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LA GRECIA SUL GROPPONE - L’UE STUDIA NUOVI AIUTI DA 50 MILIARDI PER ATENE: SAREBBE IL TERZO SALVATAGGIO PER UN PAESE STRAFALLITO - VOCI DA BRUXELLES: SCHAEUBLE NON VUOLE LA “GREXIT” MA ESIGE LO SCALPO DI TSIPRAS

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Marco Zatterin per “la Stampa”

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Ancora pressing sul governo Tsipras. A una settimana dall’intesa sull’estensione condizionata di 4 mesi del programma di salvataggio negoziata da Atene con Bce, Ue e Fmi, riappare Valdis Dombrovskis, lettone e popolare, che solleva la possibilità d’un terzo «bailout» (salvataggio) ellenico. «Potrebbero aver bisogno di un sostegno in più quando il programma sarà concluso in giugno», avverte il vicepresidente della Commissione.

 

«Fra i 30 e i 50 miliardi», precisa Luis de Guindos, ministro dell’Economia. Anche lui di casa Ppe. Non è il silenzio auspicato per lavorare bene, anche perché, interrogato a Berlino, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker deve correre a precisare che «non c’è bisogno di un terzo programma».

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La situazione è in effetti nebulosa. Alexis Tsipras ha accettato di prolungare gli accordi firmati nel 2012 dal predecessore Samaras per negoziare una nuova intesa, cosa necessaria per poter continuare a rifinanziare il debito a tassi sostenibili. Il suo ministro dell’Economia, Yanis Varoufakis, lo ha chiamato «contratto a lungo termine», il che fa poca differenza. Il capo di Syriza dovrà accettare dei vincoli in cambio dei soldi europei e del Fmi per non fare bancarotta. Ordinaria e faticosa amministrazione, sembrava.

 

Il primo ministro lettone Valdis DombrovskisIl primo ministro lettone Valdis Dombrovskis

Dombrovskis la pensa diversamente e Juncker non sembra essere d’accordo con lui.
«Con il governo precedente - ha affermato il lettone - noi stavamo discutendo come la Grecia potesse tornare a rifinanziarsi con l’auto di un accordo cautelativo o attraverso una linea di credito dalle condizioni rafforzate».

 

Adesso, invece, «questo scenario sembra meno probabile per colpa della recente instabilità finanziaria». E ancora: «Se vedremo che il negoziato sul completamento del piano di salvataggio vanno bene e che la Grecia rispetta gli impegni - riassume il numero due di Juncker - allora credo che sarà più facile negoziare il prossimo pacchetto».

tsipras per mano con junckertsipras per mano con juncker


E’ possibile che l’uscita di Dombrovskis non sia esente da motivazioni politiche e che il suo capo cerchi di mediare. L’ex premier popolare è stato uno dei fautori della stretta ai danni di Tsipras. E la squadra dei cristiano democratici europei non intende allentare la pressione. «Wolfgang Schaeuble non vuole che la Grecia esca dall’Eurozona, ma esige lo scalpo di Tsipras», ha confessato una fonte che ha partecipato all’Eurogruppo. 
 

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