
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
NEL CONCLAVE PIÙ AFFOLLATO E PIÙ INTERNAZIONALE DELLA STORIA, DOVE I CARDINALI SI CONOSCONO POCO O NIENTE TRA DI LORO, È DIFFICILE CHE ALLA FINE EMERGA UN OUTSIDER PER LA SUCCESSIONE A PAPA FRANCESCO – UN RUOLO DECISIVO L’AVRANNO I LEADER DELLA CHIESA NEI VARI CONTINENTI: POSSONO INFLUENZARE IL VOTO DEI CARDINALI – LE PORPORE LATINOAMERICANE SONO 21 SU 135 MA SONO COESE A DIFFERENZE DI QUELLE EUROPEE, PIU’ NUMEROSE (55) E DIVISE - IN QUESTI ULTIMI ANNI È CRESCIUTA LA CHIESA ASIATICA E TRA I 21 CARDINALI DELLA REGIONE C’È FORTE SOLIDARIETÀ - L’ALA CONSERVATRICE ASCOLTA CON ATTENZIONE QUELLO CHE DICE IL CARDINALE PETER ERDO - IL PUNTO DI RIFERIMENTO DEI PROGRESSISTI EUROPEI È INVECE IL CARDINALE JEAN-CLAUDE HOLLERICH…
1 - DALL’AMERICA ALL’AFRICA NON SOLO EUROPEI TRA I KINGMAKER
I CARDINALI DELLA CHIESA CATTOLICA
Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per “la Repubblica”
È quanto meno improbabile che […] nel Conclave più affollato e più internazionale della storia, dove i cardinali si conoscono poco o niente tra di loro, è difficile — comunque non impossibile — che alla fine emerga un outsider. […] è più probabile […] che si imponga uno dei non numerosi cardinali già conosciuti alla grande maggioranza del collegio cardinalizio.
Ma nel Conclave che si aprirà a maggio spiccano alcuni porporati che possono avere una vasta influenza e coagulare attorno a questo o a quel candidato pacchetti di voti che alla fine faranno la differenza. Sono i kingmaker, o meglio i pope maker, e il loro peso è aumentato nel corso del pontificato di Bergoglio. […]
Il Pontefice argentino ha infatti dato più peso, in particolare tramite le assemblee sinodali, alle conferenze episcopali continentali. In America Latina il Celam (Consiglio episcopale latino-americano) è un’istituzione, ora è guidato dal cardinale brasiliano Jaime Spengler, origini tedesche, arcivescovo di Porto Alegre. […] i cardinali elettori del centro e sud America sono 21 su 135 e non faranno mancare la loro voce.
Il gruppo latino è piuttosto coeso, tra i 55 cardinali elettori europei ci sono molte differenze. L’ala conservatrice ascolta con attenzione quello che dice il cardinale Peter Erdo (presidente per dieci anni del Consiglio delle conferenze episcopali europee): l’arcivescovo di Budapest, canonista di pregio, è considerato papabile dai suoi sostenitori, ma anche se venisse escluso dalla corsa saprebbe orientare le scelte di molti che, pur rispettando con Francesco, ora vorrebbero un altro Benedetto XVI o un altro Giovanni Paolo II.
Figura meno nota, ma emerso come leader alle ultime assemblee sinodali, è anche il cardinale Ladislav Nemet, vicepresidente dello stesso Ccee: uomo di confine, l’arcivescovo di Belgrado ha la doppia nazionalità, serba e ungherese, parla a Occidente e a Oriente, e ama parlare franco: un Pontefice in Serbia? […]
Punto di riferimento dei progressisti europei è invece il cardinale Jean-Claude Hollerich, per sei anni presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea, Comece), poliglotta (parla fluentemente svariate lingue, tra cui il giapponese), gesuita come Francesco — per questo difficilmente papabile — aperto a coppie gay, diaconato femminile e abolizione del celibato obbligatorio. […]
cardinale Jean Claude Hollerich
In questi ultimi anni è cresciuta […] la Chiesa asiatica […] Tra i 21 cardinali della regione c’è forte solidarietà. Ai sinodi di Papa Francesco, in particolare, sono emersi alcuni leader, poco noti a Roma ma influenti tra i confratelli: c’è Charles Bo, 76 anni, salesiano del Myanmar, che ha presieduto la federazione delle Chiese asiatiche in passato, e c’è l’attuale presidente della Federazione delle conferenze episcopali dell’Asia (Fabc), l’indiano Filipe Neri Ferrão, arcivescovo di Goa, coraggioso e autorevole, parla konaki, inglese, portoghese, francese, tedesco e italiano.
E poi c’è l’Africa. I 18 cardinali del continente rappresentano paesi e culture molto diversi ma sono tutti esponenti di Chiese relativamente giovani. E se fino a pochi anni fa erano meno coesi, hanno agito compatti paradossalmente contro una decisione di Bergoglio: quando papa Francesco ha infatti deciso di autorizzare la benedizione delle coppie omosessuali, quasi tutti gli episcopati africani (non il Sud Africa, non alcune Chiese del Maghreb) hanno rifiutato la decisione. […]
2 - LE MANOVRE VERSO IL CONCLAVE PAGLIA: BECCIU RESTERÀ FUORI
Estratto dell’articolo di G. G. V. per il “Corriere della Sera”
cardinale Jean Claude Hollerich
[…] Gli interventi dei cardinali nelle riunioni che precedono il Conclave sono riservati, in genere. […] le «congregazioni generali» sono importanti. Durante la Sede vacante, il periodo compreso tra la morte del Papa e l’elezione del successore, è l’assemblea dei cardinali a governare la Chiesa. Le prime riunioni si concentrano sulle questioni pratiche più urgenti ma, dopo i funerali del Pontefice, si comincia a fare sul serio. E gli elettori imparano a conoscersi, si parlano, si studiano.
Ciascuno, è inevitabile, arriva con i propri schemi, ma spesso gli schemi saltano: alla fine si sceglie una persona, l’uomo al quale si dovrà affidare un potere assoluto, come da canone 331 del Codice di Diritto canonico: «Il Vescovo della Chiesa di Roma (…) in forza del suo ufficio ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente».
Il collegio dei cardinali, mentre la Sede apostolica è vacante, «non ha nessuna potestà o giurisdizione sulle questioni spettanti al Sommo Pontefice». Si tratta di governare la transizione. Le procedure sono stabilite nella Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e aggiornata da Benedetto XVI nel 2013. Alle congregazioni generali partecipano tutti i cardinali, elettori e non elettori, anche se i cardinali che non votano al Conclave perché ultraottantenni hanno la facoltà di astenersi.
La prima congregazione generale si è riunita la mattina del 22 aprile, all’indomani della morte di Francesco, nell’Aula del Sinodo. Le riunioni «devono tenersi quotidianamente», anche se la prossima sarà lunedì […] In questi giorni tutto è deciso dalle congregazioni generali. Saranno le congregazioni generali a fissare la data del Conclave da riunire entro «venti giorni al massimo dall’inizio della Sede Vacante». […]
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