
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Rodolfo Sala per "la Repubblica"
Evitare come la peste il voto anticipato. à l'imperativo categorico che risuona in casa leghista dopo che Bersani è salito al Colle. E per scongiurare il rischio di nuove elezioni, dentro il Carroccio si tifa per un altro premier del Pd: Enrico Letta.
Un nome che nelle ultime ore rimbalza in modo quasi ossessivo nei contatti frenetici tra i dirigenti nordisti.
«Noi - spiega il vicesegretario del Carroccio Giacomo Stucchi - riconosciamo al Pd il diritto di esprimere il premier; però pretendiamo pari dignità , non accettiamo che qualcuno pensi di avere una sorta di superiorità morale, trattandoci come figli di un dio minore».
Insomma, avanti un altro, purché la si faccia finita con i veti che forse, fa capire Stucchi, sono stati posti allo stesso Bersani. «Basta sentire quello che ha spiegato il segretario del Pd dopo aver riferito a Napolitano », aggiunge Stucchi. E cioè? «Ha detto "non posso fare un governo di grande coalizione", non ha detto "non voglio"». Vuole dire, sempre nell'interpretazione del vice di Maroni, che Bersani sarebbe stato bloccato dai suoi: «Aveva l'indicazione di chiudere a ogni ipotesi di grande coalizione, di non stringere accordi con il centrodestra; ma se la direzione del Pd dovesse cambiare idea, si aprirebbero scenari nuovi».
Più che una certezza è una speranza, ma la Lega non demorde. Maroni, che oggi sarà al Colle per le consultazioni (e sempre in compagnia di Alfano per sottolineare che nel centrodestra si procede a ranghi compatti), vede come il fumo negli occhi la prospettiva di un nuovo ricorso alle urne che rischierebbe di lasciare senza un interlocutore a Roma quella macroregione del Nord su cui ha puntato tutto, riuscendo a vincere in Lombardia.
Gli andava bene anche Bersani, ma è andata com'è andata, e adesso è molto probabile che il segretario del Pd «prigioniero dei veti dei suoi», come dice un colonnello di "Bobo", dovrà passare la mano. Non certo a un tecnico, meglio a un altro esponente del Pd, maggiormente consapevole che un governissimo con dentro tutti meno Grillo è l'unica strada percorribile per evitare il peggio.
«Tecnicamente si potrebbe pure votare a giugno - insiste Stucchi -, ma sarebbe inutile e dannoso, perché se anche vincessimo al Senato mancherebbero i numeri». Resta il problema del prossimo inquilino del Quirinale. Anche in questa partita la Lega non si smarca dal Pdl: dev'essere gradito, se non addirittura indicato, dal centrodestra. Poi tutto si aggiusterebbe. «Purtroppo - fantastica un parlamentare leghista di stretta osservanza maroniana - quelli del Pd hanno fatto i talebani; io ho ancora in mente il Bersani che mi
piaceva, quello che faceva il presidente dell'Emilia e il ministro: se nella notte ci ripensa e suggerisce a Napolitano il nome di Letta, i santi aiuterebbero».
Non è così semplice, ma questo è quel che si dice tra i leghisti. Che continuano a tifare per le larghe intese, per un governo "politico" incaricato di fare «le setteotto cose su cui tutti si dicono d'accordo», insiste un sindaco: attuazione dei decreti sul federalismo, apertura all'idea della macroregione, nuova legge elettorale, riduzione drastica dei costo della politica, tagli corposi alla spesa pubblica, sburocratizzazione, riforma della giustizia a partire dal civile. C'è solo una riserva, un'ipotesi che tuttavia i leghisti ritengono improbabile: che Napolitano alla fine ritenga «superabili» i veti di cui gli ha parlato Bersani. L'impressione, e la speranza, è che forse già oggi il Capo dello Stato mandi avanti un altro premier incaricato, sempre del Pd. E se fosse Enrico Letta, loro sarebbero i più contenti.
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…