RENZUSCONI FOREVER - SI TORNA A PARLARE DI LEGGE ELETTORALE: RE GIORGIO HA DATO I SUOI ORDINI SALVA-PARTITINI ALLA GIOCONDA BOSCHI - LA PROPOSTA ANDRÀ MODIFICATA, MA IL BANANA È PRONTO A DIRE SÌ A TUTTO

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Ugo Magri e Antonella Rampino per “La Stampa

 

bacio renzi berlusconibacio renzi berlusconi

Renzi non si è dimenticato della legge elettorale. Anzi ha disposto che il testo venga prontamente estratto dal cassetto del Senato in cui giace da 6 mesi e discusso nella apposita Commissione. Il segnale più forte è l’incontro, ieri pomeriggio al Colle, tra Giorgio Napolitano e Maria Elena Boschi.

 

Un colloquio inevitabile, dato che il presidente aveva già espresso, pubblicamente e anche durante i vari incontri col premier, la necessità di introdurre nelle future regole per il voto «significative modifiche» nella direzione «del rafforzamento del sistema delle garanzie istituzionali».

berlusconi renziberlusconi renzi

 

In altre parole, varata sia pure solo in prima lettura la ridefinizione del Senato e l’uscita dal bicameralismo perfetto, la legge elettorale deve essere rivista «in un’adeguata visione di insieme»: soglia di maggioranza da alzare e calibrare rispetto al premio di governabilità, sbarramenti per le forze minori da adeguare e grande attenzione alla configurazione delle liste bloccate, tenendo presenti le indicazioni della Consulta. 

I paletti del Colle, che il ministro delle Riforme ha registrato, saranno sulla scrivania del premier a Palazzo Chigi al suo rientro dal vertice Nato di Cardiff, e allora si capirà veramente come sarà rimodulato l’Italicum.
 

Maria elena boschi piadinaMaria elena boschi piadina

Berlusconi non costituirà un ostacolo. Renzi lo incontrerà tra una decina di giorni (così hanno già concordato al telefono) e nel nuovo vertice del Nazareno, che servirà anche ad affrontare il nodo dell’elezione dei giudici della Consulta e del Csm, il premier proporrà una serie di modifiche su cui finora Forza Italia aveva puntato i piedi: le stesse considerate imprescindibili dal Quirinale, per l’equilibrio delle garanzie istituzionali.

 

Giorgio  Napolitano Giorgio Napolitano

Stavolta il Cavaliere sembra orientato a concedere molto. Chi ha colloquiato ieri con lui, si è fatto l’idea che interesse primario berlusconiano sia quello di guadagnare tempo, dandola vinta al premier pur di non rischiare una fine anticipata della legislatura e una resa dei conti elettorale alla quale FI non è preparata.

 

BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSEBERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE

Si rende perfettamente conto, Berlusconi, che l’architettura dell’Italicum è destinata soprattutto a favorire i piani di Renzi, ma ha le armi spuntate. Viceversa, il premier considera la nuova legge elettorale una pistola da tenere sul tavolo per ogni emergenza, ivi compreso un’insostenibilità anche per lo stesso Pd dei conti pubblici e della prossime spending review. 
 

Dunque, Berlusconi rinuncerà al vagheggiato innalzamento della soglia di voti per i partiti minori non coalizzati, e anzi metterà la firma su uno sbarramento più basso del 4,5 per cento fissato nell’attuale proposta di legge. Prova ne sia che, nonostante pensi il peggio possibile di Alfano e della stessa Lega, ha autorizzato i suoi a contattarli per allestire un tavolo di trattativa in vista delle prossime elezioni regionali, e delle eventuali politiche: sia pure a malincuore, ha rinunciato a strangolarli via Italicum. 
 

ALFANO BERLUSCONI E MARONI ALFANO BERLUSCONI E MARONI

All’atto pratico per Renzi la legge elettorale dovrebbe uscire dalle slides ed approdare nella realtà entro Natale. Prima di partire per Cardiff, ha incaricato Anna Finocchiaro di passare all’azione in Senato, e di incardinare in Commissione il testo. Lo scoglio sarà la nomina dei relatori. Devono essere due, uno di maggioranza e uno di minoranza. Dunque, uno del Pd e l’altro, sulla carta, potrebbe essere di Forza Italia: ma gli alfaniani obiettano che i berlusconiani, in quanto a riforme istituzionali, lavorano con il Pd. Dunque non vi è motivo per fare loro questo regalo.

Anna Finocchiaro Anna Finocchiaro