IL PAPA INCONTRA FIDEL CASTRO - MONTI, LA RIFORMA DEL LAVORO SI FARÀ, LA GENTE È PIÙ CON ME CHE CON I PARTITI - CAMUSSO: NON PUÒ IMPEDIRE AL PARLAMENTO DI DECIDERE - SUL DDL CORRUZIONE C’È TENSIONE TRA I BERLUSCONES, LA SEVERINO INCONTRERÀ I PARTITI - LUSI PROMETTE DI RESTITUIRE IL MALTOLTO. I PM SMENTISCONO I GIORNALI - PARISI CONTRO D’ALEMA E VIOLANTE MINACCIA L’USCITA DAL PD - ECCO LE PROPOSTE DELLA RIFORMA: MENO ONOREVOLI, PIÙ POTERI AL PREMIER, SFIDUCIA COSTRUTTIVA - EVASIONE FISCALE, BOOM DI SOFFIATE AL 117 - DISCARICHE LAZIO, CLINI VUOLE UN NUOVO SITO…

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PAPA: CUBA; DURATO CIRCA MEZZ'ORA INCONTRO RATZINGER-FIDEL

(ANSA) -  E' durato circa mezz'ora l'incontro, iniziato intorno alle 12.30 locali (le 19.30 in Italia), tra papa Benedetto XVI e l'ex presidente cubano Fidel Castro avvenuto nella Nunziatura apostolica dell'Avana, dopo la messa celebrata dal Pontefice nella Plaza de la Revolucion. Benedetto XVI ripartira' in serata per Roma, a conclusione del suo viaggio in Messico e a Cuba.

 

1 - MONTI,RIFORMA SI FA; GENTE PIU'CON ME CHE CON PARTITI
Federico Garimberti per l'ANSA - Gli italiani sostengono il governo più di quanto non siano a fianco dei partiti; per questo la riforma del mercato del lavoro passerà, auspicabilmente prima dell'estate. Mario Monti torna a parlare del tema che arroventa la politica italiana e, ancora una volta, scatena malumori persino nei partiti a lui più fedeli, come Futuro e Libertà e soprattutto il Pd di Bersani che gli risponde per le rime. Nel quadro di una situazione politica abbastanza tesa interviene Giorgio Napolitano con un deciso 'warning' diretto a tutti gli attori in campo, partiti, governo e parti sociali: "Ho molta fiducia sulla capacità di comprensione degli italiani - dice - sulla necessità di affrontare i cambiamenti e sulle strade nuove che questi cambiamenti prevedono". "Non vedo esasperazioni", aggiunge chiarendo: "Si apre una nuova stagione di riforme".

2 - LAVORO, CAMUSSO: NESSUNO PUÃ’ IMPEDIRE A PARLAMENTO DI DECIDERE
(LaPresse) - "Credo che nessuno possa impedire al parlamento di decidere legittimamente quali sono i testi finali che voterà rispetto al testo, tuttora non noto, che dovrebbe arrivare in parlamento". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito all'iter della riforma del mercato dei lavoro, parlando ai microfoni di Vista tv. "Credo - ha aggiunto Camusso - che non sia mai stato in discussione che il parlamento approverà la riforma. Il tema in discussione è come la cambia".

3 - LAVORO: CAMUSSO, TENSIONI SOCIALI GIA' EVIDENTI
(ANSA) - "Le tensioni sociali sono già evidenti", dice la leader della Cgil, Susanna Camusso, del clima sulla riforma del lavoro. "Il Paese è attraversato da scioperi e mobilitazioni": dimostrano, aggiunge, quanto "non sia disponibile ad avere una riforma che permette licenziamenti facili, discriminatori, delle persone più deboli".

4 - MONTI: SISTEMA POLITICO ITALIANO HA REAGITO MEGLIO CHE IN GIAPPONE
(LaPresse) - "Ieri gli interlocutori andavano dalla Russia agli Stati Uniti. Qui in Giappone, invece, l'incontro è stato più concentrato sulle cose economiche. Direi che il Giappone ha più problemi economici e un particolare interesse per l'Italia". Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, a Tokyo dove ha incontrato il premier giapponese Yoshihiko Noda. Il Giappone, ha spiegato Monti "è stato un po' preso di sorpresa perchè vede un sistema politico italiano che è stato meglio in grado di reagire rispetto che da loro, dove c'è stato un vorticoso turnover di primi ministri".

5 - CORRUZIONE: IL 30 VERTICE CON SEVERINO,TENSIONE NEL PDL
Anna Laura Bussa per l'ANSA - L'appuntamento è per venerdì alle 9 nella sala del governo di Palazzo Madama. Sarà quella l'occasione per il Guardasigilli Paola Severino di incontrare i capigruppo della maggioranza e fare con loro il punto su tre temi caldi della giustizia: il ddl Anticorruzione, la responsabilità civile dei magistrati e la riforma delle intercettazioni. Il Pd attende, mentre nel Pdl è palpabile una certa irritazione. Di passare per quelli che non vogliono combattere la corruzione proprio non gli va giù. Anche perché le amministrative sono alle porte.

