

 

 

IGNAZIO MARINO CON LA MAPPA DELLA NUOVA MOBILITA SUI FORI IMPERIALI IGNAZIO MARINO AD ATREJU Ignazio Marino Sveva Belviso Vincenzo Piso proteste ai fori imperiali per la discarica Via dei Fori Imperiali traffico sui fori imperiali FRAMMENTI DI TRAVERTINO CADONO DAL COLOSSEO