L'INCARICO ALLA SORELLA DI RAMPELLI COSTA AD ALE-DANNO 468 MILA EURO - NEL 2009 L’ALLORA SINDACO AVEVA ASSICURATO UNA PARCELLA DA MEZZO MILIONE ALLA SORELLA DEL DEPUTATO FABIO (E A UN SUO COLLEGA) PER UNA CAUSA BANALISSIMA CONTRO ALFREDO ROMEO - PER LA CORTE DEI CONTI BASTAVANO I 24 AVVOCATI DEL COMUNE, CHE NEANCHE ERANO STATI AVVERTITI…

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Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera

 

elisabetta rampellielisabetta rampelli

Una pessima gestione delle pubbliche risorse e uno sfregio alle regole di «un' amministrazione pubblica efficiente ed economica». Uno sperpero da manuale insomma. Parole severe, spese durante l' udienza in cui Gianni Alemanno è stato chiamato a rifondere l' erario di 468mila euro.

 

Nel 2009, stando alla ricostruzione della Corte dei conti, l' ex sindaco del centrodestra avrebbe affiancato ai ben 24 professionisti che già componevano l' ufficio dell' avvocatura capitolina, altri due, uno dei quali, Elisabetta Rampelli, sorella del deputato Fabio (FdI) che in gioventù fu arrestato per una manifestazione di protesta contro Bush senior proprio assieme ad Alemanno. Nomine personalistiche fatte senza un criterio di comparazione dei curriculum ma soprattutto, secondo la magistratura contabile, del tutto al di fuori dei criteri previsti, uno dei quali è la scelta di un tecnico specializzato a fronte di una causa particolare per la quale sia più conveniente rivolgersi all' esterno anziché in casa.

crosetto alemanno meloni la russa rampellicrosetto alemanno meloni la russa rampelli

 

Maledetto il contenzioso con la Romeo Gestioni (quella di Alfredo Romeo, l' imprenditore in carcere per le vicende Consip) si dirà, perché proprio a quell' incarico furono assegnate le due nuove leve, ossia la sorella del senatore Rampelli e il suo collega Filippo Lubrano (in affiancamento a due professionisti dell' avvocatura civica, Pietro Bonanni e Nicola Sabato).

 

Senonché si scopre ora che la causa per la quale Alemanno aveva voluto irrobustire la sua rappresentanza era nè più nè meno di un caso ordinario, fisiologico per un ente pubblico come il Campidoglio, ossia il ricorso dell' imprenditore napoletano davanti al Tar per la disdetta di un appalto da 529 milioni.

 

elisabetta rampelli elisabetta rampelli

Gli approfondimenti del Tributario della Finanza, coordinati dal pubblico ministero contabile Alberto Rigoni, hanno svelato che l' intera faccenda si concluse con una comune transazione di qualche migliaia di euro fra il Campidoglio e la Romeo Gestioni.

 

Gli stessi approfondimenti hanno anche rivelato che lo staff dell' avvocatura capitolina, contrariamente a quanto ha cercato di sostenere inizialmente l' ex sindaco, era all' oscuro di tutto. E che anzi il capo dell' avvocatura non fu minimamente interpellato circa l' opportunità o meno di assumere i due avvocati. Infine: il compenso inizialmente previsto per la loro prestazione era pari a 350mila euro ciascuno, in seguito scesi a 486mila.

Sindaco Alemanno Sindaco Alemanno