E su questo il presidente dei deputati berlusconiani Fabrizio Cicchitto è piuttosto esplicito: contro di noi, afferma, sono in azione degli 'squadristi mediatici'. Ma è tutto falso quello che dicono: "Noi siamo impegnati senza remore nel perseguire il reato di corruzione - garantisce - e non esiste alcun elemento che possa mettere in dubbio questa affermazione". Quindi bolla come "una campagna provocatoria che per alcuni rappresenta un modo di iniziare la campagna elettorale" quanto scritto oggi dai giornali a proposito della sua telefonata al premier Monti proprio sul tema della corruzione. In realtà, secondo quanto si apprende in ambienti del centrodestra, Cicchitto ci sarebbe rimasto male per "l'atteggiamento avuto dalla Severino".

Secondo il 'retroscena' che si racconta tra i berlusconiani, lunedì scorso il Guardasigilli avrebbe contattato il capogruppo per chiedergli un incontro. Motivo: illustrare i 'testi' contenenti la proposta del governo in tema di lotta alla corruzione. Ma Cicchitto avrebbe preso tempo spiegando di doverne parlare prima con il partito. Nel giro di qualche ora, però, un'agenzia batteva la notizia del vertice di venerdì probabilmente "con l'intenzione di mettere noi del Pdl davanti al fatto compiuto".

Da qui, è sempre la versione dei pidiellini, la decisione del capogruppo di telefonare a Monti per dire "forte e chiaro" che forzare la mano su un testo così delicato "sarebbe stato controproducente". Secondo quanto si apprende in ambienti del Pdl al Senato, infatti, se dall'incontro di venerdì uscisse fuori l'intenzione del governo di forzare su tempi e contenuti in materia di corruzione e concussione, potrebbero esserci due reazioni "forti" e cioé il centrodestra (Lega compresa) potrebbe votare sì a due emendamenti 'clou': quello sulla responsabilità civile diretta dei magistrati (legge Comunitaria al Senato) e quello sul collocamento fuori ruolo dei magistrati (presentato da Roberto Giachetti al ddl Anticorruzione alla Camera).

Due 'si' che, si assicura sempre nel centrodestra, creerebbero non poco scompiglio nel governo visto che i magistrati italiani probabilmente non resterebbero silenti anche nei confronti del responsabile di via Arenula. In attesa di venerdì, Paola Severino starebbe intanto studiando con attenzione "le carte": dai vari ddl Intercettazioni (Mastella e Bongiorno-Ghedini) ai provvedimenti in materia di corruzione e concussione.

Nelle prossime ore il Guardasigilli dovrebbe incontrare anche l'esperto dell'Ocse Bonucci proprio per rendersi conto del punto in cui è il dibattito in Europa sulla concussione: reato che Pd e Idv avevano proposto di sopprimere in due emendamenti al ddl Anticorruzione. E che riguarda casi giudiziari 'delicati' come il processo 'Ruby' contro Berlusconi e il 'caso Penati', l'ex capo della segretaria di Bersani coinvolto in una vicenda di appalti in Lombardia.

6 - PARISI, CHI NON CREDE NEL PD TORNI DA DOVE E' VENUTO
(ANSA) - "Nel momento in cui, grazie soprattutto a D'Alema e Violante, il richiamo al passato ha finito per prevalere, chiedo se non sia più onesto che chi nel Pd non ha mai creduto torni da dove è venuto invece di costringerci tutti ad abbandonare e tradire le ragioni che hanno dato vita al partito". Lo dice l'esponente del Pd Arturo Parisi. Secondo Parisi La divergenza sulla linea dei vertici del Pd non mette in discussione la convivenza tra i dirigenti provenienti dai Ds e quelli che vengono dalla Margherita.

"Le diverse posizioni che convivono all'interno del Pd - precisa infatti - non sono riconducibili ai partiti di provenienza, ma al diverso grado di convinzione col quale si è partecipato alla fondazione del Pd. Un partito che voleva essere nuovo non riducibile alla somma dei partiti di provenienza. Sia tra i Ds che tra i Dl, così come ora nel Pd, stavano e stanno infatti persone che hanno creduto nel Pd assieme ad altre che lo lo hanno subito, e altre ancora che non hanno mai smesso di lavorare per il ritorno alle logiche della prima repubblica".

