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"TRA I SIMBOLI DELLA NUOVA EGEMONIA CULTURALE DELLA DESTRA CI SONO IL TACCO 12 E LE BORSE TAROCCHE DI DANIELA SANTANCHE'" - FRANCESCO MERLO: "LA PATRIA INGRATA CHE NON CAPISCE I 'POVERI RICCHI' CHIEDE ALLA MINISTRA DEL TURISMO DI PAGARE L’INPS" - "C’È PIÙ GUSTO A SFOGGIARE UN ROLEX FINTO O UNO VERO? SE È DURA ASSEGNARE LA SIMILPELLE ALLA SIMBOLOGIA DI DESTRA, NON È FACILE SCHIERARE NEPPURE IL TACCO 12, CHE IVANA TRUMP CALZA PURE A LETTO..."
Francesco Merlo per “la Repubblica” - Estratti
C’è innanzitutto il tacco 12. Tra i simboli della nuova egemonia culturale della destra che, nella settimana appena chiusa, hanno distratto gli italiani spaventati dall’Apocalisse americana, il tacco 12 è stato il canto libero di Daniela Santanché «in un mondo che / non la vuole più».
Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida invece ha rivendicato il vino, contrapponendolo all’acqua
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Il vino di Lollo è quello della destra contadina di Strapaese che, nell’acquarello del fascistissimo selvaggio Mino Maccari, succhiando il tubo di gomma si trasferisce dalla botte al fiasco. Il Travaso si intitolava il giornale dell’umorismo: «Italiano torna alle zolle | non ti fidar delle mode di Francia | bada a mangiar pane e cipolle | e terrai a dovere la pancia».
Al Twiga ci sono invece il Brunello riserva e il Barolo barricato per l’ultradestra del lusso e dei vestiti belli che per noi però sono pacchiani, alla Briatore insomma che, come le borse e i musi, come i nasi e le gote, è il falso gran signore, finto deluso dall’Italia, la patria ingrata che non capisce i “poveri ricchi” e alla perseguitata Santanché chiede, mannaggia, di pagare l’Inps.
Tra i simboli della nuova egemonia ci sono sì le borse, ma non quelle rivendicate dalla Santanché come false perché «mio padre mi ha insegnato che si ruba solo quello che si nasconde».
DANIELA SANTANCHE CON BORSA HERMES ALLA CAMERA
La sapevano così lunga i padri della destra? La riproduzione tecnica dell’opera d’arte è la più famosa riflessione che l’eroe del pensiero di sinistra Walter Benjamin riscrisse cinque volte: non riproduzioni, ma variazioni. E Oliviero Toscani, che era di sinistra, propose ai grandi marchi della moda di organizzare una mostra delle loro patacche — borse, cinture, valigie, scarpe, foulard — vendute nelle strade dagli immigrati di colore. La contraffazione, sia di una banconota e sia di una polo, ne certifica il valore e, nell’epoca del caffè decaffeinato, del latte senza lattosio e della pelliccia sintetica, il surrogato beffa l’originale.
DANIELA SANTANCHE VENDITRICE DI BORSE DI DUBBIA AUTENTICITA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
C’è più gusto a sfoggiare un Rolex finto o uno vero? Se è dura assegnare la similpelle alla simbologia di destra, non è facile schierare neppure il tacco 12, che Ivana Trump calza pure a letto, ma che tortura anche i piedi di sinistra.
L’abusato Gaber aveva torto e non è vero che «le scarpette da ginnastica o da tennis / hanno ancora un gusto un po’ di destra». È però vero che «portarle tutte sporche e un po’ slacciate / è da scemi più che di sinistra».
daniela santanche - foto lapresse
DANIELA SANTANCHE CON BORSA HERMES - FOTO LAPRESSE
daniela santanche alla camera - foto lapresse
DANIELA SANTANCHE CON BORSA HERMES - FOTO LAPRESSE
daniela santanche con borsa hermes 8
daniela santanche con borsa hermes 9
daniela santanche con borsa hermes 12
daniela santanche con borsa hermes 11
DANIELA SANTANCHE ANNA MARIA BERNINI - FOTO LAPRESSE
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