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IL PD SI SPACCA ANCHE IN EUROPA – L’ALA MASSIMALISTA CHE SOSTIENE ELLY SCHLEIN HA VOTATO A FAVORE DI UN EMENDAMENTO CHE INVITAVA LA COMMISSIONE A INTRODURRE UNA PATRIMONIALE. MA L’ALA RIFORMISTA HA VOTATO NO, COSÌ COME IL MOVIMENTO 5 STELLE – PER QUANTO ANCORA LE DUE ANIME DEL PARTITO RIUSCIRANNO A CONVIVERE CON LA SEGRETARIA SINISTRATA? LA LEGA ATTACCA: “BUONA PARTE DEL PARTITO HA GETTATO LA MASCHERA. ALTRO CHE SINISTRA MODERNA, MODERATA E RIFORMISTA…”
Estratto da www.ilfattoquotidiano.it
L’ipotesi di una tassa sui grandi patrimoni spacca il Pd e vede schierarsi per il no il Movimento 5 Stelle, che pure secondo il vicepresidente Mario Turco è a favore di una patrimoniale globale.
Martedì il Parlamento europeo ha votato – bocciandolo – un emendamento di The Left al bilancio pluriennale della Ue che invitava “la Commissione e gli Stati membri a introdurre un’imposta patrimoniale europea che potrebbe generare oltre 200 miliardi di euro per le risorse proprie dell’Ue”.
I dem che sostengono Elly Schlein, tra cui Piero Bartolo, Camilla Laureti e Brando Benifei (che alle primarie aveva però sostenuto Stefano Bonaccini) si sono espressi a favore, come i membri italiani di S&d Giuliano Pisapia e Massimiliano Smeriglio. Contrari invece Mercedes Bresso, Paolo De Castro, Pina Picierno, Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini e Patrizia Toia.
Hanno detto no anche i M5s, insieme a Ppe, Renew, Conservatori e riformisti – il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni – e al gruppo Identità e democrazia che comprende gli europarlamentari leghisti. […]
[…] La Lega ha colto la palla al balzo per attaccare il Pd, sostenendo che “buona parte” del partito ha “gettato la maschera. Altro che sinistra moderna, moderata e riformista”.
“Ecco la risposta di Pd e sinistra alla crisi: più tasse per i cittadini”, aggiungono gli europarlamentari Matteo Gazzini e Valentino Grant, componenti della commissione Budget. “Per fortuna degli italiani e degli europei, ha prevalso il buonsenso, la loro linea non è passata e l’emendamento è stato sonoramente bocciato dal Parlamento Europeo.
Mettere le mani in tasca ai cittadini è l’ultima cosa di cui c’è bisogno ora”. Le maggiori tasse sarebbero però solo per i super ricchi che, come ha ricordato Aubry, a livello mondiale hanno visto il loro patrimonio aumentare” del 35 per cento negli ultimi 10 anni”.
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