7 - CASO LUSI, INTERVIENE LA PROCURA DI ROMA: NESSUN ACCORDO CON DL PER INVESTIRE FONDI
(Adnkronos/Ign) - Sul caso Lusi è intervenuta oggi la Procura della Repubblica di Roma a proposito delle ricostruzioni giornalistiche fatte sull'interrogatorio che ha visto il senatore rispondere per sei ore alle domande dei magistrati. ''In riferimento alle notizie riportate in data odierna da vari organi di informazione - si legge nel documento - questo ufficio ritiene di dover precisare che le ricostruzioni giornalistiche non corrispondono al tenore e al contenuto dell'interrogatorio effettuato nella giornata di ieri''.

''In particolare - si legge ancora nel documento - non corrisponde al contenuto dell'atto la ricostruzione, riportata da vari organi di informazione, secondo cui Lusi avrebbe affermato che le operazioni di investimento immobiliare e mobiliare da lui effettuate con i fondi della Margherita sarebbero state concordate o comunque conosciute dai vertici della citata associazione''. ''Nel corso dell'interrogatorio - conclude il comunicato - inoltre il tema dell'utilizzo di carte di credito non è stato oggetto di approfondimento''.

Tra i dirigenti della ex Margherita, apprende l'Adnkronos, sono in corso colloqui per preparare ulteriori azioni giudiziarie a tutela dell'onorabilità del partito e dei singoli, a seguito delle "gravissime esternazioni" di ieri notte dell'ex tesoriere Luigi Lusi, definite "un delirio diffamatorio", anche alla luce della nota dell'avvocato Petrucci, che ha dichiarato di smentirle.

Soprattutto, si sottolinea sempre negli ambienti della ex Margherita, si vogliono spazzare via le "menzogne" sul "tutti sapevano" e sull'esistenza di "un patto spartitorio", che includerebbe addirittura, a quanto si legge, "le case e le appropriazioni indebite del Lusi! L'unico a sapere e ad agire era l'ex tesoriere, reo confesso, che si è arricchito personalmente con condotte definite dai magistrati predatorie e criminali".

8 - CASO LUSI: LEGALI, OFFRE QUOTE SOCIETA' A MARGHERITA
(ANSA) - "Abbiamo ricevuto mandato dal sen. Luigi Lusi e da sua moglie, di procedere alla formalizzazione dell'offerta di cessione di quote della società Luigia Ltd dagli stessi detenuta in favore dei rappresentanti del movimento politico 'La Margherita - Democrazia e Libertà''. Lo annunciano i legali di Lusi Luca Petrucci e Renato Archidiacono.

9 - ECCO TESTO RIFORME,MENO ONOREVOLI E PIU' POTERI PREMIER
Anna Laura Bussa per l'ANSA - Meno parlamentari; più poteri al premier; sì alla sfiducia costruttiva; semplificazione delle procedure parlamentari. I 'saggi' confermano il testo che - lo scorso 4 marzo - aveva segnato la conclusione del lungo lavoro di modifica della seconda parte della Costituzione e che ora, con l'ultimo via libera, sarà presentato al Senato in commissione Affari costituzionali sotto forma di emendamento alle proposte già incardinate. Ecco in sintesi i principali capitoli:

MENO PARLAMENTARI E PIU' GIOVANI - I deputati saranno 508, di cui 8 eletti nella circoscrizione Estero. E' eleggibile chi ha compiuto 21 anni. I senatori saranno 254, di cui 4 per la circoscrizione Estero. Ogni Regione non potrà avere meno di 5 senatori. A Palazzo Madama è eleggibile chi ha compiuto 35 anni (ora ce ne vogliono 40).

BICAMERALISMO EVENTUALE - I ddl vengono presentati al presidente di una delle Camere. Montecitorio si occuperà delle materie contenute nel comma II dell'art.117 'potesta' legislativa esclusiva dello Statò, mentre al Senato toccherà tutto ciò che riguarda il comma III, sempre del 117, cioé tutto ciò che rientra nella 'potesta' legislativa concorrenté. A Palazzo Madama si istituisce la Commissione paritetica per le questioni regionali che sarà composta dai presidenti delle Assemblee rappresentative delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, nonché da un uguale numero di senatori che rispecchi la proporzione dei membri dell'Assemblea.

Questa dovrà dare parere obbligatorio sui disegni di legge che riguardano le materie di cui dovrà occuparsi il Senato. I provvedimenti verranno assegnati, con decisione insindacabile, ad una delle due Camere di intesa tra i loro presidenti secondo quanto previsto dai regolamenti parlamentari. Viene affidato al regolamento di ogni ramo del Parlamento stabilire i procedimenti abbreviati per i testi dei quali viene dichiarata l'urgenza. Fino al momento della sua approvazione definitiva, il ddl è rimesso alla Camera "se il governo o un decimo dei componenti della Camera o un quinto della Commissione richiedono che sia discusso e votato dalla Camera stessa oppure che sia sottoposto alla sua approvazione finale con sole dichiarazioni di voto. Per i ddl costituzionali ed elettorali e per quelli di delegazione legislativa, di concessione di amnistia e indulto, di autorizzazione e ratifica dei Trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi e per la Comunitaria, serve l'ok di entrambi i rami del Parlamento.

