LA LOCOMOTIVA TEDESCA SCHIANTA GLI ALTRI PAESI - I DATI SUL PIL DEL PRIMO TRIMESTRE DELL'AREA DELL'EURO, BUONI SOLO PER LA GERMANIA, FANNO SORGERE UN DUBBIO: NON E' CHE IL BOOM DELL'EXPORT DELLA MERKEL E’ A SPESE DEGLI ALTRI?

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Dagotraduzione dal "Business Insider"

I paesi dell'area dell'euro sono cresciuti a un misero passo dello 0,2% nel primo trimestre, il che significa che non hanno centrato l'obiettivo di una crescita dello 0,4 per cento. "L'Eurozona sembra essere nel bel mezzo di una ripresa graduale ma è tutto tranne che un'unica economia", dice Claus Vistesen di Pantheon Macroeconomics.

"La Germania sta accelerando e andando forte mentre il resto dell'area arranca o addirittura decresce". A dispetto della moneta unica, ciascuno dei paesi dell'Eurozona ha una storia a sé. Ecco le indicazioni sui Pil dell'area arrivate proprio nelle ultime ore:

La Francia si ferma. La crescita del Pil è stata dello 0,0%, sotto alle aspettative di un progresso dello 0,1 per cento. "La componente dei consumi è stata particolarmente debole", nota Ian Shepherdson di Pantheon Macroeconomics.

La Germania cresce. Il Pil, a livello annualizzato, è salito di un incoraggiante 0,8%, battendo così le aspettative di una crescita dello 0,7 per cento. "E' un dato molto forte, che avvalora la tesi che la Germania sia il motore di crescita di Eurolandia", afferma Shepherdson.

L'Italia arretra. Il Pil italiano, a sorpresa (negativa), è sceso dello 0,1% annualizzato, contro aspettative di una crescita dello 0,2 per cento. E ciò non è buono.

Il Portogallo affonda. Il Pil è sceso dello 0,7% annualizzato contro attese di una crescita dello 0,1 per cento. E ciò è persino peggio.

Il fatto che la Germania riesca a fare meglio delle attese quando il resto d'Europa delude è preoccupante. "E' preoccupante perché l'assioma che una Germania forte potrebbe agire come fattore trainante per i vicini più deboli adesso sembra essere messo decisamente in discussione", dice Vistesen. "In realtà, sembrerebbe quasi che l'economia tedesca, con il suo notevole surplus esterno, per certi aspetti impedisca la ripresa tra i paesi dell'area nel loro complesso".

Intanto, dall'altra parte del mondo, è arrivato anche il dato sul Pil giapponese del primo trimestre, che è balzato del 5,9% a livello annualizzato, facendo a pezzi le aspettative di una crescita del 4,2 per cento. Tuttavia, Kiyoko Katahira di Societe Generale prevede che tale forte crescita possa essere parzialmente controbilanciata dal dato negativo del secondo trimestre, legato all'aumento della tassa sui consumi di aprile.

Il mese scorso invece si è saputo che il Pil statunitense ha rallentato il passo crescendo di appena lo 0,1 per cento. Nel frattempo, la Cina è cresciuta meno delle attese, del 7 per cento.

 

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