DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. VIDEO: REGGIE LOVE RACCONTA CHE LUI E OBAMA GIOCAVANO A CARTE IL GIORNO DELL'ASSASSINIO DI BIN LADEN
2. OBAMA NON SEGUÃ IL BLITZ DI OBAMA: "NON CE LA FACCIO"
Da "Corriere.it"
L'iconica foto della situation room scattata durante il blitz contro Osama Bin Laden
Le rivelazioni dell'ex assistente di Obama Reggie Love. La celebre foto della situation room sarebbe stata scattata solo dopo, quando il presidente si sarebbe deciso a scendere
Quella foto, che era la più rappresentativa della giornata in cui Osama Bin Laden venne individuato e ucciso dai Navy Seals americani, rischia di essere un falso, almeno in parte. A più di due anni di distanza, l'ex assistente del presidente Usa Reggie Love ha infatti rivelato nuovi particolari di quelle ore. Il presidente sarebbe infatti sceso solo alla fine nella situation room perché troppo teso, e avrebbe passato un lunghissimo lasso di tempo a giocare a carte nella sala da pranzo.
"Abbiamo fatto almeno 15 partite a spades (una specie di bridge, ndr)", ha rivelato Love che parlava a una conferenza all'Università della California di Los Angeles. Al tavolo con il presidente c'erano lo stesso Love; il fotografo della Casa Bianca Pete Souza, che poi scatterà la foto della situation room, e Marvin Nicholson, un altro assistente.
"Non vado lì sotto, non ce la faccio a guardare tutta questa vicenda", avrebbe detto Obama. Solo dopo l'ennesima partita, il presidente si sarebbe convinto a scendere e a guardare le fasi finali del raid: nella sala c'erano già il segretario di Stato Hillary Clinton e il vicepresidente Joe Biden, oltre ai vertici militari. Nessun commento della Casa Bianca alle rivelazioni di Love.
3. MA NELLA SITUATION ROOM NON SI VEDEVA IL RAID A BIN LADEN, E OBAMA HA GIOCATO A CARTE SOLO DOPO LA MORTE DI OSAMA
Dagoreport - Il "Weekly Standard", settimanale conservatore mai tenero con Obama, ha pubblicato per primo il video in cui Reggie Love racconta che lui e il Presidente giocarono a "Spades" nel giorno del raid contro Bin Laden. Ma lo stesso sito ha poi pubblicato un aggiornamento, sulla base del post di Allahpundit, blogger politico del sito "Hot Air":
"La cronologia è diversa da quella che si può pensare. Innanzitutto, il gruppo della situation room non stava vedendo il raid vero e proprio, ma era in collegamento con Leon Panetta che spiegava cosa succedeva ad Abbottabad. Diversi resoconti di quel fatidico giorno confermano che Obama era presente quando Bin Laden è stato ucciso. Lui stesso pronunciò un trionfale "we got him".
Osama è morto tra le 14.30 e le 15 ora di Washington (il raid è durato 36 minuti), ma solo alle 19 al Presidente è stato confermato che c'era una "alta probabilità " che la persona uccisa era davvero il capo di al Qaeda. E solo tre ore e mezza dopo è andato in televisione per annunciare che i Navy Seals avevano beccato l'uomo più ricercato del mondo.
Proprio questo è il periodo cui fa riferimento Reggie Love. Quelle interminabili ore tra le 15 e le 22.30, quando alla Casa Bianca si attendeva la conferma del DNA di Bin Laden. Quando parla di Obama che "non ce la faceva a guardare tutta questa vicenda", si riferisce probabilmente al processo di identificazione, agli aggiornamenti da Panetta, o su quanto tempo ci volesse ancora per avere la conferma ecc.
In quelle ore nella situation room hanno contattato diplomatici stranieri per metterli al corrente di quello che stava accadendo, tutte cose che non richiedevano la presenza del Presidente".
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