L’AUTOASSOLUZIONE DI SILVIO: IL PATONZA METTE IN SCENA IL PROCESSO-RUBY SU CANALE 5

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Jacopo Iacoboni per "la Stampa"

Quando dice «no, non ho mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi», la bocca le si stringe. Le labbra si muovono, quasi impercettibile tic. Una «bugiarda cronica», la definì così la sua affidataria, Michele Oliveira, ha raccontato Nicole Minetti. E dove poteva andare la presunta «bugiarda cronica» Ruby a raccontare la sua verità, se non in tv?

Canale 5, nove e mezzo di sera, anticipo telegiudiziario del processo che riprende oggi. Parla Karima El Maroug, flusso di incoscienza: «Milano era nata dalla mia voglia di entrare nello spettacolo, nella moda. Avevo partecipato a un concorso di bellezza con Emilio Fede. Ma non avevo soldi. Non avevo pagato il biglietto, mal che vada, pensavo, mi metteranno in comunità».

Inizia così il racconto edificante di una brava figlia marocchina, maglia accollata celeste, coda di cavallo, il seno ben celato nella ripresa rassicurante, a luci soffuse, ovattatissime. Nel frattempo è pure diventata pratica di maternità. Ma anche - retropensiero visivo - una donna seducente che in fondo, chi non sarebbe tentato.

È un programma interamente costruito ad arte, anche televisivamente interessante e rivelatore, nel quale per la prima volta si vedono la Sala del cinema, la Sala della musica e quella da pranzo di Villa San Martino. Berlusconi ripete che lì si tenevano «cene in cui non potevano che succedere cose positive, normali», e che lui a tal punto non aveva nulla da nascondere che «a nessuno era richiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano filmare e raccontare, poiché io non ho niente da nascondere, sono una persona chiara, trasparente». Conferma che Karima «disse a tutti di avere 24 anni».

Come l'aveva conosciuta? «Lei venne una sera accompagnata mi pare da Lele Mora, dico mi pare perché Lele Mora non ricordò più il fatto» (Mora in realtà disse anche, ma il Cavaliere non lo cita, che lui e lei si videro la prima volta nel 2009, e lei aveva sedici anni). «Induceva solo commiserazione, mai sesso. Disse di essere imparentata in qualche modo con Mubarak, fece vedere cicatrici raccontò una storia che indusse molti al pianto...». Berlusconi la paragona a ciò che era capitato con l'arresto di Hannibal Gheddafi, il figlio di Muhammar. E poi, «pensavo che Mubarak potesse dirmi bell'amico che sei»...

È un processo che avviene, in anticipo, su Canale 5. Con accenni di puro intrattenimento, come quando il Cavaliere ricorda «il mio repertorio giovanile francese», «mi piaceva tenere banco e cantare». «Eravamo in queste cene una specie di cleub (pronuncia irriproducibile) di trenta quaranta persone».

Lei sapeva che era minorenne, presidente? «Aveva detto a tutti che aveva 24 anni. Sicura nell'espressione, profonda nei sentimenti». Lei ha mai avuto rapporti? «Ah ah, lei scherza», prova a sorridere l'ex premier. «Ma assolutamente no», e qui però deve schiarirsi la voce.

Forse mai s'è vista nell'intera storia della tv italiana una trasmissione siffatta: con Pamparana al posto della Boccassini (la pm è nominata la prima volta dopo un'ora e quaranta), stralci del processo con testimonianze e Ghedini incontrastato, un grande spazio alla "nipote di Mubarak.

Che ammette le sue bugie, ma era per sopravvivere. La famosa bugia di Mubarak? «Posso averne raccontate anche tante, di bugie, però era per arrangiarmi, vivevo in realtà per strada, a qualsiasi persona davo una versione diversa...».

I pm? «Il loro unico interesse era dimostrare che mi ero prostituita, perché se dimostravano quello, potevano dimostrare anche che avevo avuto rapporti sessuali con il presidente». Nessun cenno, nella trasmissione, alla Minetti che narrò: la Oliveira «riteneva si prostituisse».

Avevi costruito una vita parallela?, chiede l'intervistatrice. «Ecco, sì», risponde lei. «Dirò la verità, ma non in tv», aveva annunciato Ruby il 30 ottobre 2010 a «L'ultima parola». Ora tocca al processo vero dire se è stato così.

 

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