DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Caterina Soffici per ''il Fatto Quotidiano''
Per Kerry McCarthy, la ministra ombra per l' Ambiente e l' Agricoltura appena nominata da Jeremy Corbyn "i carnivori vanno trattati come i fumatori". La McCarthy, adesso 50enne, ha smesso di mangiare carne da trent' anni (dieci anni di rodaggio da vegetariana e venti da vegana). Ora sogna che anche il resto dei britannici facciano lo stesso. In un' intervista con Viva! Life, una rivista per vegani, la ministra si definisce una "militante" quando si tratta di reprimere il consumo di carne: "Credo veramente che la carne debba essere trattata esattamente come il tabacco, con campagne pubbliche per proibire alla gente di mangiarla".
Immaginabili le reazioni degli allevatori e dei contadini di tutto il Regno. Un' altra grana per il neoeletto Jere my Corbyn, anche lui vegano, che però non si è espresso sulla questione. Come se non avesse abbastanza problemi, tra deputati centristi rivoltosi, minacce di scissione e blairiani sul piede di guerra, il segretario del Labour party deve adesso vedersela anche con le ire di allevatori di bestiame e degli operatori del settore, molto fiorente e altrettanto influente per l' economia britannica.
Dal roast beef alle bistecche, dall' arrosto della domenica (il cosiddetto "Sunday Roast") alle salsicce e il bacon della tradizionale colazione mattutina, gli inglesi sono grandi mangiatori di carne.
Lo stato dell' economia britannica è strettamente correlato ai livelli di consumo di carne nel paese. Basta pensare che quando con l' inizio della crisi di Lehman Brothers, nel 2008-2009 le famiglie hanno risparmiato e comprato l' 11,5 per cento di carne in meno, il Pil del Regni Unito era sceso dell' 1 percento. Letta in questa prospettiva, l' uscita della ministra ombra vegana e pure vicepresidente della Lega anti caccia e contro gli sport crudeli con gli animali, non è brillantissima.
"Si sono fatti progressi a livello europeo nel modo in cui si alleva il bestiame, ma alla fine si tratta di non mangiare carne o latticini" ha detto la ministra. Le sue dichiarazioni hanno infastidito non poco le associazioni degli allevatori. Per Tim Bonner, della "Countryside Alliance", la Mc Car thy è completamente fuori sintonia con quanto pensa il popolo britannico sia sulla carne, che sugli allevamenti, che sul latte.
"Le sue idee sono irritanti. Questa nomina è solo un modo per rendere più difficile per il partito laburista di Jeremy Corbyn di riconnettersi con Gran Bretagna rurale". Per riparare alla frittata, la McCarthy ha cercato di chiarire con un' intervista radiofonica alla Bbc e ha smussato molto i toni.
"Ho le mie opinioni personali su ciò che ho scelto di mangiare, ma accetto che abbiamo una industria del bestiame in questo paese". Già la settimana scorsa a Sky aveva respinto l' idea che essere vegana la renda inadatta al nuovo incarico.
Anzi, ha ribadito, proprio perché sono vegana ho a cuore il benessere delle mucche più degli altri. Le reazioni delle gente sono magnificamente riassunte nella telefonata di un ascoltatore alla Bbc: "La sua nomina è come avere un arcivescovo di Canterbury ateo".
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