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“PARLIAMO CON TUTTI, MA NON SI TRATTA CON NESSUNO” – IL PD DI SCHLEIN MANDA UN AVVISO A VINCENZO DE LUCA STOPPATO DALLA CONSULTA SUL TERZO MANDATO - IL GOVERNATORE VUOLE AVERE VOCE IN CAPITOLO SUL NOME DEL SUCCESSORE ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CAMPANIA (QUELLO DEL PENTASTELLATO ROBERTO FICO GLI È INDIGESTO, PREFERIREBBE SERGIO COSTA) - AL SUMMIT DEL PD REGIONALE IL FIGLIO PIERO DE LUCA RINCARA: “MIO PADRE HA DATO IL SANGUE”. SI PARLA DI UN POSSIBILE INCONTRO SCHLEIN-DE LUCA, SEMPRE CHE QUESTA VOLTA IL GOVERNATORE SI FACCIA TROVARE, VISTO CHE...

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Simona Brandolini per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

La linea del Nazareno alla fine la detta Igor Taruffi, l’uomo macchina del Pd: «Confronto con tutti ma non si tratta con nessuno». I dem non hanno intenzione di aprire estenuanti e interminabili «vertenze» con Vincenzo De Luca. Ed è la prima volta che accade. Tutti i precedenti segretari del partito si sono dovuti alla fine sedere al desco salernitano. Anche i più riottosi. Questa volta le porte sono chiuse. Ed è la dimostrazione che un ciclo politico, lungo più di trent’anni, si è concluso. Stoppato dal pronunciamento della Consulta sul terzo mandato.

 

«Hanno chiuso porte e finestre per evitare le correnti».

 

Sarcasmo democratico. A Napoli nella sede del Pd regionale, in via Santa Brigida, segretari provinciali ed eletti incontrano gli ormai noti «emissari» di Elly Schlein: Taruffi e Davide Baruffi. Il poliziotto cattivo e quello buono, di area bonacciniana («Non avremo mai una personalità come De Luca», dice all’inizio). Oltre al figlio del governatore, il deputato Piero, però, c’è anche un imbucato eccellente, Nello Mastursi, capo staff della Regione. «De Luca ha mandato un rinforzo non richiesto e non invitato», dicono velenosamente.

de luca schlein

 

L’aria è da fine dell’impero per molti e di eccessivo entusiasmo per altri. «Clima molto ecumenico», sintetizza Roberto Speranza. Dario Franceschini tira dritto. Dopo più di tre ore escono tutti dalla sala alla spicciolata tentando di evitare i cronisti. De Luca jr: «Come è andata? Benissimo, faremo di tutto per vincere le elezioni». Ma suona ironico.

 

Perché l’attesa difesa del padre, nella riunione a porte chiuse, è accesa, con toni spesso molto alti. Attacca per esempio l’europarlamentare dem Sandro Ruotolo che parla di «fine del deluchismo» e di «una necessaria discontinuità» e non è la prima volta.

 

SERGIO COSTA E VINCENZO DE LUCA

Il deputato se ne lamenta: «In questo partito non ci sono rapporti civili». Il governatore vuole avere voce in capitolo sul nome (quello del pentastellato Roberto Fico gli è indigesto, preferirebbe Sergio Costa) e che si riparta dai dieci anni di «straordinario» governo della Regione. Il figlio: «Il presidente ha buttato il sangue e la salute per la Campania. Bisogna dire con chiarezza se si riparte da questi dieci anni oppure no».

 

Nei fatti, dopo aver ascoltato tutti, è Taruffi a rispondere.

 

«Quando c’è una chiusura di una stagione ci sono cose positive da cui ripartire e altre su cui aprire una pagina nuova e innovare». Il responsabile organizzazione parla di «unità» nel Pd ma anche con i 5 Stelle.

 

vincenzo de luca

L'interlocuzione con la collega pentastellata Paola Taverna è ormai quotidiana.

 

È un passaggio decisivo, anche se interlocutorio, la riunione. Da tutto il Pd regionale è ormai condivisa l’idea del Campo largo. A cui sta dando una mano il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, pronto a mettere in campo una lista moderata.

 

La segretaria Schlein incontrerà De Luca? «Vedremo se ci saranno passaggi di questo tipo», risponde Taruffi.

Sempre che questa volta il governatore si faccia trovare, visto che il 7 gennaio scorso a Schlein non ha neanche risposto al telefono.

 

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