RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
ROMA — Le Regioni contrarie all'Autonomia differenziata alzano un muro. Un muro costruito con le firme che Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza verdi e sinistra si apprestano a raccogliere per chiedere il referendum abrogativo. Su questo «stiamo lavorando con le altre forze politiche e sociali», dice infatti la segretaria dem Elly Schlein. E contestualmente, aggiunge, «posso già annunciare che porteremo la richiesta di referendum nei consigli delle Regioni in cui governiamo». Ci sarà dunque un coordinamento tra Emilia Romagna, Campania, Puglia, Toscana e Sardegna per scrivere un testo condiviso da sottoporre alla Consulta.
[...] nella maggioranza iniziano ad emergere i primi distinguo su questioni dirimenti che creano un clima di tensione proprio mentre le opposizioni si stanno muovendo in modo compatto e trasversale sui territori.
Lo dimostra la richiesta che arriva dal presidente del Veneto, Luca Zaia, respinta dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ex governatore della Sicilia. E se l'esponente del Nord chiede una maggiore autonomia nelle nove materie non Lep, cioè quelle per le quali non è necessario che lo Stato stabilisca prima i Livelli essenziali di prestazione, il collega del Sud mette un freno parlando di richiesta legittima «in linea di principio», ma che solleva «problemi di opportunità».
Alberto Stefani matteo salvini luca zaia - festa per l autnomia a montecchio maggiore
Quindi il titolare del dicastero incalza: «Io sono per l'autonomia differenziata a patto che si mettano le Regioni svantaggiate nelle condizioni di partire tutti dalla stessa linea.
La richiesta che fa il presidente Zaia mi sembra assolutamente precoce». Secondo il ragionamento fatto dal ministro della Protezione civile, quindi, il presidente del Veneto dovrebbe congelare l'avvio della trattativa in attesa della definizione dei Lep, un processo che potrebbe richiedere anche un anno.
Il governatore non ci sta e ribatte: «Non c'è alcuna fuga in avanti. C'è una legge della Repubblica italiana, che io ho seguito». Sta di fatto che le opposizioni lavorano per chiedere alla Corte di impugnare anche il trasferimento delle materie non legate ai Livelli essenziali di prestazioni.
ANTONIO TAJANI ROBERTO OCCHIUTO
In sostanza l'applicazione della legge potrebbe rivelarsi più complicata del previsto. E questo scontro a distanza tra Zaia e Musumeci, secondo il responsabile riforme dalla segreteria del Nazareno Alessandro Alfieri, farebbe emergere «non solo grandi divisioni nella maggioranza di governo ma anche la pericolosità del disegno leghista che assomiglia sempre più ad una vera e propria secessione».
Ed è per questo che le opposizioni lavorano senza sosta. In Emilia Romagna i capigruppo di centrosinistra hanno già preparato il testo per il quesito referendario e sarebbe stata fissata per il 9 luglio la riunione per discutere e votare la richiesta per il referendum abrogativo. Un percorso simile è stato annunciato in Campania, che riunirà il consiglio l'8 luglio. E a ruota anche da Toscana e Puglia, anche se non è ancora nota la data per la discussione della delibera. Ma c'è anche la Sardegna della pentastellata Alessandra Todde, che si dice «orgogliosa che la Regione sia capofila contro l'autonomia differenziata».
roberto occhiuto congresso forza italia
Le difficoltà per la maggioranza non sono solo all'interno del governo, ma risiedono anche in Calabria, dove alcuni sindaci chiedono al governatore Roberto Occhiuto «di non restare a guardare: si associ a queste Regioni». […]
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