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Ottavio Lucarelli per “la Repubblica”
«Vado avanti. L’unica legge ad personam è la Severino, che tutela il privilegio della casta parlamentare. Come vedete, non c’è alcuna legge ad personam per Vincenzo De Luca. Vado avanti». Reagisce attaccando il presidente della Campania che dalle 21.30 di ieri sera si trova in una situazione senza precedenti. Sospeso dal premier Matteo Renzi che ha applicato la legge Severino in seguito ad una sua condanna per abuso di ufficio ma, in base al parere fornito in settimana dall’Avvocatura di Stato, nel potere di firmare gli “atti conseguenti” e, dunque, anche di nominare la nuova giunta che dovrà governare la Campania per i prossimi cinque anni. Nominare la giunta, compreso il vicepresidente che, appena insediato, lo sostituirà durante il periodo della sospensione.
Una situazione senza precedenti nella storia delle Regioni. Il tutto a quarantott’ore dall’insediamento dell’assemblea della Campania che si riunirà lunedì alle 10 in una prevedibile e annunciata bolgia. Dopo gli esposti in Procura e i ricorsi al Tar, Forza Italia e Movimento cinque stelle stanno organizzando manifestazioni dentro e fuori l’aula del Consiglio al Centro direzionale di Napoli.
Reagisce attaccando De Luca, come fa da otto mesi, da quando è stato dato il via alle primarie, più volte rinviate, fino al voto del 31 maggio quando ha vinto con il 40 per cento sconfiggendo il presidente uscente di Forza Italia, Stefano Caldoro.
E adesso proprio l’ex governatore, che lunedì sarà in aula, reagisce duramente. «La sospensione - accusa Caldoro chiarisce un punto molto importante. De Luca ci ha imbrogliato raccontando per diversi mesi quella che si è rivelata la più grande menzogna della storia politica italiana. Aveva detto ai cittadini che a lui la legge Severino non sarebbe stata applicata e, invece, Matteo Renzi lo ha fatto. Questo è il dato politico fondamentale della vicenda. Ora c’è lo stallo istituzionale. De Luca lunedì non può entrare in aula per leggere il programma in quanto non può svolgere alcuna attività da consigliere. A questo punto è certo. In aula lui non ci sarà».
E invece De Luca lunedì mattina si presenterà in Consiglio regionale per partecipare all’elezione dell’ufficio di presidenza dell’assemblea e per leggere il programma, come è scritto nell’ordine del giorno della convocazione. La prima battaglia sarà proprio su questo punto. Le opposizioni chiederanno che a lui sia vietato l’ingresso e non è escluso che sarà questo il primo atto da votare. De Luca potrà stare in aula nel ruolo di consigliere dopo la sospensione da parte del premier?
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
Da ieri sera il suo nutrito pool di avvocati è già al lavoro. Si studiano tutte le immediate contromosse e si valuta anche la possibilità di proporre subito il ricorso d’urgenza al giudice civile. Ma i legali hanno anche valutato nella notte quali atti l’ex sindaco di Salerno potrà compiere alla luce del parere dell’Avvocatura dello Stato.
Allo studio c’è perfino l’ipotesi di rinviare la prima seduta del Consiglio, proprio in attesa della decisione sulla richiesta di sospensiva relativa alla decisione di Renzi.
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
In ogni caso De Luca è determinato a nominare lunedì la nuova giunta. E’ determinato a farlo, anche se non dovesse riuscire a partecipare ai lavori dell’assemblea e, dunque, a leggere il programma. Il nome del vice è già pronto: il deputato Pd di Salerno Fulvio Bonavitacola.
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