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PER RI-CONSOLIDARE LA SUA LEADERSHIP NEL M5S, DI MAIO USA UNA VECCHIA CROCIATA, QUELLA CONTRO I BENETTON: “O SE NE VANNO O VA REVOCATA SUBITO LA CONCESSIONE. SE NE DISCUTA NEL PROSSIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI, IL GOVERNO HA UNA RESPONSABILITÀ DAVANTI AI CITTADINI” - CHE NE PENSANO CONTE, DE MICHELI E PATUANELLI, CHE INCONTRAVA IN SEGRETO CASTELLUCCI?
Da https://www.ilfattoquotidiano.it
IL POST DI LUIGI DI MAIO SUI BENETTON E AUTOSTRADE (MA NON PARLA DI REVOCA)
“O i Benetton se ne vanno oppure va revocata subito la concessione“. Dopo averlo ribadito domenica scorsa agli Stati generali del M5s, Luigi Di Maio oggi ha rilanciato la richiesta che sulla concessione autostradale il suo esecutivo intervenga il prima possibile. “Se ne discuta già al prossimo Consiglio dei ministri“, ha scritto su Twitter. “Il governo ha una responsabilità davanti ai cittadini. Il Movimento 5 stelle ha preso degli impegni con le famiglie delle vittime del Ponte Morandi e li vuole rispettare”.
Proprio la richiesta della revoca della concessione immediata è, tra le altre cose, una delle garanzie che Alessandro Di Battista ha chiesto al Movimento 5 stelle per tornare “a mettersi in gioco”. Domenica15 novembre, nel suo intervento durante gli Stati generali, Di Battista si è rivolto proprio a premier e ministri (e quindi anche a Luigi Di Maio) e ha chiesto: “La revoca definitiva delle concessioni autostradali ai Benetton, perché ogni pedaggio che viene pagato ancora e che entra nelle tasche di quella famiglia è addirittura una violazione della memoria dei morti”, ha detto nella plenaria.
Subito dopo di lui aveva preso la parola Di Maio che, anche per non mostrarsi in opposizione con Di Battista, ha messo tra le sue richieste quella della revoca della concessione immediata: “Su Autostrade le intercettazioni che sono uscite sono scandalose. Avevo consigliato prudenza dopo l’accordo tanto celebrato, e infatti siamo sempre allo stesso punto. Ora sono due le cose: o si estromettono i Benetton dall’azionariato o deve essere revoca delle concessioni subito”, ha detto il ministro degli Esteri nella plenaria.
Il tema è tornato centrale, soprattutto per i 5 stelle, dopo che mercoledì scorso l’ex amministratore delegato di Autostrade e Atlantia Giovanni Castellucci è finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova sulle criticità – in termini di sicurezza – delle barriere fonoassorbenti montate sulla rete autostradale. Ieri 18 settembre, Castellucci si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
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