OBAMA AL MINIMO STORICO DI CONSENSI (42%) - IL FLOP DEL LANCIO DELLA RIFORMA SANITARIA È STATO IL COLPO DI GRAZIA

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Paolo Mastrolilli per La Stampa

La popolarità del presidente Obama è al suo minimo storico, ma il "Datagate" non c'entra. O quantomeno non è la ragione principale del calo, che sta soprattutto nella delusione per come è stata lanciata la riforma sanitaria.

Secondo l'ultimo sondaggio condotto dal Wall Street Journal e dalla televisione Nbc,. Il calo della popolarità è stato del 5%, rispetto ad un simile rilevamento condotto all'inizio di ottobre. La situazione non è ancora tragica: durante il suo secondo mandato, George Bush era sceso poco sopra il 30%. Resta però il fatto che il presidente sta perdendo colpi, e deve trovare il modo di reagire, se non vuole diventare un'anatra zoppa con ancora tre anni da passare alla Casa Bianca.

Gli autori della ricerca non hanno una risposta precisa sulle cause. L'indebolimento è cominciato con la risposta incerta alla crisi dell'attacco chimico in Siria, è proseguito con l'allargamento delle rivelazioni sullo spionaggio della National Security Agency, ma si è consolidato soprattutto a causa del flop nel lancio della riforma sanitaria. Lo dimostra il fatto che i cinque punti di popolarità persi rispetto all'ultimo sondaggio coincidono quasi perfettamente col numero degli americani che durante lo stesso periodo di tempo hanno cambiato idea su questa legge.

La riforma era stata l'iniziativa centrale del primo mandato, una svolta storica. Quando si è passati all'applicazione, però, i problemi pratici, i siti internet che non funzionavano, la lentezza della risposta del governo, hanno dato forza al dubbio che i critici della lege avessero ragione dal principio.

In generale, l'impressione che si sta diffondendo è quella di una presidenza che fatica a realizzare le proprie idee. Grandi aspettative, che forse complicano la vita all'amministrazione, ma risultati non sempre all'altezza.

Una forte responsabilità in tutto questo l'ha il Congresso, dove la maggioranza repubblicana alla Camera sta parallizando ogni iniziativa. Basta guardare all'evitabile shutdown del governo, imposto dagli estremisti del Gop durante la prima metà di ottobre. I parlamentari, infatti, hanno un indice di gradimento ancora più basso di quello del presidente: il 63% degli americani vuole cambiare i propri rappresentanti al Congresso, e solo il 22% ha una visione positiva del Partito repubblicano.

La riforma sanitaria, però, è un altro discorso. E' stata approvata quando i democratici avevano la maggioranza in entrambe le aule, e nonostante il boicottaggio continuo del Gop, l'amministrazione aveva la possibilità di applicarla come preferiva. Il risultato non è stato buono, e Obama rischia di pagare questo errore per il resto del suo mandato. La sua popolarità non è scesa ancora al punto della paralisi, ma serve una scossa per rilanciare la presidenza e renderla capace di produrre risultati.

 

 

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