![giorgia meloni donald trump emmanuel macron](/img/patch/02-2025/giorgia-meloni-donald-trump-emmanuel-macron-2099119_600_q50.webp)
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA…
DAGOREPORT
Consiglio per manager pubblici in scadenza di poltrona: la vita oltre il Metodo Renzi, quello per cui ti aspetti Bernabè, Montezemolo e Guerra di Luxottica, e poi ti ritrovi la Mogherini, Guidi figlia e la Madia, va in scena questa sera alle sei a Firenze. In quel Palazzo Vecchio che ha fatto da trampolino per il Rottam'attore, si discute di "Nuove Energie", il saggio scritto da Giuseppe Recchi, presidente Eni destinato alla medesima posizione in Telecom Italia.
Intorno a un tavolo, ci saranno Marco Carrai, il finanziere statunitense Eric Knight (fondo Knight Winke), Lorenzo Simonelli di General Electric Oil & Gas, un altro amerikano come Paolo Fresco e Dario Nardella, moderati dal direttore della Nazione, Gabriele Canè.
Tra pezzi da novanta della finanza mondiale e qualche concessione "glocal", una bella soddisfazione per l'autore.
Che però, anche nelle precedenti presentazioni in giro per l'Italia non si è fatto mancare nulla. A Torino, ha schierato Piero Fassino, Oscar Farinetti, Gian Maria Gros-Pietro e Mario Calabresi. A Milano, Guido Barilla, Andrea Bonomi, Pier Gaetano Marchetti, Sergio Romano e Ferruccio de Bortoli. A Bologna, ieri, c'erano Romano Prodi, Alberto Clò e Gaetano Maccaferri. A Roma sono saliti sul palco Alberto Quadrio Curzio, Giuliano Amato, Lorenzo Bini Smaghi, Renato Brunetta Filippo Taddei e Giorgio Squinzi.
Una specie di endorsement collettivo per Recchi, che a cinquant'anni e con un solo mandato alla presidenza dell'Eni sulla spalle, si prepara a togliere il disturbo con largo anticipo sulla tanto attesa "rottamazione" renziana.
L'ingegnere torinese proviene da una delle storiche famiglie dell'imprenditoria sabauda (ramo costruzioni) e ha lavorato per dieci anni come manager in Ge, prima di sbarcare nel cda del Cane a sei zampe. Non è stato bocciato da Pittibimbo, ma tra i due non è probabilmente scattata quella "chimica" che ci si sarebbe attesi e allora ha avuto buon gioco Alberto Nagel, gran capo di Mediobanca, nel passare al momento giusto da Recchi e offrirgli la presidenza di Telecom Italia mentre i nuovi inquilini di Palazzo Chigi stavano ancora cercando di capire dove sono i bagni.
In sostanza, Recchi ha salutato con largo anticipo il Rottam'attore e adesso, tra una presentazione e l'altra del suo libro da esperto di energia, si gode serenamente lo spettacolo un po' cervellotico del totonomine, contornato dai vari Prodi, Amato e Barilla. Tutti curiosi di compulsare i prestigiosi curriculum internazionali dei nomi che Renzie estrarrà dal cilindro.
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA…
L'ANGOLO DEL BUONUMORE – OGGI IL "CORRIERE" VERGA UN ARTICOLO SURREALE, IN CUI SCOPRIAMO CHE “IL…
DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER…
DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI?…
DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA…
SANREMO DIVENTA UN TALENT SHOW? LA SALA STAMPA RIBOLLE, SI SENTE DEFRAUDATA DEL POTERE DECISIONALE…