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MATTARELLA DA’ DUE MANI AL GOVERNO E POI UN BEL CEFFONE - GLI APPELLI DELLA MUMMIA SICULA, IN COMPAGNIA DEL PRESIDENTE TEDESCO STEINMEIER, SUL PATTO DI STABILITA’ (“NO AL RIGORE CIECO E OTTUSO”) E SUI MIGRANTI (“GLI ACCORDI DI DUBLINO SONO PREISTORIA”) SONO UNA MANO TESA A MELONI E SALVINI - E POI GLI RIFILA LO SGANASSONE RICEVENDO AL QUIRINALE PAOLO GENTILONI, ELOGIANDOLO PER IL LAVORO SVOLTO IN EUROPA - IL COMMISSARIO ERA STATO ACCUSATO DALLA DUCETTA DI NON PRODIGARSI ABBASTANZA PER DIFENDERE GLI INTERESSI NAZIONALI…

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MATTARELLA E STEINMEIER

1 - LA SPONDA DEL QUIRINALE CON BERLINO E BRUXELLES

Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “la Stampa”

 

Frank-Walter Steinmeier, come il presidente italiano, non mette becco negli affari di governo. Tuttavia in Germania è figura influente, ascolta e sa farsi ascoltare. Ecco perché è importante la giornata di ieri: Sergio Mattarella ha condotto il suo collega ad ammirare le perle della Sicilia […] un modo per far comprendere agli amici tedeschi (tra i più diffidenti nei nostri confronti) come di fronte a questi drammi l'Italia stia facendo il possibile, cioè tantissimo, ma non ce la farà da sola.

 

meloni salvini

Ci vorrebbe più Europa. Purtroppo l'Unione è ferma a trent'anni fa. Ancora vige il regolamento di Dublino che fu firmato nel 1990 quando, per capirci, al governo c'era Giulio Andreotti; a quel tempo sembrava normale che toccasse al Paese di sbarco farsi carico dei migranti in quanto ne sbarcavano pochi; ma oggi il problema è diventato epocale e i criteri di Dublino «sono preistoria», anzi «Pleistocene» nel duro giudizio di Mattarella.

 

Tradotto in politichese, l'appello all'Europa sui migranti fa il paio con quello di due giorni fa sul Patto di Stabilità. Va bene il rigore, aveva detto Mattarella a Steinmeier, ma «non sia ottuso e cieco» come purtroppo s'è visto in passato. […] il presidente aveva voluto dare un segnale di unità del Paese: siamo tutti sulla stessa barca, guai a dividersi sulle cose serie. E proprio in questa chiave va letto pure il vis-à-vis di ieri sera con Paolo Gentiloni.

STEINMEIER E MATTARELLA

 

Il nostro commissario europeo era stato accusato da Matteo Salvini e, a ruota, da Giorgia Meloni di non prodigarsi abbastanza per difendere gli interessi nazionali. La premier e il suo vice ne avevano voluto fare un capro espiatorio […] All'autogol del governo il presidente ha posto riparo incontrando il commissario e, soprattutto, facendolo sapere con un comunicato del Quirinale: in modo che nessuno dubiti sul contributo, prezioso, di Gentiloni.

 

2 - MIGRANTI, MATTARELLA ALL'UE " ORA SOLUZIONI CORAGGIOSE" POI VEDE GENTILONI AL COLLE

MATTARELLA GENTILONI

Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

L'immigrazione, innanzitutto. Ne parla Giorgia Meloni all'assemblea delle Nazioni Unite. Ma è al centro anche del dialogo tra il Presidente Sergio Mattarella e il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, in visita congiunta in Sicilia […] i due Capi di Stato indicano è che l'Europa deve cambiare passo, sul dossier delle migrazioni come sul cambiamento climatico. «Molti strumenti - dice Mattarella - sono rudimentali e superati rispetto a fenomeni completamente nuovi. Anche per questo le regole di Dublino sono preistoria».

 

SERGIO MATTARELLA FRANK WALTER STEINMEIER

[…] Avverte i naviganti (i governanti): «Il fenomeno migratorio non colpisce solo l'Italia, ma anche la Germania. E sappiano tutti che è un fenomeno epocale che va governato con visione del futuro, non con provvedimenti improvvisati o tampone». Su questa linea va letto anche l'incontro che Mattarella ha avuto con Gentiloni, ricevuto ieri al Quirinale: un colloquio che ha spaziato dalla questione migratoria al Pnrr, e inteso a ribadire l'importanza di rimanere agganciati al dibattito europeo. Ma il Presidente ci tiene a tenersi fuori dalla mischia politica.

 

«L'operatività è rimessa ai governi, non a Steinmeier e non a me». Il punto è stato anche oggetto dell'incontro con il commissario Gentiloni, «perché è un problema che non può essere affrontato da un Paese solo, neppure dal più grande».

mattarella e gentiloni

 

Il riferimento a Dublino, intanto, è musica per le orecchie di Matteo Salvini, che esprime «vivo apprezzamento» per le «parole chiare e inequivocabili» di Mattarella. È un fatto che l'ondata di sbarchi ha mandato i leghisti in ebollizione. […] […] Per alzare i numeri dei rimpatri effettivi, intanto, il governo ha pensato anche all'espulsione dei detenuti. Il decreto che affida alla Difesa la realizzazione dei nuovi Cpr militarizzati, prevede che potranno finirvi anche i detenuti stranieri che abbiano scontato almeno 6 mesi di pena definitiva. […]

sergio mattarella frank walter steinmeier