Se un ddl approvato da una Camera deve essere trasmesso all'altra, si intende approvato se entro 15 giorni quest'ultima non delibera di disporne il riesame su proposta di un terzo dei suoi componenti. La Camera che riesamina il ddl deve dire sì o no entro 30 giorni, passati i quali, se non interviene il voto, il testo si intende definitivamente approvato. In caso di modifiche, il ddl torna alla prima Camera che delibera in via definitiva.

PRIORITA' PER DDL GOVERNO - Il Governo può chiedere che un ddl sia iscritto con priorità all'ordine del giorno della Camera che deve esaminarlo e votarlo entro un certo termine.

PIU' POTERI PREMIER - Il premier può chiedere al capo dello Stato di sciogliere le Camere, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, salvo che, entro 15 giorni dalla proposta, le Camere approvino la mozione di sfiducia costruttiva. Il premier può proporre al presidente della Repubblica nomina e revoca dei ministri. La fiducia gli deve essere data da entrambe le Camere.

SFIDUCIA COSTRUTTIVA - La mozione è sottoscritta da almeno un terzo dei componenti di ciascuna Camera, deve contenere l'indicazione del nuovo premier e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione. Deve essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera (mentre per la fiducia iniziale al Governo basta la maggioranza semplice). Se la mozione passa in una Camera e nell'altra no, la crisi comunque resta e il potere di scioglimento resta nelle mani del capo dello Stato.

10 - CONTRO L'EVASIONE FISCALE, BOOM DI DENUNCE AL 117
Da "Panorama" in edicola domani - I cittadini comuni sono diventati i principali alleati dello Stato nella lotta all'evasione fiscale. Negli ultimi mesi, infatti, la Guardia di Finanza sta registrando un boom crescente di denunce al 117: nel mese di febbraio c'è stato il 408 per cento di aumento rispetto all'anno scorso. Lo scrive Panorama da domani in edicola. Nei controlli sulle mancate emissioni di scontrini e di ricevute fiscali, inoltre, le fiamme gialle stanno registrando una crescita delle irregolarità, salite dal 20 al 25 per cento dal 2007 al 2011. Quest'anno, fino al 22 marzo, le violazioni sono state il 30 per cento, anche se solo alla fine dell'anno si avrà un dato attendibile. Panorama aggiunge che l'anno scorso la Finanza ha proposto all'Agenzia delle entrate circa 4 mila chiusure di esercizi, delle quali finora sono state rese esecutive 2.300.

11 - RIFIUTI LAZIO, CLINI: ALLO STUDIO PROVVEDIMENTO URGENTE PER TARIFFE
(LaPresse)- "L'idea non è commissariare Roma ma realizzare in piano per Roma che ne valorizzi la realtà. Mi auguro ora che Regione, provincia e comune sottoscrivano l'accordo entro due settimane ma abbiamo avuto disponibilità, per essere operativi a maggio". Così il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, durante una conferenza stampa in cui ha spiegato il piano per l'emergenza rifiuti nel Lazio.

"Dopo Pasqua - ha aggiunto il ministro - sarò a Bruxelles con il prefetto Pecoraro per parlare del piano con il commissario all'Ambiente Potocnick. Nel piano saranno coinvolte anche Ama e i consorzi di filiera". Per questo, ha sottolineato Clini, "stiamo valutando l'opportunità di un provvedimento urgente che consenta di adeguare le tariffe e un supporto straordinario per il recupero dei rifiuti a Roma. Stiamo anche esplorando la possibilità di attivare linee di credito agevolate con le banche e Cassa depositi e prestiti". Ci vorrà ancora del tempo invece per veder chiudere la discarica di Malagrotta che, come spiegato dal ministro dovrebbe smettere di accogliere rifiuti entro la fine di quest'anno.

 

PAPA RATZINGER E RAUL CASTROMONTI CON IL PREMIER GIAPPONESE YOSHIHIKO NODACAMUSSO E MONTI A CERNOBBIOCAMUSSO E MONTI A CERNOBBIOPAOLA SEVERINO E MARIO MONTIpaola severinogasparri cicchitto foto mezzelani gmt frzgncc42 giulia bongiorno nicolo ghedinimat mastella04 parisi fassino dalema repLuigi LusiFRANCESCO RUTELLI LUCIANO VIOLANTE Montecitorio Fuso il nocciolo Vincino dal Corriere senato-della-repubblicaATTILIO BEFERAIL MINISTRO CORRADO CLINI RENATA POLVERINI