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MUGHINI: "GLI ARRESTATI DI IERI QUANTO COINCIDONO CON GLI ASSASSINI CHE ERANO STATI 40 ANNI FA? UNA GIUSTIZIA CHE CHIEDE DI SALDARE IL CONTO DOPO QUASI MEZZO SECOLO NON FINISCE PER SOMIGLIARE A UNA VENDETTA? PIETROSTEFANI, REGISTA DELL’AGGUATO MORTALE AL COMMISSARIO CALABRESI, È MALATO. LUI E GLI ALTRI ARRESTATI POSSONO ESSERE AMNISTIATI. INDIPENDENTEMENTE DA QUESTO (NON IN CAMBIO DI QUESTO) DEVONO CHIEDERE PERDONO IN GINOCCHIO. FECCIA ERANO, NIENT’ALTRO CHE FECCIA…"

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Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini

Caro Dago, te la faccio breve dato che chi ha comprato i quotidiani di oggi ha già letto sull’argomento i magnifici articoli di Francesco Merlo (“Repubblica”), Aldo Cazzullo (“Corsera”) e la straziante intervista di Mario Calabresi a quella donna meravigliosa che è sua madre Gemma, vedova del commissario trentatreenne Luigi Calabresi ucciso dal militante di Lotta continua Ovidio Bompressi con due colpi di revolver, uno alla schiena e uno alla nuca. Vent’anni fa, alla fine della presentazione di un mio libro a Cortina, me la trovai innanzi e la abbracciai furiosamente.

 

Te la faccio breve, e comincio con una domanda. Dopo trent’anni che i nostri cugini francesi facevano lo gnorri, ossia fingevano di non capire che cosa fosse stato il terrorismo rosso in Italia, dopo decenni e decenni durante i quali in Francia non avevano voluto accogliere un Bettino Craxi il cui discorso in Parlamento (lo ricorda Filippo Facci nel suo libro) era stato giudicato da Marco Pannella un “discorso che aveva onorato il Parlamento” e avevano invece accolto e talvolta osannato delinquenti di strada quali Cesare Battisti, i sette arrestati di ieri a Parigi sono “feccia” o “ex feccia”?

Giorgio Pietrostefani

 

Che fossero la “feccia” della nostra generazione quando andarono ad ammazzare alle spalle magistrati e poliziotti non v’ha dubbio, che in più alcuni di loro l’hanno fatta franca perché si erano dati alla fuga non v’ha dubbio, che nei loro destini non ci sia un briciolo di giustificazione ideale che li nobiliti non v’ha dubbio.

 

Epperò gli arrestati di ieri quanto coincidono con gli assassini che erano stati quarant’anni fa? Una giustizia che chiede di saldare il conto dopo quasi mezzo secolo non finisce purtroppo per somigliare a una vendetta? Tutto qui, e non è poco.

marina petrella

 

E quanto alla necessità di un’ “amnistia” dei crimini politici degli anni di piombo - un’amnistia che Adriano Sofri rivendica con quella sua consueta smorfia impudente -, ricordo con quanta passione la richiedesse su mia sollecitazione l’Antonello Trombadori medaglia d’argento al valore militare della Resistenza in un’intervista che gli feci la bellezza di quarant’anni fa su “Pagina”, una gran bella rivista che conoscono in pochi.

 

Sì, per quanto ributtanti siano ai miei occhi figure come quelle di Marina Petrella o come gli ex brigatisti che bussarono alla porta del generale Enrico Riziero Galvaligi (ex braccio destro del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa) e lo uccisero come un cane, quella “amnistia” va decisa, va attuata. Persino le colpe le più efferate non durano quasi mezzo secolo, è impossibile che durino tanto.

il commissario luigi calabresi

 

Ho trovato bellissime le parole di Mario Calabresi, il quale ha detto di avere incontrato a Parigi Giorgio Pietrostefani (il regista dell’agguato mortale a suo padre, uno dei sette arrestati di ieri) un paio d’anni fa, che si sono parlati e che per lui dopo quel colloquio è come se i conti fossero stati saldati. Il Pietrostefani di oggi è malato, credo non abbia neppure un’oncia del “Pietrostalin” raccontato con la consueta sapienza da Cazzullo.

 

Sì, possono essere amnistiati. Indipendentemente da questo (non in cambio di questo) devono chiedere perdono in ginocchio, lo devono chiedere all’umanità, alle famiglie delle vittime ma anche alla mia generazione che hanno insozzato e non me ne dà pace. Feccia erano, nient’altro che feccia.

 

ex terroristi giorgio pietrostefani

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

Giorgio Pietrostefani adriano sofriSofri Bompressi PietrostefaniMARIO CALABRESI omicidio calabresigemma calabresi con i figli paolo, mario e luigiMARINA PETRELLAluigi calabresi GIORGIO PIETROSTEFANIGiorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiADRIANO SOFRI GIORGIO PIETROSTEFANI OVIDIO BOMPRESSI Giorgio Pietrostefaniadriano sofri, il suo avvocato massimo di noia e giorgio pietrostefani