RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Giuseppe Alberto Falci per il Corriere della Sera
C' è un velo di mistero dietro al finanziamento dell'imprenditore romano Luca Parnasi alla fondazione Eyu (Europa, Youdem, Unità), legata al Partito Democratico. Tutto ruota attorno al finanziamento di 123 mila euro che Parnasi ha stanziato nel bel mezzo della campagna elettorale delle elezioni politiche dello scorso 4 marzo per uno studio sul rapporto tra gli italiani e la proprietà immobiliare.
Il presidente della fondazione, il renziano Francesco Bonifazi, resta in silenzio. Anche Domenico Petrolo, responsabile relazioni esterne e fundraising di Eyu, che avrebbe seguito passo passo l' iter dell' erogazione del finanziamento, preferisce tenere la bocca cucita: «Sono in silenzio stampa, non dico nulla».
Lo studio esiste, almeno secondo la versione che è stata fornita al Corriere della Sera dal segretario generale Mattia Peradotti, ed è stato redatto da ricercatori di livello di alcune prestigiose università. C' è anche un titolo: «Il rapporto degli italiani con il progetto di casa».
Oltre però non si può andare. Non è dato sapere chi saranno mai stati gli autorevoli ricercatori. Né tantomeno è possibile visionare il paper perché, spiegano dalla fondazione Eyu, «in questo caso la proprietà intellettuale appartiene a Parnasi e noi».
Dall' altra parte è impossibile contattare il gruppo Parnasi. Perché Giulio Mangosi, il responsabile comunicazione e relazioni istituzionali di Eurnova, colui che da sempre tiene i rapporti con la stampa per il gruppo Parnasi, è finito agli arresti.
Eppure c' è un giallo nel giallo. Digitando su Google «casa proprietà italiani fondazione Eyu», il motore di ricerca rimanda a un link di Eyu del tipo: «Casa, ma solo di proprietà?». Cliccando però non si legge nulla, lo studio non sarebbe più presente all' interno del sito della fondazione. Il motivo? Peradotti la mette così: «In questi giorni il sito è in revisione, quindi abbiamo alcuni problemi».
Tuttavia il Corriere è riuscito a consultarlo. Il progetto di ricerca, come si legge dall' incipit, «si pone l' obiettivo di studiare il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà di casa». E ancora: «Tenendo conto delle caratteristiche demografiche, lavorative e della ricchezza finanziaria famigliare, verrà analizzata la probabilità di essere proprietario di casa, rispettivamente, all' età di 30, 40, 50 anni, e verrà illustrato come tale probabilità sia differente per diverse categorie di soggetti».
Di fatto, il titolo e il contenuto ricordano lo studio richiesto da Parnasi. Ci sono anche i nomi dei due ricercatori che hanno contribuito ad avvalorare la ricerca. Si tratta di Renata Bottazzi e Serena Trucchi, entrambe dell' università di Bologna. Bottazzi precisa via mail: «Ho condotto insieme a Serena Trucchi un progetto commissionato dalla Fondazione Eyu dal titolo "Casa, ma solo di proprietà?" riguardo il rapporto degli italiani con il concetto di proprietà della casa. [].Tale attività è stata svolta tra l' ottobre e il dicembre 2015, e si è conclusa con la consegna, da parte nostra, di un rapporto inviato il 10 dicembre 2015. Il compenso omnicomprensivo per tale attività consiste nel totale di 3.500 euro lorde per ciascuna delle due ricercatrici, senza ulteriori indennità o rimborsi spese». E dal giallo si passa direttamente al mistero.
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