DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
DE LUCA: TAL ROCCO CASALINO DEL GF? UNA MENTE GENIALE - FICO? UN FRATE TRAPPISTA
Francesca Schianchi per “la Stampa”
luigi di maio vincenzo de luca
Qualche giorno fa, sul profilo Facebook della patriota sovranista Giorgia Meloni, tra una foto con Orbán e un manifesto di Fratelli d' Italia, è comparso a sorpresa un video girato alla Festa dell' Unità di Ravenna. «C'è un problema di cui il Pd non parla mai. Ci sono zone del Paese dove bande di nigeriani hanno occupato militarmente i territori», si vede accalorarsi Vincenzo De Luca, tutta la vita a sinistra, classe dirigente dem, già sindaco di Salerno e oggi presidente della regione Campania. Da primo cittadino lo chiamavano «lo sceriffo», capace di scendere in strada con la polizia municipale ad assistere a retate contro lucciole e spacciatori: proprio da una prostituta una volta rimediò uno schiaffone e un paio di occhiali rotti.
IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI
Ora lo sceriffo è tornato: dopo la tirata alla Festa nazionale del partito («tra la serenità di vita dei miei figli e della mia famiglia e una bandiera di partito, io scelgo i miei figliii», urla) sabato scorso, passando verso mezzogiorno nel centro della sua città, ha fatto fermare la macchina di servizio all' ingresso di un supermercato. C'era un ragazzo nigeriano di 28 anni che mendicava qualche spicciolo: ha chiamato la polizia municipale che, arrivata, lo ha portato al Comando per identificarlo e lo ha multato per 250 euro.
VINCENZO DE LUCA DISCUTE CON I CENTRI SOCIALI PER STRADA
Un episodio riportato dalla stampa locale e stigmatizzato a sinistra, da Pippo Civati ad Arturo Scotto fino a qualcuno del Pd, come la senatrice Monica Cirinnà: «Perché emulare Salvini?».
Il fatto è che il vulcanico governatore, non nuovo a scontri furiosi con avversari (Di Maio, Fico e Di Battista li definì senza giri di parole «mezze pippe») come con compagni di partito (arrivò a denunciare Rosy Bindi), non solo non arretra, ma rilancia.
«Cerco di interpretare i sentimenti delle persone normali. Molti dirigenti del Pd sembrano dei marziani, qualcuno è anche imbecille. Come diceva Goethe, non c' è nulla di più terribile dell' ignoranza attiva. Pertanto un imbecille attivo è un problema serio», se n'è uscito ieri alla festa del partito a Telese. Convinto che il Pd debba preoccuparsi di più di sicurezza, «una forza progressista che non ne parla è inutile».
E pazienza se qualcuno dall'opposizione interpreta questo ritorno di fiamma per i metodi da sceriffo come un modo per mettersi in sintonia con lo spirito (leghista) dei tempi, visto che tra un paio d'anni potrebbe inseguire una ricandidatura. «Il Pd riesce a vedere che nelle nostre città ci sono zone dove si spaccia, si spara, spesso gestite anche da bande di extracomunitari, come ad esempio quelle nigeriane, collegate alla malavita?». E intanto il suo video, sulla pagina della leader di destra Meloni, supera le 900mila visualizzazioni.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL…
DAGOREPORT - LA MAGGIORANZA VIAGGIA COSÌ “COMPATTA” (MELONI DIXIT) CHE È FINITA SU UN BINARIO…
DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…