OBAMA DICE NO ALLA KNESSET? - BARACK VISITERÀ ISRAELE IL 20 MARZO, MA SARÀ IL PRIMO PRESIDENTE AMERICANO A NON FARE UN DISCORSO IN PARLAMENTO - INVECE VUOLE RADUNARE 2000 STUDENTI IN UN INCONTRO PUBBLICO A GERUSALEMME - I DEPUTATI INSISTONO PER UN SUO INTERVENTO, MA HANNO PROBLEMI PIÙ URGENTI: ISRAELE È ANCORA SENZA GOVERNO, E C’È IL RISCHIO CHE LO SIA ANCORA QUANDO ATTERRERÀ OBAMA…

(ANSA) - Il presidente Usa Barack Obama non parlerà alla Knesset, il parlamento israeliano, nel corso della sua prossima visita in Israele. Lo sostiene il 'Jerusalem Post' citando una fonte anonima della Knesset secondo la quale sono state respinte le richieste avanzate in questo senso all'amministrazione Usa.

Lo scorso mese, in previsione della visita del 20 marzo, Benyamin Ben-Eliezer - attuale speaker facente funzione della Knesset - e Reuven Rivlin - ex speaker e candidato a ricoprire la carica nella nuova legislatura (una volta che sarà formato il governo)- sono intervenuti con il premier Benyamin Netanyahu per chiedere che Obama parli davanti la Knesset, come prima di lui hanno fatto Carter, Clinton e George W.Bush. "Il popolo israeliano - ha detto Ben-Eliezer - è interessato ad ascoltare Obama parlargli direttamente e non c'é miglior posto per farlo che la Knesset".

Anche Rivlin è stato dello stesso avviso, aggiungendo che la Knesset è "l'arena" per i dibattiti e le decisioni e "l'unico luogo dove presentare piani diplomatici con ramificazioni decisive". A fronte della decisione negativa, annunciata dalla fonte del 'Jerusalem Post', due deputati, Tzipi Hotovely (Likud Beytenu) e Avi Wortzman (Bayit Yehudi), hanno reso noto il testo di una lettera inviata al presidente Obama al quale hanno chiesto di tornare indietro sulla decisione.

 

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