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Lorenzo D’Albergo per “la Repubblica”
Una settimana, al massimo dieci giorni. Poi, stando al calendario del Pd capitolino, dovrebbe arrivare l'annuncio: adesso è il turno di Roberto Gualtieri. È l'ormai ex ministro dell'Economia l'uomo che secondo i dem può riconquistare il Campidoglio, quello in grado tanto di vincere il braccio di ferro con il centrodestra che di attrarre le simpatie dei 5S, se non dal primo turno almeno al ballottaggio. Ma il candidato, oltre che corteggiato, va aspettato.
DAVID SASSOLI ROBERTO GUALTIERI
Dopo il passaggio di consegne e il saluto al successore, Daniele Franco, ieri il telefonino di Gualtieri ha preso a squillare senza sosta: prima i messaggi dei compagni di partito, poi i tanti attestati di stima arrivati dall'estero e l'affetto dei sostenitori sui social per il lavoro al Mef. La mancata riconferma al governo, nel passaggio dal Conte bis all'era Draghi, va ancora metabolizzata. L'assalto del Nazareno, allora, partirà solo tra qualche giorno.
GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI
Ma sarà deciso, perché il profilo dell'ex titolare di via XX settembre piace. Risponde all'identikit che ha in mente già da tempo il segretario Nicola Zingaretti per far uscire Roma dalla crisi: per la capitale serve una personalità conosciuta anche nel resto d'Italia e capace di parlare con le istituzioni europee, tanto preparato da non farsi inghiottire dalla burocrazia del Comune di Roma e ispirare fiducia negli elettori. «I romani sono stanchi, vogliono votare le competenze», si ragiona nel Pd. Gualtieri, 54enne e romano, allora sembra il volto giusto.
NICOLA ZINGARETTI ROBERTO GUALTIERI
È il più vicino a quelli dei già contattati (senza troppa fortuna) Enrico Letta, ex premier, e David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. Nel curriculum da ministro può vantare i 209 miliardi di euro del Recovery Fund ed è stato presidente della Commissione per i problemi economici e monetari dell'Europarlamento.
In più l'ex ministro a Roma ha già corso: alla guida della coalizione di centrosinistra, lo scorso marzo ha vinto le Suppletive del centro storico (in palio c'era il posto da deputato lasciato libero da Paolo Gentiloni, nominato commissario europeo) portando a casa oltre il 62% delle preferenze a scapito del M5S e del centrodestra.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Altro punto a favore: con la candidatura di Gualtieri, il leader di Azione, Carlo Calenda, potrebbe valutare il passo indietro sulla capitale. Restano i grillini: Virginia Raggi è intenzionata a correre lo stesso, avrebbe tentato il bis anche se Pd e 5S si fossero compattati su Giuseppe Conte sindaco.
Figurarsi con Gualtieri in campo. Più facile ipotizzare un eventuale appoggio al secondo turno, con i pentastellati pronti a supportare uno degli esponenti del governo giallorosso. Dall'altra parte - anche qui si attende un cenno dal diretto interessato - per Lega, FdI e FI ci sarà il presidente dell'Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi.
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