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Anais Ginori per ''La Repubblica''
«Cambiare nome? Ci stiamo pensando». Marine Le Pen vuole emanciparsi dal vecchio marchio di famiglia. Il Front National, fondato da suo padre nel 1972, potrebbe trasformarsi in un nuovo partito. La leader ha confermato l' ipotesi ieri, dopo che alcuni dirigenti del Fn hanno lanciato l' idea.
Per Robert Ménard, controverso sindaco di Béziers, il nuovo nome permetterebbe di portare avanti una trasformazione politica, facendo entrare nuovi alleati.
Il Fn ha infatti disperatamente bisogno di allargare la sua base elettorale come hanno dimostrato le regionali, dove non ha vinto nessun ballottaggio nonostante il successo del primo turno.
«Non è più un tabù - ha spiegato Florian Philippot, vicepresidente del Fn - e oggi è più facile aprire il dibattito in questa fase di ricomposizione politica». Se ne era già discusso un anno fa, ma il patriarca Le Pen aveva opposto un categorico veto. «Sarebbe un tradimento per la nostra Storia» aveva detto. «Abbiamo difeso e portato avanti a fatica questo nome che rappresenta la nostra identità», aveva aggiunto, ricordando insulti e minacce negli anni '70 e '80. «Non siamo una marca di detersivo» aveva concluso.
Dopo la rottura tra Marine e il padre, torna una proposta che permetterebbe di sbarazzarsi di un' eredità in parte sgradita alla nuova classe dirigente Fn e di creare una forza politica più ampia, insieme ad altri gruppi, come il sovranista Philippe de Villiers. Negli ultimi scrutini Le Pen ha già usato un altro marchio sulle liste elettorali: Rassemblement Bleu Marine. La leader non vuole più essere definita di estrema destra, ma "patriota". E potrebbe essere proprio questo uno dei nuovi nomi possibili per il Fn.
JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE
Philippot ha infatti già depositato qualche tempo fa il marchio "Les Patriotes": un primo segnale di quello che si muove nel dibattito interno. «E' una definizione molto bella, ma sarà la Presidente a decidere» ha commentato Wallerand de Saint-Just, tesoriere e avvocato del Fn che segue da vicino queste vicende.
"Les Patriotes" ricorderebbe tra l' altro il nome scelto da Nicolas Sarkozy che proprio qualche mese fa ha cambiato la sigla dell' Ump in "Les Républicains". In un paesaggio politico che sta cambiando rapidamente, anche il partito socialista vuole darsi una nuova immagine. A febbraio, il segretario del Ps, Jean-Christophe Cambadelis, lancerà "Alliance Populaire", un' alleanza aperta a formazioni di centro e società civile.
A 18 mesi dalle elezioni presidenziali, Le Pen deve fare di tutto per abbattere il "soffitto di vetro" che le ha impedito di essere al potere nelle regioni, come prima nei dipartimenti. Lo "sdoganamento" iniziato da Marine nel 2011, quando ha preso la guida del Fn, potrebbe insomma avere un' altra tappa più formale ma non meno simbolica.
manifestazione a parigi sarkozy e hollande
Di certo, saranno i militanti a decidere se ribattezzare o no il partito. Le Pen ha infatti posto alcune condizioni. L' addio al vecchio Fn deve tradurre una nuova realtà politica, fatta di alleanze. E qualsiasi scelta sarà sottoposta al voto dei militanti: l' anno prossimo potrebbe essere organizzata una consultazione tra gli 80mila tesserati.
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